Lo scontro 6 vs 6 ci ha dato un’idea più concreta dell’atteso soft reboot di Call of Duty: Modern Warfare
La serie di Call of Duty continua ad avere una posizione di rilievo nel panorama degli FPS, visto il vicino approdo nel mercato di Call of Duty: Modern Warfare, previsto il prossimo 25 ottobre per PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Si tratta fondamentalmente di un soft reboot della storica serie iniziata del 2007, incentrato sulla guerra contemporanea contro il terrorismo, sviluppato dallo storico team Infinity Ward per Activision Blizzard.
In occasione di Gamescom 2019 abbiamo avuto l’occasione, grazie all’invito del publisher, di testare il titolo nella modalità multiplayer, e in particolare il Deathmatch suddiviso in 6 vs 6.
Call of Duty: Modern Warfare: quando la guerra diventa uno spettacolo
Squadra blu. AK 47 come fucile primario. Cava di Azhir, Urzikstan. Questi sono gli elementi in cui è ambientata la nostra lotta per la vittoria.
La mappa è assolata, con casupole diroccate e protette da risorse di fortuna: un calore tipicamente mediorientale, che va ad opporsi all’ombra delle cave e dei cunicoli che caratterizzano l’ambientazione di gioco.
Su PlayStation 4 Pro, Call of Duty Modern Warfare è uno spettacolo per gli occhi, tant’è che, pur dovendo restare concentrati per lo scontro a fuoco, più volte abbiamo corso il rischio di soffermarci troppo sulla riproduzione dell’atmosfera mediorientale, essendo questo il nostro primo approccio al titolo.
D’altronde, sin dal reveal nel periodo di E3 2019, Call of Duty Modern Warfare si è presentato subito come un prodotto maturo, attento ai dettagli e alla crudezza della guerra. Una crudezza realistica che si ripercuote positivamente anche nell’ambientazione e nelle armi, davvero rifinite e colme di dettagli.
Tralasciando l’impatto visivo e addentrandoci nello zoccolo duro del titolo, la modalità Deathmatch di Call of Duty Modern Walfare scorre come tradizione della serie vuole: ritmi frenetici, ingenuità non consentita, hitbox ben calibrate.
In quest’ultimo caso, più volte ci siamo ritrovati in scontri a fuoco diretti, con l’avversario posto davvero a una manciata di metri da noi: nonostante le raffiche di proiettili da entrambe le parti, solo chi mirava a zone importanti come la testa riusciva ad avere la meglio.
In generale, tramite il lavoro di squadra con i restanti cinque compagni del team, l’avanzare nella Cava di Azhir galvanizza non poco, anzi, spesso risulta molto più funzionale delle scorribande a là Rambo in solitaria.
La ricerca del nemico avviene in maniera vorace, spinti dai segnalini rossi della mappa posta in alto, al centro, dello schermo.
Essendo una prova a tempo limitato, ci siamo concentrati più sull’esplorazione della mappa che sull’uccisione effettiva dei nemici.
La Cava di Azhir (Azhir Cave nella traduzione inglese del gioco) offre una discreta varietà di approcci, tra le casupole abbandonate menzionate in precedenza, le zone riparo create alla bell’e meglio all’interno della cava. Questa si dirama in vie ombrose o si estende in spiazzi più vasti, dove abbiamo vissuto gli scontri più concitati.
Manca poco
Alla fine della prova, pur uscendone sconfitti, ci siamo ritrovati soddisfatti di quanto vissuto con Call of Duty: Modern Warfare, perché l’anima tipica delle serie – quella brutale ma adrenalinica – resta intatta, ma è resa ancora più travolgente da una resa tecnica e da una fluidità di gioco qualitativamente singolare.
Se quanto letto finora vi ha incuriosito, vi lasciamo con le date per testare la beta di Call of Duty: Modern Warfare tratte dal sito ufficiale:
Weekend 1: Esclusiva PlayStation 4:
12 -13 settembre: PS4 Early Access
14 – 16 settembre: PS4 Open Beta
Weekend 2: PlayStation 4, Xbox One, & PC su Blizzard Battle.net:
19 – 20 settembre: Early Access su Xbox One & PC. Open Beta su PS4
21 – 23 settembre: Open Beta su PS4, Xbox One, & PC
Non restare che aspettare l’inoltrarsi dell’autunno per avere le conferme definitive sul titolo di Activision Blizzard. Conferme che non riguardano esclusivamente la modalità multiplayer – che tra le novità presenta anche lo scontro di 2 vs 2 denominato Gunfight –, ma anche la campagna in singleplayer, a cui la serie sta cercando di dare maggiore spessore.