È ora di ricaricare i fucili!

Sledgehammer Games ci riporta nei teatri della Seconda Guerra mondiale attraverso un nuovo DLC che va ad arricchire l’offerta di Call of Duty: World War II.
Dalla Francia alla Sicilia, da Giza a Berlino, il nuovo DLC ci catapulta nei diversi fronti che hanno caratterizzato il secondo conflitto mondiale, con lo scopo di diversificare ulteriormente la nostra esperienza in multiplayer. Si tratta di The War Machine, pacchetto che include quattro nuove mappe, di cui una dedicata alla nuova modalità Guerra, e un capitolo riservato a Nazi Zombie.

Nuova linfa al multiplayer

Sono tre le mappe dedicate alle sfide in multiplayer, ognuna analizzata in un apposito paragrafo.

Dunkirk
Per voi che siete stati ammaliati dall’omonima pellicola di Christopher Nolan, la nuova mappa ambientata nella cittadina francese fa proprio al caso vostro. Parte della spiaggia ricoperta di imbarcazioni arenate ed edifici distrutti, con tetti e pilastri crollati, sono gli elementi che danno movimento alla mappa, la quale non si discosta in maniera così eclatante da quelle predefinite, almeno da un punto di vista strutturale. Sezioni di scontro a lungo raggio si amalgamano ad azioni più concitate e ravvicinate. Tra le stradine ostacolate da automobili e macerie è infatti difficile utilizzare fucili da cecchino, ecco perché è opportuno trovare uno degli spot tra gli edifici che costeggiano il litorale, se vi piace giocare in maniera ragionata e sicura.
È la più grande tra le mappe proposte.

Egypt
Lo avrete intuito, ma una delle mappe aggiuntive è ambientata in Egitto, tra le assolate e fascinose piramidi di Giza. A differenza di Dunkirk, che dà la possibilità di effettuare giocate basate sulla lunga distanza, Egypt offre un’esperienza più dinamica e ritmata, dovuta alle aree vaste e desolate del deserto che si alternano ai cunicoli stretti dei templi in rovina. Converrete quindi che il gioco è molto più frenetico rispetto a Dunkirk.
In termini di level design, Egypt è la mappa più riuscita tra le tre, merito probabilmente del fascino esotico che si discosta dallo stile delle altre mappe.

V2 Rocket
La terza e ultima mappa è incentrata sul V2, una tipologia di missile a combustibile liquido ampiamente utilizzata dai tedeschi durante la Seconda Guerra mondiale. Nonostante i toni quasi apocalittici adoperati per la descrizione del missile V2, la mappa di The War Machine non colpisce in maniera eguale. Tra le tre forse è la meno coinvolgente, sia visivamente che strutturalmente. Ciononostante la giocabilità non ne risente in maniera negativa, in quanto in V2 Rocket è possibile passare dagli scontri a lungo/medio raggio a quelli più ravvicinati. Il merito va ai diversi punti sopraelevati sparsi nella mappa – la quale si sviluppa principalmente in verticale – , adatti a chi vuole sorprendere il nemico in avanscoperta tra le strade che circondano il missile.     

Nuova linfa anche per Guerra e Nazi Zombie

Oltre alle tre mappe appena descritte, The War Machine contiene una mappa dedicata alla modalità Guerra, apprezzata novità che ha caratterizzato l’arrivo di Call of Duty: World War II. Nel caso specifico, il nuovo contenuto del DLC ci porta in Sicilia, durante l’Operazione Husky, avvenuta nel luglio 1943 e che ha portato gli Alleati a sbarcare nell’isola per contrastare il nazifascismo.
Le vie della cittadina ragusana sono il setting principale della prima fase, in cui, nel ruolo degli Alleati, dobbiamo recuperare dei documenti dai nemici, in una formula che rimanda al Ruba Bandiera, con i target da eliminare, e il ritorno alla base coi i documenti appena ottenuti.
La seconda fase della missione ci porte invece a utilizzare la radio per localizzare dei caccia nemici. Si tratta di una fase importante che lascia presagire cosa accadrà nella terza e ultima sezione: sparare ai caccia.
Quest’ultima porzione di missione è una vera novità, in quanto ci porta nei cieli per effettuare scontri aerei. Tuttavia, nonostante la buona volontà degli sviluppatori di diversificare e curare la modalità Guerra con contenuti del genere, l’impatto non è così entusiasmante come lo aspettavamo. Ciò deriva dalla brevità della sequenza, oltre alla manovrabilità in volo spesso seccante.

Quanto alla modalità Nazi Zombie, eravamo rimasti a L’Isola delle Tenebre, capitolo approdato con il precedente DLC The Resistance. The War Machine prosegue la tetra avventura di Olivia, Jefferson, Marie e Drostan, portandoci in una Berlino spettrale.
Il capitolo si apre con una cinematica adrenalinica: la nostra cricca di eroi è dedita all’inseguimento del dottor Straub, proprio mentre la capitale tedesca sta per essere occupata dall’Armata Rossa sovietica. Lo spettacolo dal dirigibile è terribile, in quanto Straub, nel tentativo di rivalsa, lascia cadere orde di zombie sulla città ormai in rovina.
Questo è l’incipit de Il Trono dell’Ombra, ultimo capitolo della modalità Nazi Zombie. Il nuovo contenuto è in linea con quanto visto finora, ribadendo la volontà degli sviluppatori di creare una tipologia di esperienza non più trash e, diciamocelo, caciarona come quella dei capitoli passati, ma decisamente improntata all’horror e alla tensione.
Berlino spettrale è stupenda ed è inquietante. Inoltre, vi sono diversi easter eggs ed enigmi che arricchiscono l’esplorazione.   

Verdetto

L’ultimo DLC di Call of Duty World War II, The War Machine, si rivela essere una buona aggiunta per chi, dal 10 novembre del 2017, ha spolpato tutto quello che il titolo aveva da offrire. Tre mappe nuove per il multiplayer, ognuna dotata di una struttura adatta a particolari ritmi di gioco, senza rinunciare all’impatto visivo che certi luoghi emanano, tra i quali primeggia Egypt, seguita poi da Dunkirk.
Ma non è tutto, perché The War Machine contiene Operazione Husky, esclusiva della modalità Guerra, composta da una particolare novità come gli scontri aerei, sicuramente di impatto ma non esaltanti come ci aspettavamo. Tuttavia premiamo la buona volontà degli sviluppatori. A tutto ciò si aggiunge il nuovo capitolo della modalità Nazi Zombie, Il Trono dell’Ombra, che mantiene alta l’asticella del gradimento e del coinvolgimento.
In breve, i contenuti ci sono e Sledgehammer continua a sostenere il progetto con delle buone idee. Vi è un però: ricordiamo che il pacchetto è disponibile al prezzo di 39,90 euro. Una somma non proprio bassa per dei contenuti, sì piacevoli, ma non così eclatanti.
Per cui, se vi prudono le mani e vi mancano nuove emozioni da vivere nell’immenso quadro della Seconda Guerra mondiale, The War Machine fa al caso vostro, altrimenti pazientate un altro po’.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!