Prosegue l’indagine di Canicola sul fumetto orientale che dopo le opere inedite dei giapponesi Yoshiharu Tsuge e Yuichi Yokoyama, dei cinesi Chihoi Lee e Yan Cong, presenta in Italia Ragazze Cattive della coreana Ancco, prima graphic novel dell’autrice Premio rivelazione ad Angoulême 2017.
Se di recente si sono imposte a livello internazionale scrittrici coreane come Han Kang con La vegetariana, o Kyung-Sook Shin con Prenditi cura di lei, attraverso romanzi che mettono al centro la figura della donna nella società contemporanea patriarcale e gerarchica, sondando le dinamiche della violenza e del dolore, la giovane fumettista Ancco ripercorre il suo passato e dipinge il quadro oscuro e brutale dell’adolescenza coreana negli anni Novanta.
La Corea è nel pieno della crisi economica, la disoccupazione, i suicidi e la delinquenza giovanile prosperano. Il clima è cupo e la vita è difficile. A casa, a scuola, nelle strade, le ragazze vengono picchiate con ogni pretesto. La violenza è la norma, e questo spinge le giovani a ribellarsi. “All’epoca, la brutalità non era dissimulata. Ma non dobbiamo essere ingenui, questa violenza esiste ancora, è solo nascosta meglio“, dice Ancco in una recente intervista su Libération. E prosegue l’autrice: “Immagino che il lettore possa pensare che la mia infanzia sia stata cupa, ma è più complicato di così. Quando vieni picchiato non stai lì a dirti che hai una vita difficile. Ti fanno male le costole, la testa, pensi a curarti. Le mie amiche vivevano la stessa situazione e comunque ci divertivamo…Non ci è mai venuto in mente di chiedere aiuto.“
Ancco sceglie una narrazione in cui passato e presente si alternano, proiettando il lettore nel mondo da cui lei stessa si sente sopraffatta. È una crescita in fuga da genitori opprimenti e da uomini guidati unicamente dagli istinti più violenti. Chinju e Jeong-ae, le due amiche protagoniste, si stringono nel dolore, assaggiano la libertà ed evadono dalle proibizioni, prima di cadere ancora più in basso immerse bruscamente nel mondo degli adulti. Solo la tenerezza che le unisce le fa resistere ai colpi continui che riecheggiano in un bianco e nero secco e profondo.
“Scrivere è stato doloroso, cominciavo ad avere successo e le persone che per anni mi avevano picchiata venivano a dirmi quanto erano fiere di me. Ci ho messo un bel po’ di tempo a fare ordine nella mia testa.” In Ragazze cattive Ancco trova la voce taciuta durante l’adolescenza, e rende inesorabile e sconvolgente questo viaggio nel cuore della notte coreana
Ragazze Cattive, edito da Canicola Edizioni, sarà disponibile in libreria a partire dal 12 aprile.