Troppo hype può far male: i trailer di CD Projekt Red arriveranno solo a ridosso del lancio del gioco

Sembra che CD Projekt Red abbia imparato una lezione importante dall’intera esperienza di Cyberpunk 2077: i trailer possono risultare un’arma a doppio taglio.

Di certo l’RPG prodotto dallo studio di Varsavia è stato uno dei giochi più attesi degli ultimi anni. Complice il rilascio dei trailer, il gioco è divenuto uno dei più desiderati dai giocatori, ma questo ha a portato con sé effetti imprevisti. I numerosi ritardi prima e alcune evidenti pecche nel gioco al momento del lancio hanno portato con sé diverse protesta.

Addirittura, come ricorderete, CD Projekt Red è divenuta oggetto di una causa legale da parte degli utenti delusi da Cyberpunk 2077. Ma quali implicazioni ha avuto tutto questo sul futuro dello studio polacco?

CD Projekt Red trailer

Basta con le lunghe attese: CD Projekt Red rilascerà i trailer solo in prossimità dal lancio dei titoli

Certo lo sviluppatore non rinuncerà a lanciare giochi Tripla A sul mercato. Ma, per evitare di bissare il poco gradito rilascio di Cyberpunk, CD Projekt Red pare abbia deciso di adeguare i tempi di annuncio dei giochi e il conseguente rilascio dei propri trailer.

L’idea è quella di annunciare i titoli e presentarli con un filmato solo quando questi saranno pronti per un rilascio in tempi brevi. Si allungheranno quindi i periodi di silenzio per lo studio di Varsavia che, per contro, potrà evitare di creare hype eccessivo nei fan e farli incappare in qualche cocente delusione.

Una scelta comprensibile e “sicura”, ma che sotto un certo punto di vista sembra quasi un’ammissione di colpa. Voi lettori cosa ne pensate? Credere che la nuova politica di CD Projekt Red verso i trailer sia quella giusto? Ditecelo con un commento e partecipate con noi a questa discussione!

(fonte: PCGamer.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.