Ovvero il difficile compito di essere il Re D’Atlantide
Aquaman: molti lo hanno sentito nominare, pochi conoscono davvero chi sia. Il povero Arthur Curry/Orin è uno dei supereroi dalla vita più dura di sempre. Non nel fumetto, ma nel mondo reale è infatti divenuto l’icona dell’eroe sfigato, conosciuto da molti come “quello che parla coi pesci” (che poi non ho mai capito cosa ci sia di ridicolo; vorrei ricordare a tutti che negli abissi si aggirano squali di oltre 10 metri, capodogli da una ventina di metri e così via…). Nonostante il popolo di internet e alcune serie TV lo dipingano come lo sventurato della JLA, Aquaman non è proprio così. Scopriamo insieme chi è veramente questo personaggio.
La Nascita
Aquaman nasce nel lontanissimo 1941, nella cosiddetta Golden Age dei supereroi. Qua trova posto come nemico degli U-Boat nazisti e di altri criminali “marini” come pirati, tagliagole e farabutti in generale. Egli prende vita ben due anni dopo la sua teorica controparte della Marvel: Namor. Controparte in realtà abbastanza relativa, dato che l’unica cosa che condividono è Atlantide e il dominio dei mari, ma sotto gli altri aspetti sono due personaggi completamente differenti. Purtroppo l’intera storia editoriale di Aquaman è disseminata di frequenti reboot (come la DC è solita fare), dettati da cali di vendite e una cattiva ricezione del pubblico nei confronti degli archi narrativi del personaggio.
Nella Golden Age viene presentato come il figlio di uno scienziato cresciuto in maniera tale da essere perfettamente abituato a vivere e combattere sott’acqua. Con l’avvento degli anni ’50 e della Silver Age, DC cambia le carte in tavola, approfondendo il personaggio e rendendolo ciò che sarà (forse) per il resto della sua storia editoriale: il Re di Atlantide. Purtroppo per lui, alternerà diverse testate, finendo a volte accorpato con più personaggi DC più fortunati di lui. Anche dopo la discussa New 52, questi non riuscirà a convincere i lettori e finirà re-inventato nel nuovo DC: Rebirth.
Chi è il Re?
Chi è quindi Aquaman? Nella sua prima versione è – come detto – Arthur Curry, figlio di uno scienziato che ha scoperto le rovine di una civiltà sottomarina (Atlantide), il quale riesce ad insegnare al figlio a respirare sott’acqua e a fargli acquisire poteri metaumani. Successivamente, nella Silver Age le sue origini vengono modificate, divenendo il figlio di un guardiano del faro e di una atlantidea, ed in questa versione nasce quindi già meta umano e sviluppa i propri poteri per metterli al servizio del bene. Dopo Crisi Sulle Terre Infinite, la sua genesi viene nuovamente ri-narrata. Diventa quindi Orin, figlio di Atlanna, Regina di Atlantide e di Atlan (che inventiva eh?) un potente mago. Orin venne abbandonato in quanto secondo le credenze un atlantideo biondo sarebbe portatore di sventura. Questa versione è la più duratura, e porta ad una determinata evoluzione del personaggio, sino a quando non perisce, per salvare migliaia di persone. Nel 2006, abbiamo infine la sua incarnazione più recente, Arthur Joseph Curry, figlio di un biologo marino, tale Philip Curry, il quale per salvare il figlio da un parto prematuro e da una malformazione ai polmoni lo sottopone ad un disperato esperimento, che non solo lo guarirà, ma gli garantirà poteri meta umani legati alle profondità marine. Quest’ultimo personaggio diverrà Aquaman, prendendo il posto del defunto Orin (sacrificatosi per salvare “Sub Diego”, la San Diego sprofondata negli abissi marini). Si scoprirà poi che la salvezza del piccolo Arthur Joseph Curry giunse sopratutto grazie ad un gesto di Orin, e che in lui risiede una parte di anima del defunto Re di Atlantide.
Possiamo dunque affermare che questo personaggio ha avuto una serie fin troppo prolungata di retcon, eventi che sicuramente non lo hanno aiutato ad avere una propria identità, e ci auguriamo per lui (e per noi che cerchiamo di seguirne la storia) che d’ora in avanti rimanga un personaggio stabile, senza tanti stravolgimenti di genesi (e anche di poteri) che ne hanno finora caratterizzato la vita editoriale.
L’aspetto dell’eroe
Alto, slanciato, dai capelli biondi e ordinati e dagli occhi azzurri, il nostro Aquaman è quindi non solo Re di Atlantide, ma anche uno dei fondatori della Justice League, nonché ovviamente uno dei suoi più influenti membri. È un supereroe con un forte senso dell’onore e di giustizia, e la sua “divisa” è piuttosto iconica: un’armatura di colore arancione (composta da scaglie), pantaloni verdi attillati e la sua leggendaria arma, il tridente.
Questo particolare look verrà abbandonato solamente negli anni ’90, in cui vedremo un Arthur Curry più trasandato (a causa della morte del figlio), che inizierà a portare una folta barba e dei capelli lunghi. Cambierà inoltre anche la sua emblematica maglia arancione, persa in uno scontro con Lobo, in favore di un libertino petto nudo prima, e in una manica da gladiatore poi. In questa versione, perderà inoltre una mano a causa di un’attacco violento di alcuni piranha, ad opera del nemico Cariddi, il quale lo aveva privato del suo potere sulla fauna acquatica.
Durante la storia editoriale questa versione di Aquaman rimpiazzerà il proprio arto prima con un uncino, successivamente con una mano meccanica, ed infine con una mano costituita da acqua magica, donatagli da una potente maga. Da notare che questa versione più “barbara” è stata quella dalla storia editoriale più lunga e fortunata, e sembra essere quella scelta per la trasposizione cinematografica, dato che l’aspetto è veramente simile (se non uguale) a quello portato da Jason Momoa, fatta eccezione per la mano mancante. Una scelta che pare azzeccata, anche perché diciamocelo, nello stile che ha preso il DC Extended Universe nel grande schermo avremmo fatto fatica a vedere un tizio con una maglia di un arancione vivo.
I Poteri del Re di Atlantide
Arriviamo al dunque: Aquaman è davvero lo zimbello della Justice League? Assolutamente no.
Innanzitutto, analizziamo il suo tratto più caratteristico, ovvero la capacità di “parlare coi pesci”. Questo potere ha visto negli anni diverse variazioni in base agli autori. Una volta parlava coi pesci, poi poteva impartirgli semplici ordini a patto che gli fossero vicini, in altre occasioni ancora era capace di comandare tutte le creature marine, a prescindere dalla distanza, dalla grandezza del loro cervello o dalla loro natura (si è dimostrato in grado di controllare anche bestie che avevano qualcosa in comune con il mondo marino). Ciò garantisce ad Aquaman non solo di richiamare simpatici mega squali, ma anche veri e propri mostri marini che abitano le profondità (stiamo pur sempre parlando di universi supereroistici). Potrebbe sembrare inutile, ma se c’è da combattere in mare può essere un’arma devastante. Niente suggerisce meglio un “Non ti voglio qui” che un kraken infuriato che ti aggredisce. Se pensate che questo potere sia inutile, chiedete a Namor e all’orca che gli è piovuta addosso.
Ovviamente Aquaman non è solo questo. Il suo fisico dispone di una resistenza inumana, dato che può immergersi nei più profondi abissi senza risentire della pressione, del freddo o del calore in caso di vulcani sottomarini. Questo gli garantisce una completa immunità dalla maggior parte delle armi terrestri, permettendogli di assorbire senza battere ciglio raffiche di mitragliatrice, esplosioni o percosse devastanti. Non sarà un kryptoniano, ma il ragazzo biondo è in grado di incassare benissimo. Nonostante non sia il più potente della Justice League (Diana e Clark sono difficili da eguagliare) la sua forza è comunque esorbitante; è in grado di scagliare via navi di grandi dimensioni senza eccessivi sforzi, ed inoltre questo potere sembra aumentare in acqua, dato che si è dimostrato capace di sollevare perfino isole intere. In acqua può nuotare ad una velocità di circa 3 km al secondo, rendendolo di fatto il più veloce nuotatore di casa DC.
Naturalmente può vedere al buio completo, ed è dotato di un senso sonar che gli permette di orientarsi e/o vedere a 360 gradi in acqua. Il suo tridente (donatogli da Poseidone in alcune storie o un artefatto atlantideo in altre) è un’arma incredibile. Praticamente indistruttibile e avente poteri magici, il tridente dorato garantisce ad Aquaman il controllo sull’acqua, ed essendo un arma mitologica è in grado di ferire anche gli esseri più potenti come ad esempio Darkseid, per dirne uno. Come se non fosse abbastanza, il Tridente ultimamente ha acquisito l’abilità di interagire anche con gli elementi, permettendogli di evocare fulmini o di scatenare addirittura terremoti.
Nelle sue vecchie versioni, Aquaman aveva una debolezza, rimossa nei tempi odierni, ovvero il fatto che se fosse rimasto al di fuori dell’acqua per un tempo troppo protratto, sarebbe andato incontro ad una progressiva disidratazione. Indebolito e reso infermo da questa condizione, il nostro eroe doveva tornare a bagnarsi per riprendersi. Questo problema fu risolto dal genio della Justice League, Batman, che donò ad Arthur una tuta che lo manteneva idratato in qualsiasi condizione. Con l’avvento della New 52 questa complicazione fu rimossa, spiegando che essendo un atlantideo cresciuto sulla terra ferma, il suo fisico aveva imparato a gestire il fatto di essere fuori dal suo elemento naturale. Non male, Re di Atlantide. Non male.
Comprimari e nemici storici
Una cosa che contraddistingue questo personaggio, è la ricorrente presenza di Mera, una stupenda atlantidea dai capelli rossi. La sua grande amata è spesso a fianco del compagno nelle sue avventure ed è rimasta una costante attraverso quasi 70 anni di pubblicazioni, restando praticamente invariata, al contrario delle origini del Re. Un altro personaggio cardine delle storie di Aquaman è il malvagio Black Manta, un vero e proprio sadico (responsabile della morte di suo figlio) il cui unico desiderio è vedere morire il suo nemico, possibilmente preceduto da chi ama. Doveroso anche citare Orm, fratellastro di Aquaman, conosciuto ai più come Ocean Master. Costui è la sua controparte malvagia nonché (insieme a Black Manta) il suo avversario storico, desideroso di sottrarre al Re tutto ciò che possiede, il rispetto dei suoi sudditi, i suoi amori e ovviamente, il suo regno.
Altre versioni di Aquaman
Nell’affascinante universo di Injustice, Aquaman ha un importante ruolo durante il primo anno del regno di Superman, contrapponendosi all‘Uomo d’Acciaio. Purtroppo per lui, dovrà scendere a compromessi con il dittatore alieno quando l’intera Atlantide verrà depositata nel deserto. Aquaman si ritira così negli oceani, mantenendo il suo dominio, ricordando comunque a Superman che “il loro mondo, è contenuto nel suo”.
Un’altra versione affascinante, è quella mostrataci durante gli eventi di Flashpoint. In questa realtà distorta troviamo un Arthur Curry conosciuto come Emperor Aquaman, che al comando dei propri eserciti combatte contro Wonder Woman per il dominio del mondo.
Un futuro di speranza?
Quindi, dopo aver letto questo articolo, siete ancora convinti che il povero Aquaman si meriti tutto l’odio e gli sbeffeggi del popolo di Internet? O siete disposti a dargli una chance?
Non sarà uno dei personaggi di punta della DC, e certo non fa parte della Trinità, ma è sicuramente un eroe interessante, che merita la giusta considerazione. Ciò che ci possiamo augurare è che la sua trasposizione cinematografica sia degna e sopratutto possa riportare in auge un personaggio che non ha colpe, se non quella di essere stato messo al centro di un’insensata crociata. E quella di avere una armatura arancione. Forse quella sì, è un po’ una colpa.