Il figlio dell’impossibile
Che Marvel proponga spesso storyline allucinanti, degne di una soap opera argentina scritta da uno sceneggiatore pigro e con l’immaginazione alterata da anni di abusi di sostanze di diverso tipo, non è una novità.
Lo sanno bene i Marvel fan, che spesso si sono trovati a dover mettere da parte un albo e domandarsi, magari guardandosi allo specchio con aria stralunata, “cosa diavolo ho letto finora?”. No, non stiamo parlando di “One more day” o di qualche strano crossover sulle Gemme dell’Infinito.
Questa volta, ci concentriamo su Nathaniel Christopher Charles Summers, detto anche Nathan Dayspring, Askani’Son e Soldier X; Priscilla per gli amici (cioè Deadpool) e Cable per i lettori di fumetti. Lo stesso personaggio che al momento se ne va in giro per la sale cinematografiche in cui viene proiettato Deadpool 2 con la faccia segnata di Josh Brolin.
Se pensate che il nome sia l’unica cosa complicata nella vita di questo mutante, potreste ricevere una grossa delusione. Oltre ad essere un Summers, portandosi dietro quindi tutte le tare genetiche dell’essere figlio di un soggetto discutibile come Ciclope, Cable ha alle spalle una storia fatta di manipolazioni genetiche, maternità messe in discussione, virus tecnorganici, viaggi nel tempo, lauree in giurisprudenza (del XXX secolo…) e una stranissima amicizia con un individuo noto come Wade Wilson, alias Deadpool. Ma stiamo accelerando un po’ troppo, proviamo a procedere con più ordine.
Storia Editoriale: Una doppia genesi
La parte più complessa nel parlare di Cable è il ricostruire la sua nascita da un punto di vista editoriale. Quando parliamo della comparsa di quasi tutti gli eroi Marvel, non è difficile seguire il loro percorso ed è immediato per tutti definire una data di “nascita”. Ma per Cable sono almeno due le strade da seguire nell’andare a ritroso sul percorso della sua vita.
Questo perché se è vero che non Nathan Summers non è sempre stato Cable, altrettanto si può dire in senso opposto: Cable non è sempre stato Nathan Summers!
Il personaggio di Nathan nasce verso la fine della Bronze Age del fumetto, quando a guidare le testate mutanti della Marvel c’era nientemeno che Chris Claremont, da molti considerato uno degli autori migliori sulle pagine degli X-Men. Siamo nel 1986 quando il piccolo Nathan, figlio dello storico leader degli X-Men Ciclope compare su Uncanny X-Men #200, in una scena commuovente dove la moglie di Scott Summers presenta alla X-family il bambino. Una scena storica, anche per aver mostrato una inquietantissima versione sorridente di Wolverine…
Qualche anno dopo, in un contesto e un mondo del fumetto già profondamente trasformato, i lettori della Casa delle Idee conobbero Cable. Il personaggio era stato creato con lo scopo di dare una scossa alla testata dei New Mutants, secondo le idee del curatore Bob Harras, il quale propose “qualcuno con un occhio bionico”.
Il compito di realizzare il personaggio fu affidato da Louise Simonson (moglie del grande Walter), la quale pensò che il futuro leader dei Nuovi Mutanti dovesse essere una sorta di sopravvissuto, un soldato da guerriglia urbana dell’anno 3000. Un uomo d’azione, sbrigativo, l’esatto opposto del Professor X, su esplicita richiesta di Harras. Su queste basi iniziò a scrivere la prima storia in cui sarebbe comparso Cable, affidando il suo design a quello che, all’epoca, era il disegnatore del fumetto dedicato ai nuovi mutanti, ovvero Rob Liefeld. Era il febbraio del 1990 quando venne annunciato l’arrivo di questo misterioso individuo su New Mutants #86, promettendone il debutto nel numero successivo.
Parallelamente si stavano sviluppando le testate di X-Factor, il gruppo composto dagli X-Men originali (Ciclope, Angelo, Bestia e Uomo Ghiaccio) che, con la scusa di dare la caccia ai mutanti pericolosi per conto del governo, cercava di nascondere quanti più homo superior possibili. In seguito ad una serie di complotti orditi dal genetista Sinistro, il piccolo Nathan viene infettato da un virus e costretto ad essere trasportato nel futuro per essere guarito.
Nel frattempo il passato del misterioso Cable viene poco alla volta svelato, venendo posto come volto di punta del primo volume della X-Force nell’Agosto del 1991. Qui scopriamo che il mutante viene effettivamente dal futuro e che il suo ritorno nel passato è legato ai tentativi di sconfiggere Apocalisse.
Il personaggio riceve un certo successo e viene apprezzato dai lettori, al punto che nel 1993 ottiene una propria testata, Cable Vol.1, che raggiungerà il rispettabile traguardo di 108 volumi. Sarà qui, più precisamente sul numero 6, che verrà svelata la vera identità del personaggio, in seguito ad un numero praticamente infinito di riunioni aziendali dove, secondo quando testimoniato da Liefeld, la tensione sembrava tagliarsi con il coltello.
Cable continuerà a comparire sulle testate Marvel in maniera praticamente ininterrotta fino al 2002, mostrandosi anche su altri volumi necessari per rivelare parte del suo complicatissimo passato, come Le Avventure di Ciclope e Fenice. Due anni più tardi il personaggio verrà rispolverato per dar vita ad uno dei sodalizi più fortunati della Casa delle Idee degli ultimi anni. Nel 2004 esce infatti Cable & Deadpool. L’accostamento tra il sopravvissuto proveniente dal secolo XXX e il pazzo mercenario, nonostante qualche perplessità iniziale funziona: il mix di azione e humor alla “buddy movie” conquista una solida base di appassionati, facendo andare avanti la testata fino al 2008, quando i due personaggi si separano per andare ognuno per la propria strada e su un proprio fumetto.
Il secondo volume di Cable ci mostra il sopravvissuto forgiato nelle fiamme della battaglia nell’insolita veste di genitore. Gli eventi seguono infatti direttamente quanto visto in Messiah Complex, con Cable che si prende cura della giovane Hope, neonata Messia Mutante.
La serie proseguirà fino al 2010, a seguito della quale Cable traslocherà di nuovo sulla X-Force fino al 2015 anno in cui si unirà alla Squadra Unione dei Vendicatori, su Uncanny Avengers Vol. 3, ritrovando l’amico Deadpool, con cui aveva condiviso lo stesso anno una breve rimpatriata.
Oggi, grazie alla trasposizione interpretata da Josh Brolin, Cable è tornato ad avere una propria testata, un volume 3 che è in fase di pubblicazione.
Ingegneria genetica e paradossi temporali
L’intera storia di Cable assume le proporzioni di una tragedia shakespeariana di lungo corso sin da prima della sua nascita. Il piccolo Nathan è infatti un progetto (chiamiamolo così, in attesa di trovare una definizione migliore) di Sinistro, il genetista mutante servo di Apocalisse. Il suo scopo era creare un mutante superiore da sfruttare contro il suo odiato padrone e, per far ciò, scelse e identificò in Jean Grey e Scott Summers, ovvero Fenice e Ciclope, i soggetti ideali per procreare la nuova stirpe.
I piani di Sinistro sembrarono andare in fumo quando Jean si sacrificò pur di impedire all’entità cosmica Fenice di distruggere il mondo. Invece il genetista, che era stato in grado di raccogliere i dati genetici dei due soggetti, riuscì a clonare Jean, dando vita a Madelyne Pryor e facendo in modo che la donna sposasse proprio Scott Summers.
Il piccolo Nathan nacque poco tempo dopo il matrimonio, venendo chiamato così grazie a una suggestione inserita dallo stesso Sinistro (il cui vero nome è Nathaniel Essex) all’interno della mente del clone. Il matrimonio, ovviamente, non durò molto. Quando Jean tornò in vita Ciclope si dimostrò da subito volubile e instabile (oltre che fedifrago, ma questa è un’altra storia), finendo per tornare con la storica compagna in breve tempo.
Nel frattempo Sinistro tentò di rapire Nathan, ma l’intervento degli X-Men e un buon numero di stravolgimenti di trama e resurrezioni per mano di entità cosmiche permise al gruppo di riprendersi. Con gli eventi del crossover mutante Inferno, Madelyne uscì (più o meno…) di scena. I suoi ricordi e l’istinto materno furono assorbiti da Jean, la quale divenne a tutti gli effetti madre di Nathan. Il piccolo poté godere per qualche tempo di un po’ di serenità, bruscamente interrotta dal risveglio di Apocalisse.
En Sabah Nur vide in Nathan una possibile minaccia, riuscendo così a infettarlo con un virus tecnorganico che, nel corso del tempo, lo avrebbe ucciso. Solo l’intervento di una misteriosa donna, Madre Askani (in realtà la sorellastra Rachel in uno dei tanti possibili futuri), permetterà al piccolo di sopravvivere, trasportandolo nel futuro.
Il futuro in cui viene portato Nathan Summers è tutto fuorché idilliaco: qui Apocalisse ha preso il potere e solo la sorellanza di Askani si oppone a lui, nell’attesa di un Messia che possa ribaltare la situazione e sconfiggere il mutante immortale. E proprio Nathan sembra essere quell’individuo scelto dal destino per porre fine alla tirannia di En Sabah Nur.
Il bambino è comunque malato, perciò, per evitare che la sua eventuale morte possa privare la Sorellanza dell’unica speranza di salvezza, si decide di clonarlo. L’esistenza dei due bambini viene però rivelata da un traditore vicino all’ordine e Apocalisse riesce a rapirlo, nella speranza di poterne abitare il corpo in futuro. Il piccolo diverrà Stryfe, l’eterna nemesi di suo “fratello”.
Nel frattempo Madre Askani riesce a ricongiungere Nathan con i suoi genitori, portando la psiche di questi ultimi nel futuro e facendoli abitare nei corpi clonati da alcuni loro lontani discendenti. Scott e Jean assumono rispettivamente i nomi di Slym e Redd Dayspring, crescendo il figlio consapevoli che in futuro diverrà Cable, nella speranza che lui possa adempiere al suo destino per salvare la razza mutante. Iniziano perciò l’addestramento del ragazzo, facendo in modo che riesca a utilizzare il propri poteri psichici per contenere il virus tecnorganico nella parte sinistra del suo corpo, cosa che gli donerà un aspetto simile a un cyborg.
Fino al giorno in cui Nathan, con l’aiuto dei genitori, riuscirà a impedire ad Apocalisse di occupare il corpo di Stryfe, il ragazzo godrà comunque di qualche sprazzo di serenità familiare, almeno finché la morte di Madre Askani non ne annullerà i poteri, rispedendo Jean e Scott nella loro epoca storica. Il ragazzo, ormai solo, si dedicherà completamente alla lotta contro i seguaci di Apocalisse e i tiranni sorti dopo la sua sconfitta, i Nuovi Canaaniti. Sono gli stessi anni in cui, con l’aiuto dell’alleato Blaquesmith, Nathan riesce a concepire e realizzare un dispositivo di viaggio nel tempo. In questo frangente il mutante può viaggiare indietro nel tempo nel tentativo di uccidere Apocalisse, cosa che comunque non cambierà il suo futuro, rivelandogli che un viaggio nel tempo è anche un viaggio tra dimensioni parallele.
Il suo ritorno nel XX secolo avverrà, ancora una volta, per colpa del suo eterno nemico, il clone Stryfe, inseguendolo nel passato per impedirgli di risvegliare, ancora una volta, Apocalisse. Qui giunge nell’Isola di Muir, dove incontra Moira McTaggerth, la famosa genetista amica del Professor X. Dopo un contatto telepatico con lei Nathan acquisisce informazioni sul secolo in cui è nato, ottenendo anche la conoscenza della lingua inglese. Sarà a quel punto che deciderà di chiamarsi Cable, pur avendo in effetti già utilizzato lo stesso nome di battaglia col suo corrispettivo in un idioma futuro.
Per poter impedire il compimento dei piani di Stryfe la scelta di Cable è quella di formare un gruppo di mercenari mutanti, vendendo i propri servigi in giro per il mondo, stabilendo una rete di contatti da sfruttare nella sua ricerca del clone. Il tutto mentre Graymalkin, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale del Professore, gli organizza un certo numero di case sicure ad alta tecnologia per permettergli di agire al meglio. Viene fondato il Six Pack, conosciuto in seguito come Wild Pack. Si tratta di un gruppo che contiene al suo interno i semi di un supergruppo ben più noto e famoso, la X-Force, a cui Cable sarà per sempre legato. Sono gli anni in cui il passato di Cable si ricollega al suo presente, quando avviene il suo esordio per mano della coppia Liefeld-Simonson come capo dei New Mutants.
Gli anni successivi vedranno sempre più spesso Cable scontrarsi col clone malvagio, fino al momento in cui Stryfe, fingendosi Cable, tenterà di assassinare in pubblico il Professor Xavier, portando X-Force ed X-Men ad allearsi per dargli la caccia. Saranno solo Alfiere e Wolverine a concedergli di discolparsi, nel tentativo di salvare la sua reputazione e la sua vita. Cable riuscirà a scagionarsi, affrontando il suo clone sul Lato Blu della Luna, in uno scontro che, apparentemente, si concluderà con la morte di entrambi.
Il ritorno di Cable nel futuro lo vedrà anche scoprire la verità sulle sue origini. Tornato nel passato contribuisce a salvare giovane Franklin Richards dalla minaccia di Onslaught, cosa per cui i Fantastici Quattro lo ringrazieranno prendendosi cura di lui e impedendo al virus tecnorganico di ucciderlo grazie a una serie di interventi. Poco tempo dopo, in virtù della presunta morte di Ciclope, sceglie di unirsi agli X-Men.
Sono più o meno gli stessi anni in cui si formerà il sodalizio con Deadpool, una strana coppia che si rivelerà comunque abbastanza duratura e che verrà spezzata solo dalla Guerra Civile dei Supereroi, in cui i due compagni si schierarono su fronti contrapposti.
Alla fine della Guerra tuttavia Cable entra nuovamente in latitanza. Il suo scopo sarà quello di salvare il Messia Mutante, che prenderà con sé crescendola come una figlia, dandole il nome della sua seconda moglie, Hope. La piccola è infatti l’unico mutante nato dopo gli eventi dell’M-Day, e da lei dipenderà il futuro dell’intera stirpe dell’Homo Superior.
Dopo aver affidato Hope alle cure di Ciclope, cosa che scatenerà indirettamente gli eventi di Avengers Vs X-Men, al termine del quale avrà un breve incontro con la figlia adottiva, Cable fonda una nuova formazione dell’X-Force.
Gli ultimi anni lo hanno visto riunirsi al compare Deadpool, prima quando una versione futura del Mercenario Chiacchierone avrebbe causato delle alterazioni nel continuum spaziotemporale, poi nella formazione della Squadra Unione degli Avengers, almeno fino a poco prima degli eventi di Secret Empire, quando la squadra venne sciolta dal Captain America affiliato all’Hydra.
Poteri e abilità: nato per essere il mutante definitivo
Sin dalla sua nascita Nathan Summers era destinato a essere il mutante più forte e potente della storia. Sinistro aveva accuratamente selezionato i codici genetici di Jean Grey e Scott Summers per fare in modo che dalla loro unione nascesse un mutante abbastanza forte da uccidere lo stesso Apocalisse. Per questo motivo, nel corso di quasi un secolo e mezzo, manipolò le vite delle famiglie per fare in modo che i due si incontrassero e potessero procreare.
Il livello di potenza di Cable, al momento della sua prima comparsa editoriale, era quello di un mutante di livello Alpha. I suoi poteri sono infatti limitati dall’infezione tecnorganica che ha preso il sopravvento nella parte sinistra del suo corpo.
In caso contrario gli enormi poteri psichici, telepatici e telecinetici di Cable gli permetterebbero di spostare la Terra dal suo asse di rotazione. Un mutante che potrebbe fermare l’intero pianeta col pensiero. O distruggerlo.
Nel corso delle prime pubblicazioni i poteri telecinetici di Cable sembravano tuttavia essere limitati, nonostante avesse dimostrato una particolare affinità con le macchine, dovuta proprio al virus con cui era stato infettato da bambino. Nathan è anche in grado di collegarsi alla mente delle persone e dei computer, da cui il suo nome di battaglia. In alcune occasioni ha dimostrato di potersi connettere con alcuni esseri superumani per sfruttarne le abilità mentre erano svenuti, come in Civil War, con la fuga predisposta grazie a uno svenuto Cloak dopo l’imboscata della fazione di Iron Man allo stabilimento chimico. Da considerare anche che Cable è un teleporta, ha cioè la capacità di teletrasportarsi a suo piacimento.
Possiede inoltre un certo controllo sulla materia, cosa dimostrata dalla sua capacità di rigenerare degli oggetti distrutti da Silver Surfer. Il virus gli dona inoltre forza e resistenza, permettendogli di sollevare un peso dieci volte maggiore a quello di un essere umano, secondo le ultime stime dei databook della Marvel.
Negli anni le sue abilità sono diminuite e aumentate diverse volte. Teschio Rosso, nel corso delle pubblicazioni di Uncanny Avengers, ha infatti identificato Cable come un mutante di livello Omega, segno che i suoi poteri sembrano aver ormai raggiunto l’apice. Per far capire bene cosa questo implichi, basti pensare al suo corrispettivo proveniente dall’Età di Apocalisse, un Nathan Summers privo di virus, che ha dimostrato di saper tenere testa a personaggi come lo stesso Apocalisse, Onslaught e Sentry, ovvero tre degli esseri più potenti e temibili del Marvel Universe.
Oltre alle sue incredibili capacità psichiche Cable dimostra anche una grande abilità nell’uso delle armi da fuoco, prediligendo quelle di crosso calibro. Nel corso della sua storia ha utilizzato anche lo Scudo di Captain America, recuperato nel futuro per spronare la ribellione contro i Nuovi Caananiti, e la Psimitar, una lancia capace di aumentare il suo potere, con cui ha sconfitto lo stesso Apocalisse.