Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino premiato ai BAFTA Awards come Miglior Sceneggiatura non originale (James Ivory). I premi sono stati assegnati ieri notte dalla British Academy of Film and Television Arts alla Royal Albert Hall di Londra.
Il film sta vivendo da protagonista la stagione dei premi e ha ricevuto il 23 febbraio quattro nomination agli Oscar® come Miglior Film, Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet), Miglior Sceneggiatura non Originale (James Ivory) e Miglior Canzone Originale (Mystery of Love – Sufjan Stevens). Nominato a tre Golden Globes e per sei volte agli Independent Spirit Awards, il film è stato premiato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI e come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente per il ruolo di Elio. Performance che è valsa a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review che ha inserito il film tra i migliori dieci dell’anno. Anche la Los Angeles Film Critics Association ha voluto celebrare il film con tre riconoscimenti tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Chalamet mentre ai Writers Guild Awards e ai Critics’ Choice Awards la pellicola è stata premiata come Miglior Sceneggiatura non Originale. Diversi registi inoltre hanno elogiato il film diretto da Luca Guadagnino tra cui Pedro Almodovar, secondo cui Chiamami col tuo nome è il miglior film del 2017 e Timothée Chalamet “la più grande rivelazione dell’anno”. Anche il cineasta californiano Paul Thomas Anderson ha voluto celebrare Chiamami col tuo nome descrivendolo come il suo film preferito nel 2017.
“Mi piace pensare che Chiamami col tuo nome chiuda una trilogia di film sul desiderio, con Io sono l’amore e A Bigger Splash – spiega il regista Luca Guadagnino, che aggiunge – mentre nei precedenti il desiderio spingeva al possesso, al rimpianto, al disprezzo, al bisogno di liberazione, in Chiamami col tuo nome abbiamo voluto esplorare l’idillio della giovinezza. Elio, Oliver e Marzia sono irretiti in quella splendida confusione che una volta Truman Capote ha descritto affermando ʽl’amore, non avendo una mappa, non conosce confiniʼ. Chiamami col tuo nome è anche il mio omaggio ai padri della mia vita: il mio vero padre e i miei padri cinematografici: Renoir, Rivette, Rohmer, Bertolucci. “È così affascinante vederlo lavorare – ha detto Armie Hammer del regista italiano – non solo dietro la macchina da presa ma nella vita di tutti i giorni”. Sulle riprese in Italia, il giovane Timothée Chalamet ha raccontato: “Eravamo catturati nella città natale di Luca, nella sua storia e nel suo pensiero di Italia e della gioventù negli anni ’80”.
Chiamami col tuo nome, tratto dell’omonimo romanzo di André Aciman, nelle sale italiane dal 25 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.