Ecco dieci cinecomic finora mai realizzati e di cui vi consigliamo la lettura del fumetto!
Le strade del mondo fumettistico e quelle del piccolo e grande schermo si sono incrociate una miriade di volte negli ultimi anni. I cinecomic, in tutte le loro declinazioni, hanno avuto un boom incredibile nel ventunesimo secolo e sono stati protagonisti di un nuovo modo di fare cinema e televisione. Il serbatoio di idee proposto dalla carta stampata è sterminato e ci sono idee per altre centinaia di opere riadattate. Ecco dieci cinecomic che non sono mai realizzati Fumetti che per la loro incredibile portata narrativa, meriterebbero di diventare film o serie tv!
Transmetropolitan
Cinico, blasfemo, acuto, tremendamente attuale. Transmetropolitan è tutto questo e raggiunge vette altissime per quanto riguarda il trait d’union tra mondo fumettistico e critica sociopolitica. Nel 1997 usciva negli Stati Uniti, sotto l’etichetta Vertigo, un’opera che avrebbe anticipato gran parte della storia a stelle strisce dei decenni seguenti. Warren Ellis, spalleggiato dal disegnatore Darick Robertson, ha realizzato un’opera che punta il proprio irriverente sguardo narrativo verso gli angoli eticamente e moralmente più oscuri della contemporaneità: religione, politica e il sistema capitalistico tout court. Per mezzo del protagonista, il giornalista Spider Jerusalme, Ellis più di venti anni fa preconizza i nostri tempi, con uno sguardo pungente e a tratti letale. Il futuro distopico di Transmetropolitan, ripulito dalla sua grottesca e affascinante fantascienza, è così vicino al nostro secolo che fa tremare. E riflettere.
Incognito
Ed Brubaker e Sean Phillips confezionano la perfetta commistione tra genere noir e supereroistico. Tutto inizia con la caduta di un oggetto radioattivo nel cuore del New England. Chiunque viene a contatto con quel misterioso oggetto acquisisce superpoteri. Il primo ad usufruirne è stato un ergastolano fuggitivo, Kenneth Lee, che si trasforma in Black Death, il criminale immortale più forte del pianeta. I super criminali diventano sempre di più ed è allora che interviene la SOS, agenzia governativa fondata dal controverso professor Zeppelin per combattere il crimine dei “super”. Zack Sterminio una volta faceva parte dell’ala super dedita al crimine, ma ora è passato al Programma Protezione Testimoni della SOS, accettando un noioso lavoro da ufficio in una multinazionale. Prima della conversione conduceva una vita sregolata, costantemente oltre i limiti della legge e dell’umana comprensione.
Come è possibile passare da un’esistenza incentrata sull’istintività e all’assenza di etica ad una vita mesta e ripetitiva? Zack Sterminio rimarrà schiavo della sua nuova dimensione o prevarrà la sua indole di supereroe pluriomicida? La 20th Century Fox ha acquistato i diritti per farne un film nel 2015, poi è stata la Columbia a muovere i passi. Ma al momento regna il silenzio, su questo possibile cinecomic finora mai realizzato.
Incal
Basterebbe citare le due firme che hanno dato vita a questo capolavoro: dietro Incal ci sono infatti le menti geniali di Alejandro Jodorowsky e Jean Giraud, alias Moebius. L’opera, pubblicata l 1981 e il 1988 in Francia nel magazine Métal Hurlant, prende vita intorno ad un misterioso artefatto alieno, un gioiello dai poteri immensi da cui parte una delle più avventurose, bizzarre odissee spaziali di sempre. Metafora distopica della società attuale, Incal stupisce in ognuno dei suoi sei volumi, in cui si muove un cast folle di cui fanno parte un soldato universale, un misero detective privato, un cane antropomorfo, un volatile particolare e due mistiche sorelle. Visionario, metafora del rapporto tra bene e male reinterpretata in chiave lisergica, Incal è un trip, spaziale e mentale che meriterebbe una trasposizione cinematografica. Girata sotto l’effetto di LSD.
Hitman
Il nome di Garth Ennis è ormai nell’empireo fumettistico da diversi anni, ma la trasposizione televisiva dei suoi due capolavori, Preacher e The Boys, ha acceso i riflettori su di lui anche per chi non ha mai approcciato la carta stampata. Il suo elettrizzante approccio narrativo e le sue trovate oltremodo pulp si prestano perfettamente al nuovo modo di rielaborare il fumetto sul piccolo e grande schermo. Per questo si potrebbe attingere ancor di più dal suo bagaglio creativo e riproporre in chiave cinecomic il suo Hitman, realizzato tra il 1996 e al 2001.
Nei 61 numeri che compongono l’opera c’è un trionfo di black humor, violenza, metanarrazione e bizzarria, marchi di fabbrica di Ennis. La storia narra le vicende di Monaghan, ex-marine diventato sicario con il nome Hitman che svolge le sue mansioni nei bassifondi di Gotham City. Dopo essere stato morso da un alieno, Hitman ha assimilato il potere di leggere la mente delle persone e una vista a raggi x. Una riflessione sull’eroismo e una rielaborazione della mitologia supereroistica DC, che conferma sempre più l’incredibile verve di Ennis. Senza dubbio con merito in questa lista di cinecomic mai realizzati.
Fables
Il gioco della compianta Telltale Wolf Among Us ha fatto capire quanto potenziale ci sia nella serie Fables. Folklore, pennellate autoriali e una massiccia dose di cultura pop sono alla base della creatura di Bill Willingham. L’intera comunità di personaggi appartenenti alle fiabe abbandona le terre natie a causa della presenza un nemico noto come l’Avversario. Tutti quelli che possiedono connotati umani formano una comunità clandestina a New York, nota come Favolandia. I non umani invece sono costretti a vivere a “Farm”, situata nella parte settentrionale di New York. Ed è così che la fiaba incontra la modernità e il fatato si trasforma in grottesco, rompendo l’incantesimo e trasformando gli eroi in personaggi bistrattati, in continua sofferenza e sopravvivenza in un mondo ben distante dalla realtà acquerellata a cui erano abituati.
Un lupo cattivo dal passato torbido diventato detective, Biancaneve vicesindaco frustrata e stressata, un Principe Azzurro infedele: ogni personaggio viene reinterpretato e inserito in questo contesto atipico, che ne corrompe lo spirito fiabesco. L’enorme arco narrativo di Fables, composto da ben 23 volumi, segue diversi generi, dal giallo alla crime story e ben si sposerebbe con un adattamento cinematografico o televisivo. Sino ad ora sono stati annunciati più volte trasposizioni su piccolo e grande schermo. Ma dopo più di dieci anni nessuna nuova notizia da Favolandia.
Saga
Nella lista dei cinecomic mai realizzati finisce anche Saga, scritta da Brian Vaughan e disegnata da Fiona Staples, e una delle serie fantascientifiche più amate degli ultimi anni. Non ancora conclusa, ma in pausa riflessiva dal 2018, è arrivata in Italia grazie alla Bao, che ha pubblicato i 54 albi in 9 volumi. La storia inizia con una guerra tra il pianeta Landfall, popolato da umanoidi alati, e il suo satellite Wreath, abitato invece da umanoidi dotati di corna.
Nonostante il conflitto bellico, una soldatessa di Landfall, Alana, e un fante del pianeta rivale, Marko, diventano amanti e sono ricercati come fuorilegge, poiché sono assolutamente proibiti rapporti amorosi tra abitanti dei due pianeti. Dall’unione dei due nasce una figlia, che Alana e Marko devono proteggere dai cacciatori di taglie sguinzagliati sulle loro tracce. Saga è un racconto postmoderno in cui gli opposti danno vita a lotte, amori, in una rilettura del mito di eros e thanatos e di Romeo e Giulietta. Un racconto fantascientifico in cui Vaughan osa e dimostra ancora una volta di essere un perfetto architetto di mastodontiche strutture narrative.
Supercrooks
Questo è lo strano caso di un’opera che nasce esplicitamente con l’intento di ricavarne una trasposizione sul grande schermo, ma che poi si trasforma in uno dei più eclatanti casi di cinecomic mai realizzati. Creata da Mark Millar e Leinil Yu nel 2012 e distribuita dalla casa editrice statunitense Marvel Comics nel 2012 sotto il marchio Icon Comics, Supercrooks si avvale subito della collaborazione del regista Nacho Vigalondo, che accetta di farne un adattamento nel giro di due anni. Il progetto ritarda e nel 2016 la Waypoint Entertainment acquista i diritti per il film. Nulla da fare anche stavolta, ma un anno dopo subentra addirittura Netflix, che ottiene i diritti di tutto il Millarworld. Ma anche la società numero uno dell’on demand abdica. Questo film non s’ha da fare. Viene però realizzata una serie animata, ma non basta. Perché Supercrooks è perfetto per essere riadattato: prendete un heist movie, mettete dei supereroi come protagonisti e ambientatelo in Spagna (dove non ci sono troppi supereroi/sbirri). E infine fatelo scrivere da quel genio di Mark Millar. Netflix ripensaci!
The Invisibles
Come sarebbe stato Matrix se non fosse mai esistito The Invisibles? Se l’è chiesto più di una volta Grant Morrison, creatore della serie, che ha accusato le sorelle Wachowski di aver saccheggiato a piene mani dalla sua creatura fumettistica. L’opera, composta da 3 serie di 25, 22 e 12 numeri, è stata pubblicata negli Stati Uniti dal 1994 al 1999 dalla DC Comics e ha moltissimi punti in comune con la pellicola con protagonista Neo.
In The Invisibles la realtà originale non è quella in cui viviamo e che crediamo sia autentica: alieni chiamati Arconti da secoli manipolano le vite degli umani, sfruttando il potere della politica e dei mass media. Agli Arconti si contrappongono gli Invisibili, che hanno dato vita ad una società segreta che lotta per la libertà e per sfuggire al controllo. Sovversiva, visionaria, l’opera di Morrison non ha mai avuto una trasposizione soprattutto per non dare il sapore di déjà-vu. Ora i tempi sono finalmente maturi e la Universal Cable Productions nel 2018 ha stretto un accordo con il fumettista per realizzare una serie tv. Ma da quel momento non si hanno più notizie.
Chew
Desiderosi di vedere sul piccolo e grande schermo una serie decisamente bizzarra e sui generis? Chew potrebbe fare al caso vostro. La serie è ambientata in un futuro distopico (ma nemmeno troppo…) in cui un’epidemia aviaria ha causato la morte di milioni di esseri umani. Una divisione delle forze dell’ordine, la FDA, indaga sui crimini legati allo smercio di pollame, severamente proibito e reso illegale. Tony Chu è un detective della polizia di Philadelphia ed è affetto da cibopatia: quando ingerisce cibo ha subito impressioni psichiche e avverte le sensazioni che hanno provato tutti quelli che hanno mangiato quell’alimento. In questo modo indaga sui crimini e smaschera chi commette reati alimentari. Vincitrice dei premi Eisner e Harvey 2010 come miglior nuova serie, Chew è un vortice di trovate brillanti, che ruotano intorno al cibo.
Patience
La genialità di Daniel Clowes è direttamente proporzionale alla meticolosità certosina che presta per ogni sua opera. Ritmo incredibile, trovate visive sbalorditive e una cura maniacale per ogni dettaglio solo alla base di ogni lavoro del fumettista di Chicago, autore di Ghost World e Come un guanto di velluto forgiato nel ferro. Patience è l’ennesimo capolavoro di un artista che non smette mai di stupire con le sue trovate colte e raffinatamente retrò. Paradossi, salti nel tempo si mescolano alla consueta caratterizzazione dei personaggi e alla cura con cui Clowes ricrea atmosfere rarefatte. Patience racchiude quella miriade di mondi raccontati nelle varie opere del fumettista e ha un impatto emotivo travolgente. Proprio per questo nel 2016 la Focus Features ha messo in cantiere una trasposizione cinematografica, che dovrebbe avere la regia di Charlie McDowell.