L’anno orribile del cinema continua: AMC perde il 90% dei guadagni rispetto all’anno scorso, e c’è aria di resa
Il 2020 è stato un anno terribile per il cinema, sia inteso come mezzo artistico, sia come struttura vera e propria, dato che la pandemia ha messo in ginocchio l’intero settore, e in alcuni paesi i cinema sono ancora chiusi ormai da Marzo: i numeri in questo senso sono impietosi e sanno tanto di resa, con AMC che ha perso il 90% dei guadagni rispetto all’anno scorso.
Si tratta della più grande catena di cinema americana, che ha deciso di rimanere aperta nonostante le difficoltà dove possibile (a Los Angeles e New York ad esempio sono ancora chiusi. Regal e altre catene sono rimaste chiuse in tutti gli States), ma i risultati non sono minimamente soddisfacenti.
La capactà ridotta al 20-40%, l’assenza di film di rilievo e la paura del contagio hanno fatto sì che i cinema restassero comunque deserti. A meno di svolte clamorose, c’è il concreto rischio che la catena fallisca entro fine anno.
Nel terzo trimestre del 2020 AMC ha guadagnato 119.5 milioni di dollari totali, sostanzialmente bruciando soldi su soldi, visto che non coprono neanche in minima parte le sole spese di apertura, per una perdita, come dicevamo, del 90% rispetto solo allo scorso anno, in cui i guadagni del trimestre superavano il miliardo di dollari. Si calcola che le perdite di tutto l’anno ammontino già a 3.5 miliardi di dollari, un’immensità.
I cinema insomma sono sull’orlo del collasso, ed è ancora soltanto Novembre. Senza il supporto degli studios, che si organizzano con le proprie piattaforme streaming, il sistema è a forte rischio collasso, e chi dice che le cose non torneranno più come prima, non è più semplicemente un pessimista catastrofico.
Il cinema è ancora un’esperienza non paragonabile a quella casalinga: è unione, condivisione, spettacolo, e probabilmente continuerà ad esistere in qualche modo. I numeri di prima però, probabilmente saranno soltanto un ricordo.
(Fonte: Screen Rant)