Il Codacons lancia strali contro Corto Maltese, il celebre personaggio creato da Hugo Pratt. Stando a quanto detto dal Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il marinaio, accanito fumatore, fornirebbe un messaggio subliminale che spingerebbe al fumo.
Non si tratta di una mera accusa. La Codacons avrebbe presentato regolare denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni e alla Procura della Repubblica di Roma riguardo la nuova storia inedita di Corto Maltese, ‘Equatoria’, in regalo con il quotidiano La Repubblica.
Il caso sembra prefigurarsi come complesso. Se è vero che ormai è vietata la propaganda e la pubblicizzazione del fumo, c’è da chiedersi se sia questo il caso. Può davvero l’associazione tra un eroe dei fumetti e il fumo istigare al consumo di tabacco?
Nel comunicato stampa diramato dall’associazione si legge “[…] quello che ad alcuni può sembrare come un fatto secondario (l’associazione eroe-sigaretta) rappresenta invece un rischio immediato, una “sorta di istigazione a fumare” tacita ma non per questo meno pericolosa. Se il fumo diventa “simbolo di uno status sociale degno di prestigio” passa in secondo piano l’oggettiva pericolosità di questo comportamento”.
Non ha dubbi in merito nemmeno Carlo Rienzi, presidente del Codacons. “Una vera campagna di civiltà non promuove certo la sigaretta e il fumo utilizzando l’immagine di un personaggio amato dai lettori ma mira a sensibilizzare la collettività sulle gravi problematiche e conseguenze, spesso mortali, connesse al tabagismo”, commenta. “Per questo ci aspettiamo che Maltese ‘smetta’ di fumare, ovvero che venga finalmente eliminata la sigaretta dai disegni, cosa che non avvenne per Tex Willer. Nel frattempo, in attesa di questa saggia decisione segnaliamo il caso alle autorità competenti”, conclude.
Per il momento non c’è ancora stata una replica a queste affermazioni. Vi terremo aggiornati in merito a ulteriori sviluppi.
(fonte: Codacons.it)