Il 2018 è cominciato da appena un mese, ma io sono rimasto indietro a parlarvi di tutte le cose belle (e nerd) che ho scoperto e apprezzato nel 2017. Vi ho già parlato di Film, Serie e Videogiochi. Completiamo l’elenco con tutto quello che manca: libri, fumetti, giochi di ruolo, giochi da tavolo.
Libri del 2017: Un paio di volte, durante lo scorso anno, è successo che la Fanucci ha dato di matto e ha messo in super sconto tutta la roba di Philip K. Dick del loro catalogo. Ovviamente ne ho fatto incetta, e spero lo abbiate fatto anche voi. Ho avuto modo quindi di recuperare un sacco di bellissimi libri che non avevo mai letto, come Ubik, La trasmigrazione di Tommy Archer e Valis, e avrò suoi libri da leggere almeno per i prossimi due anni. Sull’onda della frenesia per la fantascienza mi sono sparato anche tutti i racconti di Ray Bradbury, o meglio non tutti, ma tutti quelli che Mondadori ha pubblicato in 100 Racconti, scelti dall’autore stesso. Dei piccoli gioiellini, come pure lo sono stati i racconti di Richard Matheson, suddivisi in annate, che sto ancora leggendo. Ho letto anche qualcosina di fantasy ma niente di cui sono arrivato fino in fondo, e questo è un mio problema perché credo di aver perso la capacità di apprezzare le novità del genere, le quali mi sembrano tutte uguali e un po’ vuote di significato. Avendo comprato un Kindle prima dell’estate, ho invece letto tutto quello che c’era in giro di Howard e in particolare il suo ciclo di storie riguardanti Solomon Kane. Roba vecchia, e si sente, ma è stata una bella esperienza carica di vintage e nostalgia. Letti a inizio anno anche Svanire, una raccolta di racconti della bravissima Debra Willis, e due libri di Fitzgerald da cui hanno tratto altrettanti film (rendendomi quindi curioso dell’opera scritta): Il curioso caso di Benjamin Button e il Grande Gatsby. Non credo che mi piaccia Fitzgerald e non penso che li avrei finiti se non li avessi cominciati dopo aver visto i film, ma alla fine sono contento di averli letti. Bello anche La vera storia del pirata Long John Silver, di Björn Larsson (e poi mi piace un sacco il formato dei libri Iperborea), mentre per la serie “il bello del classico” sappiate che nel 2017 mi sono letto tutto L’Orlando Furioso commentato da Italo Calvino. E sapete che c’è? L’ho trovato fichissimo. Ma quanto era avanti Ariosto, che 500 anni fa descriveva raccontava di Bradamante, un cavaliere donna che cavalcava un pegaso e liberava l’uomo da lei amato dalle grinfie del mago malvagio di turno?
Probabilmente sto dimenticando una marea di roba ma se vi dovessi fare l’elenco completo staremmo qui fino a domani, quindi passo alla prossima lista.
Fumetti del 2017: nel 2017 mi sono dedicato essenzialmente alle graphic novel, che sono brevi e che trovo sempre più adeguate al mio sentire rispetto alle serie a fumetti (di qualsiasi genere). Intendiamoci, ho continuato a leggere Saga di Brian K. Vaughan e Fiona Staples perché… beh è una figata, ho finito I am a hero di Kengo Hanazawa perché secondo me dà la pista pure al miglior volume di The Walking Dead, ho chiuso anche Soil e Knights of Sidonia, iniziato la nuova serie di Alita, Mars Chronicles, e comprato un sacco di primi numeri di serie che probabilmente non continuerò perché non mi hanno convinto. Invece sono rimasto molto soddisfatto da Nimona e Anya e il suo fantasma (entrambe opere di due autrici, con due protagoniste femminili interessantissime e storie completamente distanti ma divertentissime, entrambe edite da Bao), Private Eye (sempre di Vaughan, amo quell’uomo), Rughe di Paco Roca (sì, me l’ero perso, e sì, è un capolavoro), Seconds di Brian Lee O’Malley, da diverse opere di Tony Sandoval che non avevo mai letto (Watersnakes, Il Cadavere e il Sofà). Anche la Bonelli, con il fatto di aver cominciato a pubblicare volumi di formato e prestigio molto più interessanti rispetto ai classici albi da edicola, mi ha convinto a comprare diverse cosucce (Monolith di Recchioni e LRNZ ad esempio, ma anche il Lavennder di Bevilacqua che è stato riproposto in una bella veste deluxe), e stessa cosa dicasi per Panini che sta stampando in formato cartonato alcune storie di Topolino che sono delle vere e proprie chicche (l’avete letto Don Pipotte?). Come vedete ho evitato di nominare amici e colleghi perché sarebbe sembrato un po’ ruffiano, alle loro opere magari dedicherò più spazio in altre occasioni. Comunque ho speso un pacco di soldi in fumetti, durante questo 2017, e il 2018 si prospetta anche peggiore (ma non me ne pentirò mai!).
Giochi di Ruolo del 2017: finalmente è uscita in italiano la 5a edizione di D&D. Devo confessare che io ci gioco già da un paio d’anni, ma sono sicuro che la versione italiofona convincerà parecchi giocatori ad archiviare la barocca e vetusta 3a edizione in favore di un D&D molto più snello e moderno, quale è questa nuova edizione. Ma lasciando un attimo da parte D&D che tanto venderà un casino anche senza i miei consigli, volevo segnalarvi il bellissimo Shadow of The Demon Lord di Robert Schwaab, che la mitica Wyrd ci ha proposto in una elegante scatola come aveva già fatto con The Strange e Numenera. Ho anche provato Symbaurum (che però, ambientazione a parte, non mi ha convinto del tutto) e L’alba di Cthulhu di Leo & Curte (che invece mi ha convinto). Ho comprato anche un sacco di altri GdR (e supplementi per GdR) ma non avendoli giocati, per mancanza di tempo, non mi sembra il caso di aggiungerli alla lista. Di sicuro comunque il 2017 mi ha lasciato con un sacco di voglia di provare roba nuova. Chissà se nel 2018 andrà meglio…
Giochi da tavolo del 2017: concludo parlandovi di un modo relativamente nuovo che ho trovato per spendere tutti i miei soldi e morire di fame, e cioè dei giochi da tavolo. Fino a qualche anno fa, sebbene fossi un gamer, non spendevo molto in questo settore. Poi ho iniziato a progettare giochi tratti dai miei fumetti, e ho imboccato inesorabilmente il tunnel. Nel 2017 ho acquistato un sacco di giochi da tavolo, da Queen Domino a Scythe (con tutte le espansioni, che bello), da The Pursuit of Happiness (divertentissimo!!!) alla nuova edizione di Le Case della Follia, dal fulmineo e agonistico Warstones al german pesissimo Wendake, dal poetico Above & Below al sorprendente Kanagawa. In molti casi questi giochi li ho acquistati su Kickstarter, ma credetemi, molti meno di quelli che pensate. Il fatto è che a me piace provare i giochi prima di comprarli, e per fortuna ho la possibilità di farlo grazie ad amici che li giocano con me e negozi che permettono di valutare un gioco prima di acquistarlo. Anche in questo caso, comunque, non mi pento di nulla!
A cura di Luigi Bigio Cecchi