“Non è mai troppo tardi per un miracolo”
Le festività natalizie si avvicinano, sono proprio dietro l’angolo, e tra un regalo e l’altro, un pacchetto e qualche biscotto, il palinsesto televisivo pomeridiano e serale si riempie nuovamente di una miriade di pellicole a tema, con Mamma ho perso l’aereo, Gremlins e Una poltrona per due pronte a spadroneggiare su tutte quante e a contendersi il trono di “pellicola regina del Natale”.
In questo microcosmo dove gli alberi sono perennemente addobbati e la neve cade lieve sulle nostre teste, però, c’è anche un film messo in disparte, anch’esso un tempo solito intrattenere grandi e piccoli durante la Veglia.
Quel piccolo pezzo di storia cinematografica, diretto dal leggendario Richard Donner, famoso per averci donato Arma letale e i primi Superman, e con protagonista l’altrettanto leggendario Bill Muray, è nient’altro che S.O.S. Fantasmi.
Il film diretto da Donner è una piccola perla natalizia, vero, ma è anche capace di allietare una serata primaverile o, comunque, “fuori stagione”, grazie prevalentemente ad uno script contenutisticamente semplice, ma corposo, un po’ come tutte quelle nostalgiche pellicole del passato nate per intrattenere in qualsiasi momento della giornata.
Tralasciando ciò, SOS è una bellissima commedia natalizia caratterizzata da uno humour politicamente scorretto e a tratti nonsense o grottesco (un po’ alla Una pallottola spuntata) e dei piccoli, ma meravigliosi, artifici registici tanto rievocativi del cinema di un tempo.
La creatura dello storico cineasta è nata alla fine degli anni ’80, ma originariamente portava tutt’altro nome, ovvero Scrooged, titolo volto a richiamare l’opera di Charles Dickens con, per l’appunto, Ebenezer Scrooge come protagonista, e quasi alter ego del personaggio interpretato da Murray.
Infatti, in S.O.S. Fantasmi (titolo nato per poter rievocare nella mente degli spettatori il successo del protagonista con Ghostbusters), ci ritroveremo in un Canto di Natale moderno, dove un direttore televisivo (Francis Xavier Cross), despota ed avido di sentimenti e denaro, e costantemente votato alla ricerca del successo, anche a costo di mettere in disparte le persone care, riscoprirà passo dopo passo – tramite l’incontro con tre fantasmi – il valore del vero Natale.
Lo schema, seppur sia ovviamente e volutamente familiare, ha però qualcosa di più, visto che l’archetipo viene modificato ulteriormente, dando al film un impronta molto più generalista, il che, come già anticipato, ne permette una visione durante tutto l’anno (seppur guardare la neve in tv, in estate, faccia sempre uno stranissimo effetto), e adatta anche ad uno spettatore millenial.
L’aspetto meraviglioso di questa piccola/grande chicca televisiva, divenuta un fenomeno cult durante gli anni ’90, sono le tantissime contaminazioni al suo interno. L’etichetta di “commedia”, infatti, seppur sia la più azzeccata, è comunque incapace di rendere al massimo il senso del film.
Dentro S.O.S. si trova la commedia, l’avventura, il fantastico, il sentimentale, tutti mostrati seguendo le varie tracce hollywoodiane solcate all’epoca, e riproposte in una costante alternanza di sequenze narrative dinamiche e veloci.
Ovviamente il cuore pulsante di tutta l’opera è Murray, il quale non manca in nessuna scena, concentrando su se stesso ogni emozione possibile, mettendo in mostra un’interpretazione dirompente e camaleontica. La star di Ghostbusters e Lost in translation è una forza della natura, istrionica e catalizzatrice di attenzione, capace di intrattenere durante tutta la proiezione di un’opera che, nonostante l’età (parliamo sempre di un prodotto degli anni ’80), è capace di appassionare anche coloro i quali (me in primis) non sono fan del genere e di queste ambientazioni.
Ulteriore elemento di colore, se non il più peculiare tra tutti, è la colonna sonora. Archi e crescendo esageratamente familiari e magici, a tratti nostalgici, tutti orchestrati minuziosamente dal genio di Danny Elfman. Il maestro di Los Angeles, e più volte collaboratore del grande Tim Burton, dona al film, grazie alle sue composizioni, un’aura di mistero, un sottile e leggero, quasi etereo, velo di “mistico” che si posa sopra la coltre di neve e gli addobbi natalizi, andando a caratterizzare ulteriormente tutte le figure in scena.
In sostanza S.O.S. Fantasmi (o Scrooged se preferite) è la pellicola cult da riscoprire nel sottobosco di film natalizi nati negli anni ’80 e ’90. Diretta da un grande regista e con un grandissimo interprete, è perfetta per tutti coloro i quali sono interessati a farsi qualche risata in compagnia, grazie ad una storia leggera, scorrevole, ma ricca di contenuti, capace di reinventare in maniera più che originale un grande classico della letteratura.
Se hai apprezzato SOS Fantasmi…
Se la pellicola con Bill Murray ti ha incuriosito, allora non potrai fare a meno di avere la collezione Blu-Ray di Ghostbusters, film che hanno reso celebre l’attore americano. Invece, per tornare al genere natalizio, Mamma ho perso l’aereo e Gremlins sono perfetti per passare la vigilia in famiglia.