Il 2014 se n’è bello che andato, ma abbiamo ancora un po’ di conti in sospeso con l’anno scorso, o meglio con il suo mese di dicembre! Avevamo avviato in novembre una rubrica per premiare il Miglior Cosplay del Mese secondo Stay Nerd, e dopo aver incoronato Leon Chiro (e la sua meravigliosa interpretazione del Comandante Shepard), in dicembre restiamo in tema spaziale con un costume veramente, ma veramente cazzuto! Parliamo di un Predator, e che Predator! Interamente costruito dal nostro amico Ugo, il Predator è un mostrone che ha in lungo e in largo scorrazzato nei media più disparati, conquistandosi a pieno diritto un posto nella cultura cinematografica mondiale con il suo stile e la sua prepotenza bellica. Originariamente nemesi di Schwarzy, il Predator è passato da semplice “monstrum” a personaggio con tutti i crismi, con tanto di classi sociali, comportamenti, armamentari, ed estetiche rimaneggiate, corrette, modificate… il nostro cosplay del mese è allora Ugo, con il suo bellissimo Predator (che molti di voi avranno ammirato anche in quel di Lucca!). La qualità di questo cosplay, per noi, ha ben pochi eguali e la precisione dei dettagli è francamente sconcertante! Nessuna meraviglia che Ugo abbia ambizioni interessanti per il suo futuro: IL CINEMA! Ma bando alle ciance gente! Gustatevi la nostra intervista a Ugo, ma soprattutto beatevi delle foto! Siamo sicuri che, come noi, le vederete esclamando: WOOOOOOW!
Ciao Ugo! E benvenuto su Stay Nerd! Allora? Com’è essere eletto cosplayer del mese su queste pagine? Te lo aspettavi?
È davvero una gradita sorpresa e direi inaspettata, perciò non posso che ringraziare la redazione per avermi scelto.
Ti va di raccontarci come hai cominciato la tua esperienza di cosplayer?
Ho iniziato a fare cosplay qualche anno fa, nel 2008 precisamente (l’anno in cui mi sono messo con la mia fidanzata…), quando portai il mio primo Predator a Lucca Comics. Però nel 2006 sempre a Lucca presi parte alla fiera con un costume (arrangiato) di Devilman, che è sempre stato il mio personaggio preferito.
Quando abbiamo ricevuto le tue foto, in redazione ci siamo detti: “Wow! Questo tizio sembra uscito fuori da un film!”. Il tuo costume è bellissimo ed accurato, quanto tempo ti è servito per realizzarlo e quanto ti occorre ogni volta per indossarlo?
Per fare questa versione di Predator ho impiegato 9 mesi, 6 mesi per il prototipo e altri 3 mesi circa per la versione finale con il design che si vede nelle foto. Per la “vestizione” ci vogliono più o meno 20 minuti buoni e ad ogni modo ho bisogno per forza dei miei amici che mi fanno da assistenti in laboratorio. Direi in definitiva 20-25 minuti con 1-2 persone che ti aiutano.
So che la domanda può risultare stupida visto che i Predator sono una razza di alieni veramente cazzuta ma… perché scegliere di interpretarne uno?
Io sono un appassionato di mostri in generale, di film horror e di fantascienza; Predator è sempre stato il mio mostro cinematografico preferito (insieme ad Alien) fin da quando ero ragazzino, pertanto quando ho avuto la possibilità ho deciso di realizzarne uno.
Da cosplayer, cosa ne pensi della situazione del cosplay in Italia? Si tratta di un fenomeno recente, tu pensi che la sua popolarità possa crescere?
In Italia il fenomeno del cosplay è in continua crescita e come tutti i fenomeni in larga diffusione ha i suoi pro e suoi contro; è buono che coinvolga molta persone che si aggregano e fanno amicizia per pura passione, è negativo che possa essere adottato come mezzo per tentare una scalata alla popolarità individuale o che venga pensato come una carnevalata da coloro che lo vedono solo come una moda.
Qual è il tuo sogno ed il tuo obiettivo professionale come cosplayer?
Bè parlare di obbiettivo professionale come cosplayer è un pochino azzardato, alla fine è una passione fai da te; diciamo che il mio sogno “professionale” sarebbe sarebbe lavorare in ambienti (che non riguardano il cosplay, se non indirettamente) dove possa “applicare” le tecniche che ho appreso nel fare mostri e soprattutto impararne di nuove per la realizzazione di props e costumi.
E invece ad oggi…. Mi ritrovo a studiare diritto amministrativo…
Cosa ne pensi della competitività tra cosplayer? Pensi che il cosplay italiano sia un ambiente competitivo? Quali sono le cose che cambieresti in questo settore?
Domanda molto dolente… L’ambiente italiano è molto competitivo, anche troppo secondo me e questo è un aspetto piuttosto negativo. Lo spirito di competizione non è necessariamente una cosa cattiva o sgradevole, ma come tutte le cose deve essere pensato (e gestito) in maniera intelligente pertanto un clima di competitività esasperato come attualmente c’è in Italia, non può che nuocere in definitiva al cosplay inteso come “passione vera e propria”. Siamo arrivati al punto (inutile negarlo) dove si tenta di imbrogliare alle competizioni come se stessimo giocando a briscola. Ci sono competizioni molto importanti come WCS ed ECG che prevedono di realizzarsi i costumi da soli, inutile negare che ci sono persone che li comprano da studi professionali appositamente per fare le gare e su questo punto vorrei fare una precisazione: non è a parer mio sbagliato spendere soldi in materiali più o meno costosi per chi può permetterselo, è sbagliato spendere gli stessi soldi per farsi fare cose da altri e spacciarle per proprio lavoro pur di vincere.
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Un paio di cose che dovrebbero cambiare… La prima è smettere di giudicare le persone per i like che accumulano su Facebook, ragazzi ve lo dico apertamente i “like” non vi fanno imparare ne vi fanno diventare bravi, è puro successo illusorio…
La seconda, se proprio gli organizzatori di fiere hanno intenzione di fare contest di grande importanza perlomeno sarebbe cosa buona e giusta mettere nelle giurie persone che oltre ad essere appassionate di anime/manga, lo siano anche di realizzazione di costumi e accessori… E in generale, cerchiamo di stemperare il clima rancoroso che si è creato in questo ambiente, non sono le coppe e i titoli che fanno di voi bravi “cosplayer” e in generale persone migliori.
Quale personaggio del cosplay internazionale pensi sia l’esempio di quello che dovrebbe essere un cosplayer, e perché?
Io devo essere sincero di cosplayer internazionali ne conosco pochi e ne ammiro ancora meno, però ho molti amici che fanno cosplay all’estero, magari sconosciuti ai più ma decisamente molto bravi; per esempio gli amici della Hunter’s Lair e dei Predators Uk, sono tutti ragazzi bravissimi, che fanno cose molto belle (che non lo nego potrebbero tranquillamente battere la maggior parte dei cosplayer famosi) eppure lo fanno per puro divertimento, solo per quello. In generale se si vuol conoscere e vedere i lavori di persone davvero brave basta navigare su pagine Facebook come latex mask central o anche The Replica Prop Forum; molti di loro sono di talento e lavorano per pura passione. Comunque, benché non siano esattamente cosplayers, direi che mi piacciono molto Scott Marshall e Volpin, fanno cose davvero belle.
Qual’è la più grande soddisfazione che ti ha dato il cosplay ad oggi?
La più grande soddisfazione… Sembra banale ma innanzitutto mi ha consentito e mi consente di realizzare i personaggi che mi piacciono e andarci in giro senza passare da fuori di testa essendoci alle fiere altri nelle mie stesse condizioni… In secondo luogo di conoscere nuove persone e con alcune di loro stringere amicizia.
Quale pensi sarà il tuo prossimo lavoro? E quale pensi sia stato il migliore?
Il prossimo lavoro è top secret, posso dire poco onde evitare che la mia fidanzata e due persone che mi aiutano al laboratorio mi taglino le gonadi: hanno deciso che deve essere una sorpresa… Posso dire però che si tratta di un personaggio che adoro da circa 9 anni e che necessita di un anno per la realizzazione.
Quale sia stato il mio costume più riuscito beh dire forse proprio il Predator, ma credo che questo potrebbe sottrargli il trono.
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Caro Ugo grazie mille per il tuo tempo e complimenti! Prima di lasciarti tornare alla caccia di Schwarzy ti andrebbe di dare qualche consiglio ai cosplayer che vorrebbero finire in questa rubrica?
Come consigli ai cosplayers posso dare questi: ragazzi, divertiti nello sviluppare questa passione. Realizzate personaggi che vi piacciono davvero anche se complessi, che cioè rappresentano qualcosa per voi ed evitate di fare costumi per moda. Sperimentate con diversi materiali (non fossilizzatevi su quelli più usati tra i più) e imparate dagli errori che commettete nel lavorarli, alcune cose vanno storte e fanno imprecare ma bisogna comunque proseguire per ottenere dei risultati. Infine ricordatevi una cosa: nulla è impossibile, non ci sono costumi impossibili… Poi ovvio anche nel colare il lattice in uno stampo ci vuole sempre una certa dose di c**o.
Grazie per l’intervista, un salutone a tutti quanti, Ugo