Se c’è un paio di cuffie che le mie orecchie non hanno di certo dimenticato, queste sono senza ombra di dubbio le Parrot Zik 2. Comode, performanti e capaci di isolarvi come una campana di vetro in fondo alla Fossa delle Marianne, le Zik tornano quest’anno in una nuova versione 3.0 con parecchie novità ma anche qualche piccola pecca. Vediamo precisamente cosa:

Design

Squadra che vince non si cambia, e queste Zik 3 non differiscono esteticamente quasi per nulla dal modello precedente, il design ovale dei padiglioni ormai è “un marchio di fabbrica”, ai sempreverdi colori avorio e nero, si affiancano anche il caratteristico beige “abbronzato” in finta pelle e gli accattivanti nuovi colori rosso, verde, nero lucido e marrone con una strana texture che ricorda molto la pelle di coccodrillo, una scelta quanto mai originale, specie in questo campo. 

Le cromature sulle giunture in alluminio non sfigurerebbero in una macchina fuoriserie, e qui fanno la loro figura, l’archetto rinforzato per fortuna rimane morbidamente imbottito per poggiarsi delicatamente sulla testa e i padiglioni auricolari avvolgono alla perfezione orecchie di qualsiasi dimensione, con un grado di isolamento ambientale veramente superiore alla norma.

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Caratteristiche Hardware

Uno dei punti forti di questo modello è la sua ampia connettività; per collegarsi a qualsiasi smartphone questo modello infatti usa un sistema Bluetooth 3.0 che non solo permette di mettere in pausa una canzone in caso di chiamata ricevuta, ma permette anche di rispondere attraverso le cuffie stesse e di usare i comandi vocali, ma oltre a questo figurano ovviamente tutti gli altri sistemi di connessione presenti di solito nei modelli di cuffie wireless. Immancabile anche il buon vecchio jack da 3,5 mm, per poter utilizzare le Zik anche quando la batteria è scarica, e un cavo USB per ricaricare la batteria agli ioni di litio.

Ben 6 microfoni interni situati sui punti nevralgici delle cuffie catturano il rumore dell’ambiente circostante e lo sopprimono, ma esiste anche l’utilissima opzione di lasciar scegliere all’utente il grado di soppressione desiderato, ad esempio lo Street Mode può venire più che utile per muoversi in città, dove una sirena o un clacson spesso non vengono sentiti da chi indossa cuffie super isolanti. La sicurezza viene sempre prima di tutto.

Il peso è di 275 grammi, non esattamente un peso piuma per questa tipologia di cuffie wireless, e questo forse può essere considerato un piccolo difetto, specie con un uso particolarmente prolungato, ma se si pensa che dentro alle cuffie ci sono la batteria, i comandi touch, il caricatore e i vari connettori, ecco spiegato il peso sopra la norma.

La capacità di movimento inoltre, non è così ampia come la concorrenza, il diadema rimane sempre un po’ rigido e anche i prolungamenti per allungarle sono abbastanza grossi; il fattore positivo è che i padiglioni possono ruotare di 90 gradi per appiattirsi (in una sola direzione però) ed entrare comodamente in astucci e zaini, occupando molto meno spazio del previsto, una caratteristica che al giorno d’oggi si apprezza sempre molto.

La batteria, che è estraibile, ha una capacità di 830 mAh, si può ricaricare con 2 ore in wireless grazie alla tecnologia Qi, ha però solo un’autonomia di circa 6 ore con un uso intensivo e con il Bluetooth sempre acceso. Ma 6 ore al giorno d’oggi sono decisamente poche e questo è un grosso punto a sfavore per questo modello di Zik. Le ore senza usare il Bluetooth e con solo il Noise Cancelling attivo salgono a 17-18, ma se si compra un modello senza fili con Bluetooth a un prezzo decisamente alto, si pretende qualcosa di più in termini di autonomia con tutte le opzioni attive.

I comandi touch situati sul padiglione destro restano ancora la cosa più figa: basta un tocco del polpastrello per alzare e abbassare il volume, cambiare traccia o attivare la cancellazione del suono; inoltre se si levano le cuffie dalla testa, la canzone entra automaticamente in pausa. Una volta abituatisi a queste piccole e deliziose chicche, sarà molto difficile tornare a farne a meno.

Qualità del Suono

Il suono generato da queste cuffie è quanto di meglio si possa avere in questi ultimi mesi: cristallino, potente, equamente condiviso e ripartito per dar modo di apprezzare ogni singolo strumento musicale e ogni brano cantato; toni bassi e toni medi suonano magnificamente, gli alti rimangono discreti, ma sempre superiori alla norma, con la cancellazione attiva del suono (disponibile in tre livelli di intensità) la concentrazione volge esclusivamente sul suono puro, senza contaminazioni di sorta. La sensazione all’inizio è strana, ma a lungo andare sarà una feature a cui difficilmente si potrà rinunciare. Sotto questo aspetto le Zik 3 non deludono, anzi, fanno decisamente godere le orecchie.

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Parrot Zik App

Al giorno d’oggi qualsiasi strumento tech può vantare una App Companion per monitorare e settare le varie opzioni, e queste Zik non sono da meno. L’App omonima è disponibile per Android, iOS, Android Wear e Apple Watch, e permette di accedere a parecchie altre funzioni, tra cui un monitoraggio in tempo reale su quanto rumore di fondo venga cancellato in quel preciso momento, la percentuale residua di batteria rimasta e un equalizzatore super professionale con cui chiudersi tra settaggi preimpostati e personalizzati, alcuni creati anche da cantanti e DJ famosi ad hoc per i loro brani. Il controllo quindi è pressoché totale e le numerose informazioni, anche se non tutte così importanti, contribuiscono a rendere più immersiva l’esperienza sensoriale offerta.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!