Diavoli: un mare chiamato finanza

Il 17 aprile ha debuttato su Sky Diavoli (Devils), coproduzione inglese, italiana e francese tratta dal romanzo di Guido Maria Brera.

La serie TV parte senza troppi spiegoni, lasciandoci anzi subito immergere nel mare con i pesci e con gli squali della finanza, per usare le parole di uno dei protagonisti, Dominic Morgan (Patrick Dempsey), a cui รจ affidata lโ€™introduzione del pilot.

โ€œCi sono due giovani pesci che stanno nuotando. Vedono un pesce piรน anziano che viene dallโ€™altra parte. Il pesce anziano dice: โ€˜Buongiorno, ragazzi, oggi รจ fredda lโ€™acqua, eh?โ€™. E poi nuota via. I due pesci giovani guardano quello anziano che se ne va e a quel punto si guardano, completamente spiazzati. Poi fanno: โ€˜Ma che cazzo รจ lโ€™acqua?โ€โ€™.
La nostra acqua si chiama finanza, e noi siamo il pesce che sa dove sta. Questo ci dร  un grande vantaggio e una grande responsabilitร โ€.

Intuiamo subito infatti che Diavoli richiederร , quantomeno nelle fasi iniziali, unโ€™alta soglia di attenzione, per non rischiare di perdersi tra tecnicismi e termini prettamente economici, e non farci spaventare troppo da parole come shortare o tutti quei neologismi tipici del settore. Senza rischiare, insomma, di annegare in questo mare.

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Diavoli 1ร—01 e 1ร—02: i primi due episodi della serie SKy

Ma proviamo ad andare con ordine. Siamo a Londra, nel 2011, mentre la crisi finanziaria pervade la Grecia e si fa largo nel resto dellโ€™Europa.
Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) รจ il responsabile del trading presso lโ€™American New York โ€“ London Bank (NYL), e in questo particolare contesto riesce a fare soldi grazie alle speculazioni, proprio perchรฉ โ€“ come ci ricorda Dominic โ€“ lui รจ uno squalo.

Dominic Morgan รจ appunto il suo mentore, nonchรฉ lโ€™amministratore delegato americano. Sono umanamente molto vicini, tanto che non sembrano esserci dubbi sul fatto che Dom sponsorizzi Massimo come prima scelta nella corsa al vice-CEO. Ma come sappiamo, in questi ambienti la riconoscenza e lealtร  possono svanire in un attimo e il tornaconto personale viene prima di tutto, per cui basterร  molto poco a Dominic per cambiare idea sul futuro di Massimo, mentre uno degli altri candidati al ruolo si getta dal suo ufficio schiantandosi al suolo.

Un evento scioccante che viene tuttavia preannunciato agli spettatori giร  nei primi minuti, ma che squarcia il piattume dei primi due episodi destando in noi una certa curiositร  per quelli a venire.

La prima puntata di Diavoli, in effetti, risulta un pochino indigesta per via di una serie di informazioni che devono essere assorbite, e facciamo anche la conoscenza di un mare di personaggi, tra quelli della NYL e tutti coloro che gli orbitano attorno, da Nina Morgan (Kasia Smutnik), moglie di Dominic ma fondamentalmente piรน legata a Massimo che al marito, a Sofia Flores (Laia Costa), una donna che si presenta a Ruggero come giornalista ma che sembra possedere molte piรน informazioni di quanto dovrebbe.

Ecco che pian piano si apre un sottobosco fatto di tanti elementi e personaggi, mentre lo script di Diavoli prova a farsi meno complesso nel secondo episodio, inserendo anche ingredienti intriganti come lโ€™hacking, che accoppiato alla finanza affascina senza dubbio gli amanti del genere, e il delinearsi di una struttura di stampo thriller, che dovrebbe costituire la base della serie.

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Diavoli 1ร—02 aumenta quindi il grado di suspense, allineandosi con un montaggio assai frenetico che nel primo episodio appariva piรน come un puro esercizio di stile, ben supportato tra lโ€™altro da una eccezionale fotografia, con una forte predominanza di blu che rende glaciali gli ambienti interni alla NYL e altrettanto freddi ed inquietanti gli esterni. Di contro, per ora i dialoghi ci sembrano un poโ€™ raffazzonati e poco entusiasmanti, il che alla lunga risulterebbe un vero peccato dato che lo script, almeno potenzialmente, sembra avere le carte in regola per convincerci.

Di sicuro, per ora, ci convincono i protagonisti e anche qualche comprimario. Non possiamo che spendere parole positive per Alessandro Borghi, che se la cava bene anche recitando in inglese (a proposito, in italiano รจ doppiato) e il suo sguardo caratteristico, di un uomo imperturbabile ed assente, lo rende spietato quanto il diavolo facendolo apparire come un Numero 8 tirato a lucido e vestito di tutto punto. Glaciale e maligno, piena rappresentazione del villain, รจ invece Patrick Dempsey, e ci auguriamo che tenga il punto anche negli episodi seguenti, perchรฉ abbiamo capito che dallโ€™evolversi del suo personaggio potrebbe dipendere molto del futuro della serie.
Sarร  davvero interessante infine capire quale sarร  il ruolo di Oliver Harris (Malachi Kirby), perchรฉ la sua spiccata e quasi soprannaturale intelligenza e le sue grandi capacitร  di hacking hanno giร  dato un svolta alle prime due puntate.

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Per il futuro, resterร  da capire quanto Diavoli riuscirร  a distaccarsi dai clichรฉ, dal โ€œlavoro che distrugge la famiglia e ti ruba la vitaโ€ e quanta profonditร  saprร  dare ai suoi personaggi, ma soprattutto se sarร  in grado di mantenere alta la tensione e garantire i giusti plot twist. Insomma, per il momento non possiamo certo dare un giudizio definito, ma in particolare il secondo episodio ci sprona ad andare avanti con curiositร , sperando di riuscire a nuotare in questo mare, senza annegare.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. รˆ anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione giร  dai tempi dell'Universitร , passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennรฒ non mi fermo piรน. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sรฌ, ma credo soltanto perchรฉ voglia assecondare la mia pazzia.