Nuovi titoli per la collana Aiken
Si arricchisce di nuovi titoli Aiken, la collana di Bao Publishing dedicata alla pubblicazione di manga giapponesi. Durante lo scorso Napoli Comics, la fiera partenopea del fumetto, la casa editrice aveva infatti annunciato cinque nuovi titoli che sarebbero andati ad aggiungersi ai primi tre della collana: Dosei Mansion, Fiori di biscotto e Henshin. Oltre a riprendere le caratteristiche giร ricercate nelle pubblicazioni precedenti, proponendo autori e storie poco conosciuti in Italia, ma che parlano direttamente alla nostra anima, molte delle nuove proposte Bao fondono il tratto cartoonesco con ambientazioni realistiche. ร questo il caso de I doni di Edo, volume autoconclusivo scritto e illustrato dal maestro Koichi Masahara, disponibile nelle librerie e fumetterie italiane a partire dal 27 giugno.
Ai tempi di Edo
Come per Henshin e Fiori di biscotto, anche questa volta ci troviamo di fronte a unโopera antologica. Nove protagonisti, le cui vite si sfiorano senza mai incrociarsi davvero. Nove racconti che ci portano nelle atmosfere di Edo, la capitale del Giappone prima che fosse ribattezzata Tokyo nel 1868.
Il periodo Edo (noto anche come periodo Tokugawa) a cui si fa riferimento ha inizio nel 1603, con lโassunzione del titolo di shลgun da parte di Ieyasu Tokugawa. ร unโera in cui si assumono tutte le caratteristiche di una societร feudale in cui lo shลgunato, guidato appunto dalla famiglia dei Tokugawa, si impose a discapito del potere dellโimperatore. Ma si tratta anche di un periodo caratterizzato dal cosiddetto sakoku, la chiusura del Paese. Con la sola eccezione degli olandesi, a cui era ancora concesso di importare ed esportare merci nel porto di Nagasaki, gli europei furono banditi dal Giappone. I rapporti con i Paesi esteri vennero recisi e per piรน di 200 anni il Giappone rimase chiuso in se stesso, una bolla geografica in cui rifiorirono i modelli confuciani, i valori classici e le tradizioni piรน radicate.
Una cittร che bisbiglia storie
โSe la sai ascoltare, la cittร bisbiglia storie. Nello scricchiolio delle assi di legno. Nei refoli di vento tra gli alberi. Nello sciabordio dellโacqua sotto i ponti.โ E le storie che ci racconta sono scorci di vita quotidiana calati in unโatmosfera nostalgica e sensuale, che cattura subito. Tra i vicoli della cittร , lungo le sponde di un fiume dalle acque placide, nelle botteghe degli artigiani o nelle case di grandi famiglie. Sono storie che possono non essere comprese del tutto, non ne hanno la pretesa, ma riescono a strapparci dal nostro tempo per farci respirare, anche se per poco, lโaria di unโepoca che ci appare cosรฌ distante. Sono frammenti di vita immaginari, ma resi reali dalla forza delle emozioni e dei sentimenti che comunicano.
Koichi Masahara si dimostra un grande interprete del Jidai Geki, le trame ad ambientazione storica. Il suo tratto raffinato ed elegante delinea il ritratto suggestivo di una cittร e dei suoi abitanti; ritratto reso ancor piรน realistico dalle illustrazioni allโinizio di ogni capitolo, che rivisitano soggetti classici degli ukiyo-e, le stampe rappresentanti il mondo fluttuante.
I protagonisti che si muovono su questo sfondo sono giovani uomini, messi di fronte a scelte piรน o meno difficili, a delle sfide per il futuro. Le donne che ruotano loro intorno spiccano come figure silenziose, sempre presenti, poste in primo piano dal loro impatto sulla vita dei protagonisti. Sono bambine senza una famiglia alle spalle, matrone autoritarie, mogli che si rinchiudono nella loro tristezza, amanti premurose, madri sole, anziane signore che un tempo erano affascinanti cortigiane. La loro presenza offre una visione da diverse angolature della societร di Edo e riflette il ruolo umile e subordinato che la donna ricopriva in quel periodo.
I doni di Edo ai suoi abitanti
Le scelte e i silenzi. Sono proprio questi i due grandi temi che sembrano unire tra loro tutte le storie de I doni di Edo. Le scelte fatte per coraggio o per orgoglio, le scelte fatte per paura e quelle fatte per amore, che possono causarci sofferenza, ma che vediamo come inevitabili. Il silenzio delle frasi non pronunciate, degli sguardi e dei sorrisi, che non hanno bisogno di essere accompagnati da parole per farsi capire. Perchรฉ i doni che Edo ha da offrire ai suoi abitanti sono questi. Piccoli semi di felicitร , nascosti nei gesti semplici, nelle scelte quotidiane, nelle nuove strade che inaspettatamente ci si aprono davanti. Nella consapevolezza che โnon esiste una vita inutile. Dobbiamo solo condurre la vita in cui crediamoโ.