Matthew Goldman, Senior Creative Director di Dragon Age 4, annuncia di aver lasciato il progetto
Brutte notizie per i fan di BioWare e di Dragon Age: Matthew Goldman, Senior Creative Director di Dragon Age 4, ha dato il proprio addio al progetto e allo studio di sviluppo. L’ennesimo abbandono di un membro fondamentale per lo sviluppo di uno degli attuali progetti di punta dello studio.
L’annuncio dell’abbandono del progetto da parte di Goldman, è stato diffuso da una mail inviata tutti gli impiegati e firmata da Gary McKay, General Manager di BioWare:
“Salve a tutti, spero che stiate bene.
Scrivo questa mail per informare tutti quanti che Matt Goldman sta lasciando BioWare. Ci siamo resi entrambi conto di come fosse necessario prendere strade diverse, e oggi sarà il suo ultimo giorno.
Siamo ben consci che l’addio di Matt avrà un impatto su tutti voi e sullo sviluppo del titolo. Vogliamo tuttavia assicurarvi che non abbiamo rinunciato a impegnarci nel realizzare un Dragon Age di alta qualità , e non lo pubblicheremo finché non lo riterremo all’altezza degli standard di BioWare.
Tutti noi, incluso l’executive team di Electronic Arts, abbiamo totale fiducia nella leadership dello studio e nelle persone che stanno lavorando a questo gioco, portando avanti la nostra visione.”
BioWare perde l’ennesimo pezzo
Il nome di Matthew Goldman non è, di certo, sconosciuto ai fan dello studio di sviluppo. Stiamo parlando di uno dei veterani di BioWare, che, dal 1998, ha lavorato alla direzione artistica di progetti come Baldur’s Gate II, Jade Empire e, soprattutto, l’intero franchise di Dragon Age, da Origins a Inquisition, espansioni incluse.
Una vera colonna portante dell’ip, che negli anni ha saputo catturare centinaia di fan anche grazie al suggestivo comparto artistico. Inutile dire che non sono pochi i giocatori che iniziano a interrogarsi sul futuro della serie e sulla qualità del quarto capitolo.
Quello di Goldman è, infatti, l’ultimo di una non troppo lunga ma significativa lista di addii visti nell’ultimo anno. Basta, infatti, tornare indietro fino agli inizi di Dicembre 2020, per vedere altri due pilastri dello studio abbandonare i progetti in sviluppo. Stiamo parlando dell’ex-General Manager, Casey Hudson, e di Mark Darrah, al tempo Executive Producer di Dragon Age 4, che lasciarono BioWare dopo decenni di collaborazione.
Qualche mese più tardi, a Marzo di quest’anno, anche il Director dello (sfortunato) Anthem, Jonathan Warner, prese la stessa strada, abbandonando lo studio con il quale aveva lavorato per dieci anni. C’è da dire che Warner non era in alcun modo coinvolto nello sviluppo di Dragon Age, ma vedere così tanti veterani che lasciano lo studio, non è di certo un buon segno.
Al momento, non è stato ancora annunciato il nome del sostituto che subentrerà a Goldman, tuttavia, un portavoce di Electronic Arts, ha assicurato che il progetto resta in ottime mani, ribadendo, fondamentalmente, le stesse parole di McKay:
“Matt Goldman non lavora più con BioWare. Lascia il prossimo Dragon Age in ottime mani, quelle del team che continuerà a portare avanti la nostra visione del gioco.”
Dragon Age 4: tra silenzi e voci di corridoio
In tutto questo, il grande pubblico continua ad avere una semplice domanda: a che punto sono i lavori a Dragon Age 4? BioWare, nel corso dei mesi, non si è sbottonata più di tanto e non si sa come stia procedendo lo sviluppo del gioco.
Come detto, i vari adii visti finora – tra l’altro di figure chiave nel progetto – non trasmettono purtroppo nulla di buono. Sebbene le dinamiche e le motivazioni che hanno portato le parti a prendere strade diverse restino ignote, ipotizzare una diversa visione nello sviluppo del gioco, potrebbe non essere un grande azzardo.
I timori dei fan relativi alla stato dei lavori, non sono neanche del tutto campati per aria. Al di là dei due teaser mostrati finora e dei diversi artwork pubblicati sui canali social, non si sa più niente da mesi su Dragon Age 4, tanto che non sono pochi i sostenitori della teoria “inutile annunciare i giochi con teaser di 10 secondi e anni di silenzio.”
Fonte: Kotaku
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