Questo gioco ha un’aura potentissima!
E come un fulmine a ciel sereno, durante la conferenza Microsoft si è ritagliato uno spazio un titolo che ci ha sorpreso ed esaltato in poco più di due minuti di trailer: Dragon Ball Fighter Z. “Ma come?? L’ennesimo gioco su Dragon Ball??CHE PALLE!!!” Sento benissimo le lamentele degli sprovveduti ed ingenui, con le loro osservazioni per nulla pertinenti all’argomento in questione. È verissimo che ci propinano giochi di combattimento basati sui personaggi creati da Toriyama da anni e anni, spessissimo o quasi tra loro sempre uguali a se stessi, ma questa volta è diverso, è molto diverso, per un motivo semplice quanto a dir poco determinante: è sviluppato da Arc System Work, ovvero forse il miglior team del mondo nello sviluppo di picchiaduro, e scusate se è poco.
In realtà non è la nemmeno la prima volta che gli Arc System si confrontano con il mondo di Dragon Ball. So che è molto facile fare Nostradamus a posteriori ma credetemi che per il sottoscritto, questo Dragon Ball Fighter Z era nell’aria già da parecchio tempo. Nel 2015 infatti usciva per Nintendo 3DS Dragon Ball Z: Extreme Butōden, picchiaduro 2D realizzato sempre da Arc System che si distinse per encomiabile qualità. Sembrava quasi uno spreco infatti avere un gioco di un team del genere con una licenza così solo su portatile, e ho sempre pensato che prima o poi l’idea sarebbe stata trasferita su console più dignitose per il genere. Abbiamo dovuto aspettare 3 anni ma eccoci qui con Fighter Z. Poche chiacchiere, la grafica è assolutamente incredibile e frutto di quello stesso preciso lavoro (e motore grafico) a cui dobbiamo la splendida cosmesi degli ultimi Guilty Gear. Facile infatti intravvedere come questo titolo sia un perfetto ibrido tra il titolo per 3DS, da cui prende l’idea dello scontro che coinvolge più personaggi, e quanto di più bello abbiamo visto in GG Xd: Revelator. Stesso fantastico cel shading coloratissimo e farcito di un’effettistica sui modelli dei personaggi, che rendono il lavoro fatto su Goku, Vegeta e gli altri celebri protagonisti di Dragon Ball strepitoso, e che li avvicina come non mai alle loro controparti animate.
Animazioni superlative, coadiuvate da una regia ultra frenetica e dinamica che mette in risalto espressioni e inquadrature del manga/anime con una cura che ha dell’incredibile. E un sistema di gioco che, seppur non abbiamo potuto ancora metterci le mani, è quasi garantito sia il top di gamma. I picchiaduro di Arc sono infatti famosi per essere immediati, super bilanciati e responsivi ma allo stesso tempo estremamente tecnici e profondi. Quanta di questa complessità sarà trasferita in Fighter Z non ci è dato ancora saperlo. Probabilmente il gioco non sarà così proibitivo da essere destinato solo a veri giocatori pro (come di fatto è Guilty Gear) e qualche meccanica sarà forse semplificata per rendere il gioco appetibile a tutti i fan di Dragon Ball. Per il resto abbiamo visto dinamiche presenti in GG, come il colpo in grado di spedire in aria l’avversario per poterlo seguire e continuare le nostre combo, che da GG riprende anche la stessa animazione che ci porta per un attimo alle spalle del nostro personaggio mentre compiamo lo slancio, e una barra nella zona inferiore dello schermo che si riempie ogni volta che subiamo dei colpi e che può raggiungere diversi livelli. Alcune mosse specifiche, probabilmente special skill difensive o tecnicismi del genere, consumano un livello, cosi come una “super” standard, mentre se vorremmo eseguire una super mossa definitiva, come pare essere quella di Goku che si trasforma in Super Saiyan di terzo livello scagliando una potentissima Kame Hame Ha, consumeremo la bellezza di tre barre. Abbiamo poi visto un grandissima cura nel restituire il senso di potenza tipica dell’anime, anche in un gioco dalla struttura 2D con stage piuttosto limitati in cui fare questo è decisamente più difficile. Quindi terreni e fondali distrutti dai colpi speciali, effetti cinetici schizofrenici, e panoramiche su larga scala di esplosioni gargantuesche che coinvolgono grosse porzioni del pianeta. Si è cercati di fare qualcosa di simile a quanto accadeva nella vecchia serie Budokai per PS2 ma ovviamente molto, molto, molto meglio.
Il gameplay mostrato in fiera fino ad ora non lascia intuire molte altre informazioni, quindi tantissime caratteristiche importanti non sono ancora in nostro possesso. Ad esempio, quanti personaggi avrà il gioco? Personalmente non penso si punteranno su grandi numeri per una semplice ragione: Arc System ha sempre differenziato in maniera drastica ogni combattente nei suoi picchiaduro, è molto facile quindi che forse non avremo un numero spropositato di guerrieri, ma che saranno tutti estremamente diversi tra loro nelle meccaniche e nel modo di controllarli. Anche in questo caso si supererebbe un limite che in decine di produzioni è sempre stato il tallone d’Achille dei giochi ispirati a Dragon Ball, ovvero la troppa somiglianza tra un personaggio e un altro. Il gioco uscirà su tutti i sistemi nel 2018, dobbiamo aspettare ancora un po’, ma il profumo di miglior gioco dedicato a Dragon Ball mai creato, si comincia già a sentire fortissimo nell’aria.