Universi che collidono
Buone nuove per tutti gli amanti della serie crossover che ci tiene compagnia da più di vent’anni con il fan service e le follie che l’hanno resa famosa, e che è giunta ormai alla sua quarta incarnazione (senza considerare gli ulteriori crossover con Street Fighter e gli X-Men, ad esempio). Giunge al pubblico infatti una demo incentrata esclusivamente sulla modalità storia di Marvel vs. Capcom: Infinite.
In Infinite abbiamo per la prima volta una vera fusione tra gli universi dei due rispettivi brand, non soltanto concettualmente, ma letteralmente. La storia si apre mostrandoci infatti la città di Xgard, nata dalla fusione degli universi, in particolare dell’Asgard governata dal supereroe Thor e dell’Abel City di Megaman X. Spicca da subito il tentativo da parte di Capcom di portare in scena una modalità Storia corale, con i personaggi inseriti in un contesto di guerriglia urbana che ricorda molto le atmosfere della prima pellicola degli Avengers, intenti a combattere tra i palazzi di New York.
La demo è strutturalmente molto semplice, utilizzando man mano diverse improbabili coppie di personaggi ben noti al pubblico e soprattutto agli amanti della serie (da Dante di Devil May Cry a un nuovo di zecca Rocket dei Guardiani della Galassia, passando per Arthur di Ghosts ‘n Goblins), si affronteranno battaglie contro androidi e Asgardiani corrotti dal potere del villain di questo capitolo. Ultron Sigma (fusione tra l’Ultron della Marvel e il Sigma di Megaman) è un nemico temibile entrato in possesso dello sconfinato potere delle Gemme dell’Infinito. Potere che peraltro si ripercuoterà anche nel gameplay di gioco, come vedremo.
Durante la breve durata della demo faremo anche i conti con un primo grande colpo di scena: la presenza di Thanos all’interno del titolo. Segno di come il genere dei picchiaduro stia ultimamente volgendo sempre di più verso una modalità trama curata e soprattutto dal taglio cinematografico, con cutscene e dialoghi spassosi.
Da grandi poteri…
Controller tra le mani, possiamo notare immediatamente un minor caos su schermo rispetto al suo predecessore. Il numero di personaggi utilizzabili da 3 scende a 2, diminuendo di conseguenza anche il numero di effetti; lo stile grafico più pulito rende tutto più intellegibile, anche se si riscontra qualche calo di framerate qui e lì e il design dei personaggi spesso non è propriamente allo stato dell’arte. La seconda cosa che si nota è un tentativo di rendere il titolo user-friendly, forse fin troppo. Come? Innanzitutto rallentando visibilmente la velocità del gioco, inserendo inoltre la solita mappatura dei tasti semplificata, più adatta i neofiti e qui ancora più semplice da utilizzare: premendo ripetutamente il tasto di pugno debole, ad esempio, i personaggi genereranno automaticamente una combo di pugni e calci che potrà raggiungere anche gli 8/9 colpi.
Rimane invece invariato il sistema di attacchi speciali/proiettili/prese tramite mezzaluna a seconda del colpo e del personaggio, meccanica tipica della serie. Permane anche il sistema di scambio con il proprio compagno di squadra, destinato ad un tasto apposito ed utilizzabile anche durante le combo, per concatenare sequenze tra i due personaggi. Una totale novità riguarda invece il potere delle Gemme dell’Infinito, che si affianca a quello ormai classico della barra delle Hyper combo, per dar vita a sequenze di colpi micidiali in grado di ribaltare le sorti di una partita. Il potere delle gemme cambia a seconda della gemma equipaggiata e premendo l’apposito pulsante possiamo usufruire di varie utility, da uno scatto veloce che porta il personaggio istantaneamente alle spalle dell’avversario con la gemma del Tempo, a colpi con danni maggiorati con la gemma della Realtà, fino a quella dello Spazio, in grado di intrappolare l’avversario in un cubo dimensionale, rendendo impossibile lo scambio con il compagno finché il potere è attivo. Man mano che si utilizza il potere della pietra si riempie l’apposita barra, che può essere dunque consumata per generare la cosiddetta Infinity Storm: una mossa che scatena tutto il potere della propria gemma, nella quale sarà possibile concatenare una Hyper ma senza consumarne la barra apposita, favorendo dunque l’utilizzo di queste devastanti combo.
…Derivano grandi responsabilità
La serie non ha mai tentato di essere un picchiaduro clamorosamente tecnico, come può essere un Virtua Fighter, cercando piuttosto sempre il divertimento, l’immediatezza, la spettacolarità e quel pizzico di fan service che non fa mai male.
Ma Marvel vs. Capcom, specialmente in America, ha sempre riscosso grande successo in tornei competitivi (spesso di alto livello) e l’inserimento di una meccanica come le Gemme dell’Infinito in un gameplay già facilmente abbordabile rischia di gettare il gioco in un selvaggio spam di Hyper combo, se non dovesse esserci un attento bilanciamento. Un rischio che Capcom ha deciso di correre, probabilmente per aumentare il bacino di utenza abbracciando anche chi non è solito giocare picchiaduro, ma si sente attratto dai personaggi iconici presenti nel roster di gioco, trainati dai film dei Marvel Studios in prossima uscita.
Una nota dolente riscontrabile riguarda il comparto grafico: si diceva che per certi versi la grafica è stata resa più pulita e intellegibile soprattutto nelle situazioni più concitate, attenuando il filtro cel-shading ma impoverendo lo stile grafico dei modelli e delle texture, con risultati altalenanti e soprattutto non garantendo una fluidità stabile dell’immagine, necessità importantissima considerato il genere del titolo. Ma sia chiaro, si tratta pur sempre di una demo e confidiamo che Capcom abbia già smussato questi problemi da qui all’uscita, prevista per il prossimo 19 Settembre su Ps4, Xbox One e Pc.
Non resta che attendere ulteriori notizie per parlare più approfonditamente del roster di personaggi disponibili e delle altre modalità di gioco, sistema online compreso.