Puoi navigare sotto il comando di un pirata? O non puoi?
Che Kingdom Hearts 3 sia nella top 3 dei sogni bagnati di moltissimi giocatori non è un mistero. Quello che ci ha sorpreso, semmai, è lo spazio che Square-Enix ha offerto al suo titolo, non tanto nel suo momento sul palco dell’E3 (invero abbastanza moscio), ma attraverso gli spazi di Microsoft e PlayStation, con la presentazione di un nuovo mondo ciascuno, rispettivamente Frozen e Pirati dei Caraibi (ti piace vincere facile Square?). Se il mondo di Frozen non ci ha lasciato particolarmente colpiti, è quello di Pirati dei Caraibi ad aver decisamente conquistato il nostro cuore, complice i tanti volti noti modellati per rassomigliare in modo impressionante ai vari attori coinvolti nella serie. Ad un primo colpo d’occhio i beniamini ci sono tutti, da Will Turner a Miss. Swan, passando ovviamente per l’inossidabile Barbossa, sino ad un più che ovvio Cap. Jack Sparrow. Il mix tra il realismo della modellazione dei volti, e lo stile colorato e morbido di Kingdom Hearts sarebbe suonato come un azzardo, e invece Square Enix dimostra una certa maestria artistica, per quello che è un titolo che si è, ad oggi, mostrato in forma a dir poco smagliante, almeno sotto il punto di vista tecnico. In effetti, come scrivemmo già ai tempi della recensione di 2.8 Final Chapter Prologue, il team di sviluppo si sta dimostrando particolarmente abile nell’utilizzo del’Unreal Engine 4 e specie questo terzo capitolo sembra più smaliziato che mai sotto il punto di vista meramente visivo.
Passando al gameplay, pur non avendo ancora avuto occasione di poterlo toccare con mano, ci risulta evidente l’impegno di Square-Enix nell’offrire un’esperienza veloce, e molto eterogenea, in cui – come da tradizione – i mondi di gioco saranno forieri non solo di un precise stile artistico, ma contribuiranno a diversi arricchimenti di gameplay. Ritornando al più recente filler con Aqua, anche lì il team si era dimostrato particolarmente abile nel confezionare scontri velocissimi e con ampie corse lungo il campo di battaglia, con un abuso di dash, mosse a dir poco esplosive, e svolazzamenti vari, e KH3 sembra promettere molto di più con l’aggiunta, forse ovvia, di diverse divagazioni ludiche, come livelli sottomarini o mini game a tema, come quello più o meno intravisto con il topino Remy dal film Ratatouille. Tra queste, restando in tema piratesco, ci ha sicuramente colpito la presenza di alcune battaglie navali (tra i grandi trend di questo E3 oseremmo dire), in cui Sora potrà mettersi al timone della Perla Nera tra sventagliate di cannone e abbordaggi diretti. Per quanto concerne l’arma bianca, pare proprio che KH3 si sbizzarrirà non poco nel proporre un numero a dir poco esagerato di Power Form per i vari Keyblade collezionabili, ovvero trasformazioni potentissime in cui lo stile di combattimento passa dalle classiche stoccate a colpi di chiave, alle più colorate bizzarrie. Tra quelle già note: pattini di ghiaccio, yo-yo e una lunga alabarda, a cui pare si aggiungeranno diverse nuove meccaniche relative agli sconti, come l’intrigante possibilità di afferrare e cavalcare alcuni nemici utilizzandoli per infliggere danni sul campo.
Per quanto riguarda la trama, quel che è stato possibile intuire è che tanto la squadra di Rosa quanto l’Organizzazione XIII sono a caccia di una certa Scatola Nera, il cui possesso è evidentemente di fondamentale importanza. Il resto ci è sembrato il solito indecifrabile guazzabuglio a cui la serie ci ha abituato, con in più i problemi relativi l’introduzione di una serie di personaggi non proprio ad uso e consumo di tutti. Tra ritorni in vita, cloni, versioni ringiovanite e simili, KH3 butta nel calderone ogni volto visto in tutti i precedenti spin off, molti dei quali potrebbero non essere stati sviscerati a fondo dai semplici amanti dei primi due capitoli. Ci viene da chiederci, quindi, quanto questo terzo (e forse conclusivo) episodio della trama principale possa essere “decodificabile” dai più, ma in fin dei conti è un problema che ora non val la pena porsi. Più interessante, invece, la notizia confermata da Nomura che sarà possibile controllare, nel corso del gioco, diversi personaggi principali, avallando una voce della rete che vorrebbe Riku, Kairi e Lea come personaggi giocabili!
Kingdom Hearts 3 sembra insomma promettere bene. Il titolo ha, per altro, una finestra di lancio fissata per la fine del prossimo gennaio. Data invero molto strana per un titolo di questa portata, e temiamo fortissimo possa infine slittare in quel di marzo. Come sia sia il gioco ci è sembrato decisamente in forma, e tecnicamente persino migliore del già ottimo prologo di 2.8, il che non è affatto poco. Speriamo solo che i difettucci evidenziati nel capitoletto con Aqua siano definitivamente messi da parte, che giocare a quella velocità con la telecamera di 2.8 ci suona sin da ora come un incubo peggiore che servire per l’eternità sulla nave di Davy Jones.