Nonostante alcune brillanti performance, Eddie Murphy viene raramente considerato dalla critica: ne ha parlato il regista de Il Principe cerca Figlio

Anche se le cose potrebbero cambiare quest’anno, dato che sia Sacha Baron Cohen che Maria Bakalova hanno ricevuto delle nomination per il sequel di Borat, per diverse ragioni sembra che l’Academy faccia molta fatica a prendere in considerazione i ruoli comici, ecco perché nonostante alcune importanti performance, un attore come Eddie Murphy viene raramente considerato per dei riconoscimenti.

L’attore ha infatti ricevuto una sola candidatura agli Oscar in carriera, per il musical Dreamgirls, ma lui stesso ha ammesso di non essersi impegnato così tanto nella recitazione come in alcuni dei suoi ruoli comici. Pensate ad esempio a Il Professore Matto, dove ha dovuto passare ore e ore in sala trucco e interpretare molteplici ruoli.

eddie murphy

La stessa cosa succede anche ne Il Principe cerca Moglie (e nel sequel), ma anche in questo caso non sono arrivate nomination. A parlare della situazione è stato il regista del film, Craig Brewer, in un podcast in cui era ospite:

“Mi à fastidio, e credo che nel caso di Eddie sia ancora più grave, perché credo che il problema sia che la gente creda che per lui sia facile. Sono sicuro che ci siano un sacco di cose nella vita di Eddie che sembrino facili, ma quello che la gente non vede è quello che ho visto io, cioè lui seduto sulla sedia in sala trucco a mettere su musica, entrare nella parte, provare le battute. Lo vedi quando non si mette a scherzare in giro per il set, quando c’è una pausa tr le scene e va in camerino, e lo vedi come entrare in trance lavorando, lavorando e lavorando. C’è dell’arte lì. E ho paura che la gente pensi “Oh beh, è solo Eddie che va in giro a fare il simpatico, come ha sempre fatto”, e semplicemente non è vero. Voglio dire, sì, lo fa, ma per lui non è come premere un pulsante”.

Che ne pensate delle parole del regista? Anche per voi le performance dell’attore sono state sottovalutate?

(Fonte: Cinema Blend)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.