Eddie Redmayne oggi non accetterebbe di recitare in The Danish Girl: “Ci vuole maggior parità nel settore”
Nel corso di una recente intervista con il Times, Eddie Redmayne è tornato a parlare di The Danish Girl e a ergersi in difesa dei diritti delle comunità transgender e LGBT.
Secondo quanto dichiarato dal giovane attore, che nel film vestiva i panni della protagonista, la pittrice Lili Elbe, oggi non rifarebbe “l’errore” di accettare la parte. Ovviamente, si tratterebbe di un rifiuto alimentato dalla necessità di includere più attori e attrici transessuali nelle varie produzioni hollywoodiane.
Se nella sceneggiatura di un qualsiasi progetto – televisivo o cinematografico che sia – è presente un personaggio transessuale, sarebbe quantomai giusto che fosse un attrice o attore transessuale a interpretarlo. Purtroppo, è un discorso molto grande e ancora troppo poco affrontato, soprattutto dai “piani alti” dell’industria cinematografica.
Questo è, fondamentalmente, ciò che traspare dalle parole di Redmayne che, parlando del film, ha dichiarato:
“No, oggi non lo rifarei. Ho fatto quel film con le migliori intenzioni, ma penso che sia stato un errore. Il più grande problema dei casting è che molte persone non hanno ancora una sedia a quel tavolo. Deve esserci più parità, altrimenti continueremo ad avere questo genere di discussioni.”
Eddie Redmayne vs J.K. Rowling
Come ricorderanno i fan dell’attore inglese e di Harry Potter, non è la prima volta che il Newt Scamander del grande schermo, si erge in difesa dei diritti della comunità LGBT e, in particolare, di quella transgender.
Se spostiamo indietro gli orologi – e i calendari – e torniamo agli inizi di Giugno 2020, troviamo la polemica scoppiata in seguito ad alcune, decisamente controverse, dichiarazioni rilasciare dall’autrice di Harry Potter, J.K.K. Rowling. La scrittrice, conosciuta dal grande pubblico anche per le sue idee altamente femministe, scrisse alcune frasi che portarono la community a bollarla come TERF.
Tale termine – acronimo di Trans-Exclusionary Radical Feminist – sta a indicare quella parte di femministe secondo la quale, i diritti per i quali si battono, riguardano solo ed esclusivamente le donne biologiche.
“Se il sesso non fosse una realtà, non esisterebbe l’attrazione tra persone dello stesso sesso. Se il sesso non fosse reale, la stessa realtà delle donne di tutto il mondo sarebbe cancellata. Conosco e amo persone transgender, ma cancellare il concetto di sesso elimina la possibilità data a molti di discutere significativamente delle proprie vite. Non è odio dire la verità.
L’idea di che donne come me, che hanno mostrato per decenni empatia nei confronti delle persone trans, provando affinità perché sono vulnerabili esattamente come le donne – ad esempio, nella violenza perpetrata dagli uomini – provino odio nei confronti delle persone trans, semplicemente perché pensano che il sesso sia una cosa reale e abbia delle conseguenze nella vita, è completamente senza senso.
Rispetto il diritto di tutte le persone trans di vivere nel modo che ritengono più autentico e confortevole. Marcerei con voi se foste discriminati per il semplice fatto di essere trans. Al tempo stesso, la mia vita è stata definita dall’essere donna. Non penso che dirlo significhi odiare qualcuno.”
Sulla questione si espressero diversi attori molto vicini alla scrittrice, come Daniel Redcliffe – l’Harry Potter del grande schermo – o, appunto, Eddie Redmayne.
“Non sono d’accordo su quanto dichiarato da Jo[anne Rowling n.d.r.]” disse l’attore all’epoca dei fatti. “Le donne trans sono donne, così come gli uomini trans sono trans e le identità non-binarie restano valide. Non vorrei mai parlare per conto di una comunità della quale non faccio parte, ma so che dei miei cari amici e colleghi transgender sono stanchi di questo continuare a interrogarsi sulle loro identità, discorsi che troppo spesso sfociano nella violenza e negli abusi. Vogliono semplicemente vivere le loro vite pacificamente, ed è il momento di lasciare che possano farlo.”
Nonostante i progressi fatti finora, la strada per l’inclusività in tutti i settori di coloro che appartengono alle comunità LGBTQIA+ sembrerebbe essere ancora molto lunga.
Fonte: WGTC