Abbiamo visto per voi il pilot di Halt and Catch Fire
Quante serie televisive vengono prodotte ogni anno? Dieci? Cento? Mille? Siamo troppo pigri per controllare su Google ciò che invece sappiamo è che sono tante. Soprattutto durante il periodo invernale veniamo letteralmente invasi da nuovi serial. Il che è un bene ma lo sapete, a volte il troppo storpia e rimaniamo lì, davanti allo schermo, a selezionare diecimila titoli senza sapere da quale iniziare. Stay Nerd vi viene incontro, nella nostra rubrica “Episodio Pilota” ci prendiamo la briga di visionare per voi tutti i primi episodi in uscita. Grazie al nostro parere “autorevole ma anche no” saprete subito quale serie seguire e quali no.
Halt and Catch Fire è Mad Man coi Nerd
Ogni volta che in uno show televisivo si dicono castronate sui computer, un nerd dall’altro lato dello schermo inveisce stupidamente contro i produttori, sceneggiatori e cast dello stesso show. È un po’ così che ci immaginiamo il pubblico di Halt and Catch Fire. Non che questa serie Tv sia ricca di stronzate, è solo che il luogo comune ci è sembrato calzante. Se non fosse chiaro questo telefilm parla di computer, o meglio dello sviluppo ingegneristico dietro la creazione di un pc. Una sorta di Mad Man con i nerd con una spolverata de “I pirati della Silicon Valley”. Insomma roba nerd ma non troppo.
Come ogni pilot che si rispetti l’episodio serve a mostrare un po’ le dinamiche ed i personaggi. La serie si apre col botto, con uno dei più alti momenti “What The Fuck?” della storia della cinematografia: un’auto di lusso sfreccia su una non precisata strada ed investe un armadillo. Sul serio. Sul perché di questa scena, anche dopo aver visto gli episodi successivi, non abbiamo la benché minima idea. Si continua con il primo personaggio Joe MacMillan, interpretato da Lee Pace, famoso per aver fatto parecchie comparsate in film tripla A. Il buon Joe, che d’ora in poi chiameremo Quello Figo, è ospite di una lezione universitaria dove, in maniera decisamente cool (del resto è lui Quello Figo) fa una scrematura velocissima degli studenti presenti, facendoci capire che quasi i presenti in aula sono dei deficienti di prima categoria. Da questa breve e coolissima interview esce fuori Cameron Howe, una tipa tosta, dal look trasandato e decisamente poco femminile. I due beh, dopo qualche scena scopacchiano, giusto per rendere le cose più interessanti.
Cambio scena: Halt and Catch Fire ci presenta il primo nerd, tale Gordon Clark. Sia chiaro per nerd non intendiamo lo stereotipo sfigato da film americano, ma essendo la serie ambientata negli ’80, il nerd è riproposto come un semplice esperto di tecnologia; in poche parole niente collezioni infinite di videogames e feticci di Star Wars. Gordon Clark è dipendente ultra annoiato dalla Cardiff Eletric, società minore di produzione e vendita software.
Le cose si stravolgono quando Quello Figo, in maniera sempre cool, si fa assumere alla Cardiff; segue Gordon un po’ dappertutto e lo costringe/invoglia a fare un lavoro di retro ingegneria su uno degli ultimi pc IMB, allo scopo di decifrarne il BIOS per prendere ispirazione per la creazione di un nuovo potentissimo PC. Le cose si mettono male praticamente subito perché l’IBM viene immediatamente a sapere di questo lavoro di retroingegneria e, di conseguenza, denuncia la Cardif Eletric. In poco meno di mezz’ora di show, la società è già sul lastrico grazie a Quello Figo e il Nerd. Non aggiungiamo altro per non rovinarvi la sorpresa
[icons icon=”icon-thumbs-up” color=”#81d742″ size=”60″] Cosa ci è piaciuto?
Personaggi, storia, ambientazione… ci è piaciuto un po’ tutto a dire il vero. Questo pilot è proprio ciò che un primo episodio fatto bene dovrebbe essere. Ha la capacità di colpire subito il telespettatore, ha la capacità di dare il giusto peso ai personaggi e di introdurli quel tanto che basta per farli entrare nel nostro immaginario. Per ora Halt and Catch Fire è promosso.
[icons icon=”icon-thumbs-down” color=”#dd3333″ size=”60″] Cosa non ci è piaciuto?
Nonostante il primo episodio sia stato convincente, non possiamo esimerci da esporre qualche dubbio. Prima di tutto, ci chiediamo come una serie con un argomento così particolare possa tirare a lungo senza stancare. È difficile non essere ripetitivi quando si mette in scena un prodotto del genere, ci auguriamo comunque che la progressione della trama e dei personaggi sappia in qualche modo giustificare una tematica di per sé interessante ma che col tempo può perdere smalto.
[icons icon=”icon-play” color=”#81d742″ size=”60″] Continueremo a vederlo? Sì.
Continueremo sicuramente a vedere Halt and Catch Fire, la curiosità e le aspettative dopo il pilot sono tante. Al di là di tutto siamo felici per la messa in onda di un programma del genere. Vogliamo che la serie continui e sia ben sviluppata, senza far calare l’attenzione da parte dei telespettatori. È sicuramente consigliata – per non dire obbligatoria – a tutti gli amanti dell’hardware pc che si sono sempre chiesti cosa avviene dietro la creazione di una macchina.