Ho letto che venite chi dalla Bossanova, chi dal Metal. Come vi siete incontrati?
Claudia: Avere di base delle conoscenze artistiche in ambito diverso ci ha portato a trovare un filo conduttore. La bellezza dell’arte è che come la mischi riesci a trovare l’incastro perfetto. E volendo le sigle anche se per anni sono state un po’ sottovalutate racchiudono questo, in realtà. Poi magari ci ritrovi qualcosa che hai già sentito da musicisti affermati, ad esempio nell’ambito del jazz. Per dire, abbiamo apportato una novità per lo spettacolo di ieri…
Francesco: Sì, abbiamo presentato “Io ballerò” accostata a “Birdland” dei Weathern Report; il brano in origine della Cuccarini è già ispirato a quello, e noi abbiamo voluto sottolinearlo ancora di più montando i due brani all’interno di un unico pezzo.
Claudia: Noi puntiamo a far capire al nostro pubblico quanto impegno ci sia da parte di chi vive di questo, delle sigle e dell’arte.
Avete punti di riferimento in campo musicale?
Francesco: Sono vari. Ciascuno di noi viene da una scuola diversa, e mettere insieme punti di vista differenti ci da’ la possibilità di arrivare a portare tutto sul palco. Io do la mia, Danilo che è più metallaro mette la sua.
Claudia: Io e Alba che siamo più del mondo del musical, siamo performer di mestiere, abbiamo convogliato le nostre conoscenze. Valerio da batterista turnista che frequenta il conservatorio ha più influenze.
Francesco: Sì, si ha come dicevi tu la possibilità di partire dalla bossanova al metal. Connubi particolari ma d’effetto.
Di voi mi piace molto il nome: Telericordi. Faccio sempre un parallelismo tra le sigle tv e le canzoni di natale, perché piacciono a tutti e ti fanno tornare bambino.
Lui: cerchiamo di spaziare nel repertorio delle tv italiana e non dagli anni ‘60 ai primi 2000. Telericordi inizialmente ci sembrava un po’ banale, ma poi ci siamo accorti che dava l’idea di quello che il gruppo portava sul palco. Andare a stuzzicare la fantasia dell’ascoltatore magari sentendo una sigla che sembrava dimenticata, e a quel punto la domande è : te la ricordi?
Avete uno o più brani a cui siete più legati?
Claudia: sicuramente i colleghi saranno d’accordo con me. Il medley che abbiamo realizzato su Batman. In quello facciamo un richiamo sia al film di Tim Burton, sia alla vecchia serie tv anni ‘60 e Cristina. C’è un’esplosione di coinvolgimento emotivo, a volte succede una magia sul palco e anche in sala prove, devo dire. Quel pezzo è un vulcano. E ‘ il pezzo che ci accomuna.
Francesco: ci sono quelle alchimie che succedono quasi per caso. Come per “celebration.” il nostro omaggio a Stanlio e Olio e Albetro Sordi, dove andiamo a riprendere temi dei loro film riadattati in chiave anni ‘70 con Celebration. E’ nata sul momento perché dovevamo presentarci al contest di Lucca Comics, e uno dei requisiti era portare qualcosa di originale che rispecchiasse la natura del gruppo.
Progetti futuri?
Claudia: tantissimi. Noi vogliamo sempre rinnovarci, trovare nuove idee. Stiamo lavorando a qualcosa, ma è tutto in corso d’opera. Comunicheremo tutto prontamente sul nostro sito e sulla pagina Facebook.
C’è in ballo un progetto abbastanza sostanzioso, corposo. Speriamo di aver lasciato intanto un bellissimo ricordo ieri sera. Vogliamo sviluppare ancora di più quelle che sono le nostre particolarità. Far si che la gente si ricordi di noi perché li abbiamo stimolati, abbiamo stimolato mente e ricordi ma in maniera diversa dal solito.