Intanto grazie per essere qui insieme a noi di Stay Nerd. Partiamo subito con Demone Dentro, la tua prima graphic novel. Cosa rappresenta per te Demone Dentro?

Rappresenta una necessità, sentivo il bisogno di raccontare qualcosa, avevo tante sensazioni e immagini che volevo rappresentare. Questa storia e questi personaggi mi hanno aiutato a realizzare e descrivere quella storia che avevo in mente.

Siccome il volume ha un finale aperto… ci sarà un seguito?

In realtà non l’ho previsto e non vorrei un seguito. Come avete detto anche nella recensione, il finale aperto in quel modo è stato ovviamente voluto; essendo il primo libro di sicuro c’erano cose che avrei potuto fare meglio e diversamente ma per rispondere direttamente alla domanda no, non c’è un’idea di seguito.

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Se non sbaglio lavori anche come colorista internazionale?

Ho colorato delle copertine per G.I. Joe e Tartarughe Ninja

Che differenze ci sono tra lavorare solo come colorista e fumettista a tutto tondo?

Il lavoro di colorista mi piace molto, altrimenti non lo farei. La differenza essenziale è che come colorista lavori su un disegno fatto da qualcun altro… ma anche lì ci metti del tuo. Perché il bravo colorista è quello che riesce a trasmettere atmosfere e sensazioni, tirando fuori il meglio del disegno. Dal mio punto di vista ovviamente apprezzo di più fare un’opera completa di mia mano. Le differenze alla fine sono queste, da una parte è un lavoro in cui c’è un disegno, una commissione e tu devi colorarlo al meglio e devi trasmettere questo, mentre quando fai la tua opera è una questione di espressione: me lo scrivo io, me lo disegno io, la differenza sostanziale è questa.

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Lavori anche come color artist per una casa discografica. Che musica ascolti?

Mi piace la musica in genere, suono musicista anch’io: suono la batteria, suono la chitarra. Diciamo che ho comunque dei genere che prediligo, dal funky al rag, Tom Waits sta sicuro in cima la classifica. Red Hot, Frusciante…

Pensi che la musica metta in moto la macchina creativa? Intervistando vari autori ho scoperto che per molti di loro la musica giocava un ruolo importante durante la realizzazione creativa di un’opera.

Almeno personalmente è indispensabile. Non riesco a lavorare senza musica. Ovviamente ogni musica ha il suo stato d’animo e tira fuori qualcosa di diversa.

Da dove nasce il tuo tratto che potremmo definire un po’ cupo e malinconico?

Tra i miei mostri sacri c’è sicuramente Paco Roca, David Mazzucchelli che hanno questo tratto semplice e sereno. Lo stesso vale per Mignola ma paradossalmente anche Pazienza… anche se da lui ho preso altro. Ci sono due fazioni grandi con tratti molto semplici ed essenziali, ma che danno sensazioni diverse. Se guardi Roca o Mazzucchelli anche se raccontano storie cupe e tristi, c’è sempre un tratto molto sereno. Invece se pensi ad un Mignola c’è molto nero, molta oscurità.

Su cosa ti piacerebbe lavorare in futuro? Azzardiamo… supereroi?

Ti dirò no. Anche se in realtà ho sempre voluto lavorare come copertinista per i fumetti americani. Batman principalmente. Diciamo che la mia idea è di continuare a fare graphic novel e copertine per i dischi.

Progetti futuri?

Sto già pensando ad un secondo libro, anche se è tutto in fase di lavorazione. Punto almeno nel 2017 di fare uscire un’altra graphic novel.

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Consigli per altri giovani fumettisti?

Io sono dell’idea che nella musica, nel cinema, nel fumetto… se hai da dire qualcosa l’importante è creare. In questo campo, come in tanti altri, è sicuramente difficile. Però è sempre giusto tentare, se hai una passione bisogna tentare. Poi stiamo vivendo in questo periodo storico la possibilità di dare a tanti giovani la capacità di emergere.

Riferendoti a quanto sopra, per i fumettisti emergenti si sta creando una sorta di canale preferenziale che è l’internet, perché avendo meno filtri il fumettista incontra direttamente quello che è il consumatore finale. Pensi che possa aiutare la diffusione del fumetto?

Sì aiuta molto, nonostante l’età io mi sento vecchio, ho difficoltà ad usare i social network. Ho avuto persone vicino a me che mi hanno aiutato ad utilizzare al meglio i social network. Effettivamente funziona! Funziona sia come forma di pubblicità gratuita, ma anche da un punto di vista creativo, si crea una vera e propria vetrina si crea un vero e proprio portfolio, soprattutto se sei emergente.

Non ti rubo altro tempo e ti ringrazio.

Grazie a voi!