In alternativa ai soliti classici, per i principianti ci sono anche validissimi titoli di fantascienza contemporanea da consigliare
E così vuoi leggere fantascienza: sei ancora un principiante della narrativa contemporanea ma ti sei informato sui libri migliori con cui partire. Hai trovato i soliti nomi: Asimov, Clarke, Heinlein, Vance, Bradbury. E i soliti titoli: Fondazione, Odissea nello spazio, Tschai, Fahrenheit 451. Inizi a cercarli e ti accorgi che sono tutti antecedenti al 1980, qualcuno risale addirittura agli anni ’40. E ti chiedi se sia possibile che per un genere che dovrebbe essere proiettato verso il futuro, i testi fondamentali siano tutti così vecchi.
La sorprendente risposta è: no. Ci sono ottimi libri di fantascienza contemporanea perfetti per i principianti. I classici sono senza dubbio importanti, e leggere Ubik o I reietti dell’altro pianeta rimane sempre consigliato. Ma anche rinfrescare il bacino dei titoli da cui partire può essere utile, soprattutto per avvicinare i nuovi lettori con un tipo di narrativa più moderna e temi aggiornati agli sviluppi storici, scientifici e sociali degli ultimi ottant’anni.
Ecco quindi un’utile lista di autori e titoli alternativi a quelli che in genere vengono consigliati ai neofiti del genere.
La trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson
Isaac Asimov non si tocca, per carità. I suoi racconti sulla Fondazione sono il classico dei classici e disegnano un affresco corale complesso della storia della Galassia… ma il primo risale al 1942. E diciamocelo, non hanno certo la loro forza nei personaggi, che sono per lo più usa e getta per ogni singolo racconto. I principianti che cercano nella fantascienza contemporanea un’epopea simile a quella delle Fondazioni la possono trovare nella trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson: Il rosso di Marte, Il verde di Marte e Il blu di Marte. In questa saga, uno degli autori contemporanei più attenti alle conseguenze delle innovazioni tecnologiche sulla società racconta la colonizzazione del Pianeta Rosso e l’instaurazione di una nuova società, in una storia corale dove numerosi personaggi offrono prospettive diverse concedendo così spunti su tecnologia, economia, ecologia, sociologia, politica.
Anathem di Neal Stephenson
Sir Arthur Charles Clarke è probabilmente uno dei più scrupolosi tecnologi della storia della fantascienza. La maggior parte delle sue storie si basa su una precisa idea di possibile sviluppo tecnico-scientifico, proiettata con estrema rigorosità al mondo attuale. Non sono molti gli autori che oggi operano la stessa cura nell’analizzare le loro speculazioni, ma uno di questi è sicuramente Neal Stephenson. Fin da quando in Snow Crash ha praticamente inventato la realtà virtuale, Stephenson ha continuato a scrivere storie radicate nella plausibilità scientifica, senza il timore di coinvolgere il lettore in lunghi ma efficacissimi infodump. In Anathem la speculazione è così profonda che arriva a toccare la scienza nel suo complesso, diventando quasi filosofica. Un altro straordinario esercizio è quello compiuto in Seveneves, in cui viene immaginato come l’umanità può sopravvivere alla distruzione della Luna, il libro purtroppo non è ancora arrivato in Italia.
Il problema dei tre corpi di Liu Cixin
Avete presente Dune di Frank Herbert? La grande epica di un popolo che cerca la sua strada, le avventure di leader costretti in un destino più grande di loro, secoli di storia che si susseguono fino al raggiungimento della visione iniziale. Tutto questo lo si trova anche nella trilogia del maestro cinese della fantascienza Liu Cixin, che inizia con Il problema dei tre corpi e prosegue nei due sequel. Come Frank Herbert, anche Liu Cixin si prende il tempo di lunghe riflessioni e approfondimenti sugli argomenti che emergono nella trama, così che i suoi libri diventano al tempo stesso dei trattati di storia. Sicuramente non sono testi facili per i principianti della fantascienza contemporanea o storica, ma d’altra parte nemmeno Dune lo è.
Storie della tua vita di Ted Chiang
Le opere più note di Philip K. Dick sono alcuni suoi romanzi che hanno ispirato grandi film, ma in molti casi la potenza delle sue idee si esprime al meglio nei racconti, che sono un concentrato di visionarietà che trova pochi rivali in qualunque genere di narrativa. Spesso le sue storie partono da un’idea piuttosto semplice ma ne sviluppano a fondo le conseguenze sulla natura umana e la struttura stessa della realtà. Qualcosa di molto simile avviene nei racconti di Ted Chiang, autore diventato di culto dopo l’uscita del film Arrival di Jacques Villeneuve adattato sul suo racconto Storia della tua vita. Nella raccolta omonima e nella più recente Respiro, i racconti di Chiang sono straordinari nella loro capacità di rivoltare la realtà in faccia al lettore, mostrargli un mondo che non avrebbe mai immaginato, e che al tempo stesso trasmettono messaggi di portata universale.
The Expanse di James S.A. Corey
Ma non ci dobbiamo dimenticare che la fantascienza è anche un setting perfetto per storie di avventura e intrigo. Dal planetary romance di Edgar Rice Burroughs e Jack Vance, fino ai mostri e i mutanti di Alfred Elton Van Vogt, per molti il gusto della fantascienza sta nell’adrenalina, nell’azione, nella suspense e nei plot twist. Questa descrizione si applica perfettamente ai romanzi di James S.A. Corey, il duo di autori che ha dato vita alla serie The Expanse, arrivata oggi all’ottavo romanzo, e dalla quale è stata tratta poi anche l’omonima serie tv. Questo a dimostrare che anche nella fantascienza contemporanea principianti ed esperti possono trovare intrattenimento puro.
Laguna di Nnedi Okorafor
Niente di più confortante di un’invasione aliena fatta bene. Herbert George Wells ci ha insegnato molto presto cosa vuol dire temere per la sopravvivenza dell’umanità, e molti in seguito hanno fatto lo stesso, dai Trifidi agli Ultracorpi. Ma anche le invasioni non sono più quelle di una volta, e non sempre avvengono in New Jersey o nelle campagne inglesi. Nnedi Okorafor, autrice di spicco della corrente dell’afrofuturismo, propone infatti nel suo romanzo Laguna l’arrivo di un alieno a Lagos, in Nigeria, ed esplora gli sconvolgimenti che questo provoca sulla città e soprattutto sulle persone che incontra. Un approccio molto diverso e sorprendente a uno dei temi più abusati nella fantascienza.
Little Brother di Cory Doctorow
Anche la distopia è uno dei filoni più classici, che negli ultimi anni sta ottenendo anche un successo maggiore del solito. Leggere oggi 1984 di George Orwell o Il mondo nuovo di Aldous Huxley è ancora importante, ma lo è altrettanto disporre di un esempio aggiornato di come l’avanzamento tecnologico può facilitare l’instaurarsi di un qualche tipo di regime. Cory Doctorow fa proprio questo in Little Brother (o X nella sua prima edizione italiana), raccontando la storia di un gruppo di ragazzi sottoposti a un controllo sempre più stretto da parte delle autorità. Il modo in cui riescono a opporsi può essere un vero e proprio manuale di sopravvivenza alla dittatura tecnocratica.
La consistenza delle idee di Clelia Farris
Ursula K. Le Guin è una delle autrici più importanti della cosiddetta fantascienza sociologica, e nei suoi romanzi e racconti ha affrontato temi profondi come identità sessuale, socialismo e femminismo. La complessità dei suoi mondi e la ricchezza del suo linguaggio sono parti fondamentali delle sue storie, dove spesso ciò che non viene detto esplicitamente ha un’importanza ancora maggiore degli eventi narrati. In Italia abbiamo un’autrice che per abilità narrativa e impatto dei temi trattati si può considerare paragonabile a Le Guin: Clelia Farris. Il suo lavoro più recente è la raccolta La consistenza delle idee, ma anche romanzi precedenti come Nessun uomo è mio fratello e Rupes Recta sono eccezionali, anche se purtroppo non di facile reperibilità.
Embassytown di China Miéville
Se parliamo di autori dalla scrittura non facile ma evocativa, capaci di affrontare argomenti complessi, in storie che non fanno niente per mettere il lettore a suo agio ma che proprio per questo risuonano di più, allora Stanislaw Lem viene subito in mente. Il grandissimo autore polacco di Solaris, Cyberiade, Il congresso di futurologia e La voce del padrone non ha mai fatto niente per rendere la sua scrittura più accessibile, ma i lettori che sono riusciti ad assecondarlo sono stati ampiamente premiati. Oggi possiamo considerare China Miéville come un autore dal profilo simile: molti dei suoi romanzi si basano su concetti complessi e sono espressi in modo non lineare, richiedono pertanto grande attenzione e impegno per essere compresi. Un esempio su tutti è Embassytown, romanzo basato sul contatto alieno, la memoria e il linguaggio, ma anche L’uomo del censimento è un ottimo esempio del suo stile.
Space Opera di Catherynne M. Valente
Per finire può essere utile anche qualcosa di più leggero e divertente. Qualcuno ha detto Guida Galattica per Autostoppisti? Ecco, qualcosa di simile alla trilogia in cinque parti di Douglas Adams. Un recentissimo candidato erede di questo cult è Space Opera di Catherynne M. Valente, una storia in cui la Terra insieme ad altri pianeti della Galassia è coinvolta in un talent show, qualcosa tipo Milky Way’s Got Talent. Solo che se va male il pianeta verrà distrutto. Umorismo sottile e abbondanti citazioni nerd promettono ore di sano e intelligente svago.