Joy-Con rubati all’agricoltura
Dopo anni in cui il genere simulativo sembrava essere diventato una commedia grottesca a causa del successo tuttora inspiegabile di titoli come Goat Simulator, l’industria videoludica ha saputo rispondere riportando in alto lo stendardo e, tra le tante buone idee, vi è anche Farming Simulator.
La serie creata da Focus Interactive può vantare infatti un lavoro eccellente che ha reso il più veritiera possibile la vita di un contadino moderno, e adesso anche Nintendo Switch è pronta ad accogliere una versione ad hoc di Farming Simluator.
Come già accennato, il gioco permette a chiunque di vivere l’esperienza di un agricoltore moderno, cercando di espandere la propria umile ditta e trasformandola in un gigante del settore primario. Il titolo viene incontro ai giocatori con un esteso tutorial, che insegnerà anche a chi non sa distinguere un aratro da una mietitrebbia le basi della coltivazione e le varie fasi di crescita, manutenzione e raccolta, ma anche le tecniche di allevamento degli animali e la silvicoltura, ovvero come diventare boscaioli seduti sul divano e non solo.
Il gioco per il resto si basa esclusivamente sulla carriera, che potrà essere svolta nelle grandi campagne statunitensi dell’immaginaria Goldcrest Valley o nella rurale zona est europea di Sosnovka, quest’ultima meta consigliata ai novizi, visti i pochi macchinari di partenza che permetteranno di cominciare a ritmi più lenti. I mezzi a disposizione dei provetti contadini virtuali sono infatti un numero spropositato, oltre 250 suddivisi in decine e decine di marche differenti ed altrettanti utilizzi, che possono essere modificati per delle esigenze particolari ed infine acquistabili o noleggiabili, fattore quest’ultimo molto importante quando le nostre finanze iniziano a scarseggiare.
L’esperienza di Farming Simulator si concentra soprattutto nell’offrire al giocatore un titolo rilassante e piacevole: siamo ben lontani dal gameplay talvolta ansiogeno che si può vivere in altre tipologie di simulazioni e, visto anche il contesto, giocare sarà un’attività che terrà il nostro cervello a giri bassi, attivi sì ma senza pressioni. Va specificato che i settaggi permettono numerose variazioni, tra velocizzazioni del tempo ed un selettore della difficoltà che influenzerà la gestione finanziaria e la vita delle colture, che andrà calcolata con maggiore attenzione. Vi è anche un sottomenu dedicato che lascia piena libertà di personalizzazione, ma sfidiamo chiunque ad inalberarsi al pari di una partita online competitiva.
La vita di un contadino è comunque scandita da numerose operazioni da fare in un determinato ordine e in una certa durata e, nonostante questo schema potrebbe imbrigliare il giocatore, le attività possibili sono numerose e la noia non sarà mai un nemico, a patto di dotarsi di un minimo di pazienza, visto che parliamo di una simulazione realistica.
Volendo trovare un difetto, sicuramente manca una certa immediatezza, le cui cause sono legate al completo realismo che costringe di fatto l’utente a perdere un po’ di tempo per padroneggiare tutti i veicoli e le tante possibilità del gioco, ma anche a menù che non sono sempre chiari a prima vista, pur se il titolo dimostra un certo impegno nell’essere accessibile a chiunque, con tanto di guide dettagliate che però richiederanno di essere studiate attentamente.
Passiamo adesso ad analizzare nello specifico il lavoro di conversione su Switch che, se dovessimo definirlo con una parola, sarebbe lodevole: con i dovuti rimaneggiamenti, il titolo è stato convertito con una buona fedeltà, anche se è evidente che si sia dovuti scendere a compromessi con l’hardware della macchina Nintendo. Gli ambienti di gioco sono vittime del popup sulla lunga distanza e mostrano un livello di dettaglio molto basso, in particolar modo alcune strutture che, analizzate da vicino, evidenziano vistose scalettature e texture impastate che potrebbero ricordare i bei tempi dell’era PS2. D’altro canto, i veicoli di gioco e gli animali sono realizzati con dovizia di particolari e presentano numerosi dettagli ed una risoluzione decisamente maggiore rispetto al resto. Il tutto appare come l’unica possibilità per il team di sviluppo, soprattutto se consideriamo il tempo che passeremo sui veicoli, ed in generale dobbiamo ammettere che la resa è buona e i vari difetti grafici vengono appianati da una fluidità di gioco costante, sia in modalità TV che portatile, che permette comunque di giocare in modo più che dignitoso.
Il comparto audio è trasposto invece alla perfezione, tra suoni dei motori credibili e anche la radio, che offre ben quattro generi musicali che ci alleggeriranno il carico di lavoro quotidiano, nonostante la selezione un po’ banale.
Verdetto:
Farming Simulator: Nintendo Switch Edition è una riproposizione abbastanza accurata del simulatore agricolo più famoso al mondo. Dopo gli inevitabili sacrifici fatti per portare il gioco su un hardware poco potente, il risultato finale è godibile e non deluderà i fattori desiderosi di mettersi alla prova anche qui.