“Father and Son”, il videogame prodotto dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), da oggi è disponibile gratuitamente per iOS e Android anche in cinese, russo, francese, spagnolo e portoghese, dopo il successo ottenuto al primo rilascio (in italiano e inglese) da aprile 2017 con oltre un milione e duecentomila download nel mondo. Previsto il rilascio del secondo episodio nella primavera del 2018. I contenuti del videogame sono sviluppati dall’Associazione Tuo Museo e concordati con il direttore del MANN Paolo Giulierini da un’idea del Prof. Ludovico Solima. Game designer è Fabio Viola. In corso di realizzazione anche una versione del gioco in lingua napoletana con il coinvolgimento di alunni delle scuole dei quartieri Sanità e Forcella. È allo studio anche una trasposizione teatrale del primo episodio di Father and Son, con un passaggio dal virtuale al reale della storia proposta dal gioco.
Scelto da Apple come prodotto ‘vetrina‘ principale, il gioco (senza contenuti addizionali a pagamento e senza rimandi pubblicitari) è stato fin ora scaricato principalmente in India con il 17,9% dei download, l’8,8% negli Stati Uniti, il 7,25% in Italia e il 6,2% in Indonesia, con un rating elevatissimo di 4,6/5 su entrambi gli store, per quasi 1 milione di ore complessive giocate. In 12mila hanno effettuato check-in presso il museo, per lo sblocco di contenuti addizionali. Oltre 13.000 sono le recensioni su Google Play e oltre 320.000 le visualizzazioni dei Trailer ufficiali su YouTube.
“Lo strumento videogame – spiega Paolo Giulierini – è chiaramente una nuova espressione della valorizzazione in chiave culturale e turistica delle straordinarie collezioni del Mann e degli aspetti storico artistici di Napoli. Per questo motivo è sostenuto sia dalla Direzione Generale Musei che dalla Direzione Generale Turismo del Mibact e sarà il nuovo contenuto aggiuntivo di tutte le mostre internazionali che il museo organizzerà nel 2018, nell’ambito dell’operazione il Mann nel Mondo”.
In “Father and Son” (game in 2D a scorrimento laterale) il giocatore è Michael, un giovane che si reca a Napoli dopo aver ricevuto una lettera da suo padre, che era stato un archeologo. Le indicazioni contenute nella lettera lo porteranno al Museo Archeologico Nazionale. Durante l’esperienza, il protagonista attraversa diverse epoche storiche: dall’antica Roma, all’Egitto, passando per l’età borbonica fino alla Napoli di oggi.
Esplorando le strade della città partenopea e le sale del museo, il giocatore incontra dieci diversi personaggi e si imbatte in storie che attraversano le epoche, ma che presentano costanti riferimenti alla vita attuale. Il gioco si snoda attraverso diversi livelli temporali: ad esempio, si verrà catapultati nel 79 d.C. a Pompei nelle ventiquattro ore che precedettero la devastante eruzione del Vesuvio, per poi ritornare nel 2017 presso le rovine della città romana, nella veste di turista che scatta una foto, proprio sul luogo delle ultime ore di vita di una famiglia incontrata in precedenza. Tra le particolarità del videogioco va anche ricordata la presenza di una colonna sonora originale, che varia in relazione alle epoche nelle quali il giocatore si trova ed agli stati d’animo del protagonista. A questo si aggiunge il fatto che “Father and Son” utilizza grafiche dipinte a mano: tanto gli ambienti del museo che i contesti esterni (tre chilometri di strade di Napoli sono state ricostruire virtualmente) sono firmate dall’artista inglese Sean Wenham.