Le opere e la carriera di Federico Bertolucci, tra Italia e Francia
Un tratto inconfondibile, che ci porta immediatamente con la mente verso letture fantastiche. Federico Bertolucci, disegnatore per Disney Italia e per il mercato francese, sarà premiato con il Romics d’oro durante la XXVI edizione della manifestazione romana.Lo stile elegante con cui Bertolucci immortala le sue figure l’ha reso presto un autore versatile, molto apprezzato sia per le testate mainstream – su tutte, Topolino – sia per i prodotti più di nicchia, come la serie di Love, realizzata con lo sceneggiatore francese Brrémaud.
W.I.T.C.H., Monster Allergy e Topolino: le opere di Bertolucci per Disney Italia
Il percorso professionale di Federico Bertolucci è quello di un artista puro, che si forma all’Accademia di belle arti e poi sceglie di specializzarsi nella realizzazione di fumetti. In particolare, Bertolucci ha frequentato l’Accademia di Carrara e l’Accademia Disney di Milano, la scuola di fumetto fondata da Giovan Battista Carpi come fucina di talenti da impiegare nella Walt Disney Company.
Tra le testate a cui Federico Bertolucci ha prestato la sua arte abbiamo W.I.T.C.H.,lanciata da Disney Italia nel 2001 grazie a un’idea di Elisabetta Gnone. Per la saga delle cinque Guardiane, Bertolucci ha disegnato diversi numeri e copertine e anche l’album di figurine dedicato al franchise. I profili affilati delle protagoniste di questa rivista per ragazze, che ha spopolato soprattutto nei suoi primi anni di vita, sono stati valorizzati pienamente dallo stile di questo disegnatore, che ha poi replicato alcuni elementi nei suoi lavori successivi.
Un altro popolare fumetto Disney su cui ha lavorato Bertolucci è Monster Allergy – per cui ha realizzato due copertine, una storia breve e alcune illustrazioni interne. La serie, nata questa volta dall’immaginazione di Katja Centomo e Francesco Artibani è stata pubblicata dal 2003 al 2006.
Oltre alla più importante collaborazione con Disney Italia sulla storica testata Topolino, l’artista toscano ha contribuito anche ad alcuni progetti tratti da popolari film d’animazione della Casa Madre: tra questi, Monsters Inc, Lilo and Stitch e Fairies, una sorta di spin-off di Peter Pan dedicato alla sua magica aiutante, Trilli Campanellino, e alle sue amiche fate.
Il successo di Federico Bertolucci all’estero: le opere francesi
Oltre a queste collaborazioni, che hanno dato modo all’artista toscano di mettere alla prova il proprio stile, è soprattutto nel mercato francese che è esploso tutto il suo potenziale poetico. Resta determinante della carriera di Bertolucci l’incontro con il francese Frédéric Brrémaud con cui pubblica 2008 su due albi dedicati a Richard Coeur de Lion, il coraggioso re inglese eroe delle Crociate.
Il celebre monarca medievale, che compare anche nella leggenda di Robin Hood da cui la Disney ha tratto il famoso film d’animazione nel 1973, è raffigurato anche qui come un leone: Federico Bertolucci dimostra il proprio potenziale nel disegno di animali, che sarà ben impiegato in diversi lavori successivi.
Da allora il sodalizio artistico tra i due Federico diventa inarrestabile. Con Brrémaud e Mathieu Reynès disegna l’albo di gag Les Tennismen (2006), mentre torna a lavorare solo con Brrémaud su una storia dell’omaggio collettivo a Marsupilami, il personaggio nato nel 1952 dalla mente di André Franquin.
Per chiudere questa breve rassegna di opere francesi di Bertolucci, non possiamo non citare Rocambole (2009) e, soprattutto, Brindille – di cui è uscito il secondo volume nel maggio 2019. La giovane Brindille (“ramoscello”, in francese), oltre a essere la protagonista del manifesto di Romics XXVI, è una delicata figura magica, in sospeso tra il suo essere strega e il suo essere fata.
Love e Piccole Storie
Federico e Frédéric – Bertolucci e Brrémaud – sono decisamente una coppia che funziona. Nel 2015 danno vita alla serie di Love, innescata da una casuale scoperta di Brrèmmaud e dalla bella intuizione che ne è seguita. Un giorno lo sceneggiatore vede l’amico e collega disegnare un elefante su di una tovaglietta di carta, e nota con quanta facilità Bertolucci fosse in grado di disegnare gli animali con tratto realistico.
Da là, nasce l’idea di una serie di storie mute, in cui animali come La Tigre, La Volpe, Il Leone, I Dinosauri diventano protagonisti di storie esemplari. L’idea in sé ricalca topos letterari già noti dai tempi di Esopo, ma il felice incontro tra i due autori fa sì che il genere si rinnovi e che si potenzi in delicatezza e poesia. Ai due, Love vale la candidatura agli Eisner Awards per ben tre volte, due nel 2016 e una nel 2017, oltre alla pubblicazione in diversi Paesi.
Dal successo di Love Bertolucci e Brrèmmaud danno il via a un’altra serie, Piccole Storie, in cui gli animali tornano a essere protagonisti. La diffusione di Love tra un pubblico di bambini, infatti, ha portato i due autori a pensare a un prodotto più calibrato sulla sensibilità dei piccoli lettori. Piccole Storie è un ibrido molto particolare tra la forma della strips e quella dell’illustrazione, in cui convivono due stili molto diversi. Così come Bill Watterson in Calvin & Hobbes – che l’artista cita spesso quando parla del suo ultimo lavoro – Bertolucci lavora sul doppio piano del tratto realistico e di quello cartoonesco, confezionando storie perfette per un pubblico di tutte le età.
Federico Bertolucci sarà presente al Romics XXVI per essere premiato con il Romics D’Oro.