Il mondo dei film mai realizzati ha un fascino particolare, e tra questi ce ne sono alcuni di Christopher Nolan. Vediamo insieme quali
Sono tanti i registi che nel corso della loro carriera si trovano a che fare con opere incomplete. Molto spesso si tratta di lavori iniziati, magari soltanto nella scrittura o in altri casi (come in molti di quelli menzionati nel nostro articolo sui film mai realizzati) giunti a una fase di lavoro ben più avanzata, ma i motivi che possono portare a uno stop ed eventualmente a un accantonamento definitivo sono molteplici.
Forse non ne eravate a conoscenza, ma anche Christopher Nolan rientra tra questi registi. Quando si tratta di lui però sappiamo bene che nulla è necessariamente perso per sempre. Del resto, se pensiamo al suo cinema fatto di continui rimandi e richiami tra un film e l’altro, agli oltre 10 anni di scrittura di Inception, concepita ed iniziata addirittura dopo Following e conclusa soltanto nel 2009, la speranza di vedere prima o poi sulla scena uno di questi lavori incompiuti non è del tutto vana.
Ma quali sono questi film di cui parliamo?
Howard Hughes
Si è tanto discusso in questi mesi sul fatto che Oppenheimer sia, in un certo senso, il primo biopic targato Nolan. Eppure ha rischiato di avere un predecessore. Avete presente Howard Hughes, l’aviatore protagonista del capolavoro di Martin Scorsese “The Aviator” del 2004?
Secondo Indiewire, proprio in quegli anni – precisamente dopo Insomnia – il regista londinese aveva iniziato a scrivere un film su Hughes, concentrandosi in particolare sulla lotta di quest’uomo contro il disturbo ossessivo compulsivo così presente nella sua vita (particolare del resto ben visibile nel film di Scorsese).
Secondo indiscrezioni pare che anche il ruolo fosse destinato a Jim Carrey.
Purtroppo però l’opera di Scorsese era ben più avanti nel processo di sviluppo rispetto a quella di Nolan, e quest’ultimo si decise ad abbandonare il progetto.
Ci sembra strano dire purtroppo, data la grandezza del film “The Aviator”, ma la curiosità di vedere Nolan cimentarsi con un prodotto del genere sarebbe stata tanta, e per giunta in un’intervista rilasciata al Daily Beast nel 2007, il regista ha definito la sceneggiatura del biopic su Hughes la cosa migliore che avesse mai scritto…
Ora sono passati quasi 20 anni, chissà che prima poi non cambi idea e torni a metter le mani su questo affascinante progetto.
The Key to the Street
La vicenda The Keys to the Street è un bel po’ più complessa. Il titolo è quello di un libro giallo uscito nel ’96 e scritto dall’ormai defunta Ruth Rendell. L’opera è incentrata su una giovane donna che inizia a indagare su una serie di macabri omicidi che colpiscono i senzatetto di Regent’s Park.
Nolan, evidentemente affascinato da questa storia, aveva inizialmente adattato il libro in una sceneggiatura che aveva pianificato di dirigere per la Fox Searchlight, ma poco dopo decise di abbandonare il progetto per passare a realizzare Batman Begins per la Warner Bros.
I diritti della sceneggiatura scritta da Nolan insieme a Michael Stokes sono stati venduti a Myriad pictures nel settembre 2013 e la direzione affidata a Julius Sevcik. Sembra piuttosto evidente che Nolan non dirigerà mai questo film, ma chiaramente è un vero peccato.
The Prisoner
The Prisoner era una acclamata serie televisiva di fantascienza (o meglio di fantapolitica) di metà anni ’60, che narrava le vicende di Patrick McGoohan, un ex agente segreto imprigionato contro la sua volontà in un bizzarro villaggio isolano. La serie ha vissuto un revival importante, sia in Inghilterra che in Francia, e sembrava proprio che nel 2009 Nolan fosse coinvolto in un remake cinematografico del progetto.
Non sappiamo bene cosa l’abbiamo spinto di preciso ad abbandonare questa strada, ma in quello stesso anno poi lo show venne rebottato sul piccolo schermo, prodotto da AMC e ITV, arrivando nel 2010 anche in Italia su FX.
Difficile che Nolan voglia cimentarsi con un prodotto simile, ma mai direi mai…
Robin
Ok, questo è semplicemente un sogno ad occhi aperti di cui abbiamo parlato più volte, ma ci faceva piacere inserirlo. Nolan ha sempre dichiarato che, nonostante le proposte di Warner Bros, la sua idea era quella di non spingersi assolutamente oltre la trilogia del Cavaliere Oscuro, ma il successo di quei film andò persino oltre le più rosee previsioni e quel finale con John Blake che svela di essere Robin aveva mandato fuori di testa tutti i fan.
Certo, ormai sono passati oltre 10 anni e Joseph Gordon-Levitt non è più sulla cresta dell’onda come un tempo, ma in fondo non è ancora così vecchio per interpretare un supereroe del genere.
Sognare, in fondo, non costa niente.