Come sicuramente saprete, la celebre saga di Final Fantasy, è nata su Nintendo, ottenendo uno strepitoso successo tra gli anni 80′ e 90′.
Giunti al settimo capitolo della saga, la società decise di abbandonare la casa di Kyoto e sviluppare Final Fantasy VII su PlayStation, che rappresentava la console con l’hardware ideale per il nuovo episodio. Il gioco fu distribuito per la console Sony su 3 CD, dunque era impossibile pensare di far entrare il gioco sullo stesso numero di cartucce per Nintendo 64.
Per il character programmer Hiroshi Kawai, l’hardware della console Nintendo non era in grado di offrire un’esperienza di gioco degna del titolo, inoltre, secondo lui, gli episodi di Mario e Zelda rappresentano il massimo che si sarebbe potuto raggiungere.
Il creatore della saga Hironobu Sakaguchi, ha commentato la questione con un aneddoto:
“Prendemmo la nostra decisione, e andammo ad un incontro con Yamauchi (al tempo, presidente di Nintendo). C’è una vecchia tradizione a Kyoto, per la quale si viene ospitati con una tazza di thè, ma che in realtà non è lì per essere bevuta. Si tratta solo di essere ospitali. E Yamauchi ci accolse con una porzione di Bento e della birra, e ci dette un gran benvenuto, e poi una pacca sulla spalla come per dire: “Vi auguro il meglio. Senza rancore o altro”.
Inoltre Hiroshi Kawai ha aggiunto che Nintendo ha voluto troncare del tutto i rapporti con Square Soft (in seguito riallacciati), con un netto “Se ci lasciate ora, non tornerete mai più”.
(Fonte: Polygon)