Fornite ci ha dimostrato come anche un videogioco Battle Royale può avere una sua forma di narrazione
Fortnite è ormai il fenomeno del momento da più di due anni e non accenna a diminuire la sua popolarità alzando sempre di più l’asticella. Per quante critiche e apprezzamenti si possano fare sul titolo, una delle cose che non si può mettere in dubbio è l’abilità commerciale e comunicativa della Epic Games, che è riuscita a tenere incollati dei giocatori per giorni davanti ad uno schermo nero. Chi ha seguito Fortnite dall’inizio, sa sicuramente come siamo arrivati al buco nero che ha bloccato il gioco per giorni, mentre giocatori più casuali o quelli dell’ultimo momento, non hanno idea del fatto che anche un Battle Royale può avere una sua lore e una storia da raccontare.
Per seguire la lore di Fortnite bisogna però andare a ricercare tutti quegli elementi narrativi nascosti all’interno del gioco, che espandono ciò che vediamo nei filmati che aprono ogni nuova stagione. Dai loading screen alle cutscene fino alla descrizione degli svariati oggetti cosmetici, se tutti vengono collegati tra loro, e con un pizzico di speculazione, ecco che salta fuori l’intera storia di Fortnite, ricca anche di svariate trame secondarie.
L’inizio della lore di Fortnite: Salva il Mondo
Tutto incomincia quando una grossa e influente società tecnologica, la Vindertech, scatena la Tempesta, un anomalia che trasforma il 98% della popolazione mondiale in mostri dalle più svariate forme. Non si sa se la Tempesta è un errore di qualche tipo o frutto di un piano malvagio, sta di fatto che la Vindertech aveva già pronta la situazione, sotto la forma di scudi anti-tempesta e armi speciali vendute al prezzo di molti V-Bucks. Il creatore di tutti questi strumenti non è altri che il Dr. Vinderman, proprietario e fondatore della Vindertech, morto in circostanze misteriose. Vinderman però non aveva lasciato dietro di se solo armi e difese, ma anche un simpatico robottino, Ray, che aveva un solo obbiettivo: salvare il mondo, da cui prende il nome per l’appunto la modalità Salva il Mondo, in cui tutti questi avvenimenti vengono narrati.
La storia all’interno del Fortnite “originale” incomincia con il protagonista, un sopravvissuto qualsiasi, che fugge dai mostri rintanandosi in un vecchio edificio della Vindertech, dove incontra Ray. Qui viene a sapere dell’obbiettivo del robot e della necessità di radunare altri eroi. Eroi che vengono addestrati da qualche parte nel mondo, e quale posto è migliore di un isola in mezzo all’oceano?
Il Battle Royale
L’isola su cui si svolge la Battaglia Reale di Fortnite infatti non è altro che un campo di addestramento, sul quale 100 personaggi si scontrano per vedere chi è il migliore. Quest’ultimo viene infine nominato eroe e inviato all’esterno per salvare il mondo, mentre tutti gli altri dovranno riprovare. Ed è per questo infatti, che quando si viene eliminati all’interno di Fortnite, il personaggio non muore ma viene invece teletrasportato via da un robot simile a Ray. Le cose sull’isola procedono abbastanza tranquille per tutto quel periodo che noi giocatori conosciamo come prima e seconda stagione, ma è dalla terza che le cose iniziano a farsi sul serio.
Durante la terza stagione infatti, un grosso meteorite compare nel cielo, diretto verso l’isola. Bisognerà attendere un po prima che raggiunga la terra, ma nel frattempo i suoi effetti iniziano a manifestarsi, con pezzi di roccia che piovono dal cielo bucando il terreno e distruggendo edifici. All’inizio della stagione quattro, il meteorite si schianta al centro dell’isola, sopra quello che prima era conosciuto come Dusty Depot, spargendo “Rocce Salterine” ovunque. Poco dopo l’incidente, dal meteorite esce Il Visitatore.
Intanto, da qualche parte nella mappa, una troupe gira un film di supereroi che vede come antagonista il villain Omega. Non si sa se bene se questi supereroi sono solo attori o veri eroi, sta di fatto che all’interno della base di Omega si trovava un vero razzo regolato da un countdown. Quest’arma viene trovata dal Visitatore, che sfruttando l’energia delle Rocce Salterine lo modifica per permettergli di viaggiare nello spazio. Qualcosa però va storto, e mentre il missile punta Pinnacoli Pendenti, poco prima dello schianto una frattura temporale lo trasporta via. L’arma inizia quindi a venir rimbalzata per tutta l’isola da varie fratture che si aprono e chiudono qua e là, finché non si schianta definitivamente nel cielo sopra Loot Lake, dove crea un enorme squarcio dimensionale.
Fratture dimensionali: il nostro mondo fa parte della lore di Fortnite
Una delle conseguenze degli squarci è la comparsa nel nostro mondo di oggetti relativi a Fortnite e viceversa. Uno di questi oggetti, la testa del Durr Burger, mascotte di una nota catena di fast food nel mondo di gioco, viene ritrovata nel nostro mondo da un ragazzo di nome Drift, che viene teletrasportato sull’isola di Fortnite. Durante la quinta stagione, molti luoghi vengono portati via o modificati a causa delle varie spaccature dimensionali, finché un catena di fulmini si dirama dallo squarcio principale al terreno generando un enorme cubo violaceo, soprannominato dalla community, Kevin.
Il Cubo si sposta quindi intorno a Loot Lake, creando sul terreno delle rune cariche di una qualche energia, andando infine ad immergersi nel lago. Qui il Cubo di squaglia, colorando l’acqua di viola e rendendo elastica la superficie. All’inizio della sesta stagione, l’isola al centro di Loot Lake viene sollevata dall’energia del Cubo, e resta sospesa nel cielo. L’isola fluttuante inizia quindi ad assorbire energia dalle rune, creando delle zone corrotte da cui escono delle creature. Alla fine, il Cubo esplode, trasportando tutti i sopravvissuti sull’isola all’interno di uno spazio bianco, il “nexus”, fatto di sola luce. Al loro improvviso ritorno, al posto di Loot Lake trovarono una specie di isola paradisiaca con tanto di arcobaleno perenne, i mostri spariti, e tutto tornato apparentemente alla normalità.
Le cronache del ghiaccio e del fuoco e dei pirati?
In realtà però, i sopravvissuti sono stati trasportati su una nuova isola, probabilmente in una nuova dimensione, e nuova mappa implica nuove minacce. Tra la fine della sesta e l’inizio della settima stagione infatti, i giocatori hanno osservato un immenso iceberg avvicinarsi piano piano all’isola fino a toccare la zona sud-ovest, che viene immediatamente congelata. Se all’inizio i nemici da affrontare sono il Sgt. Inverno e i suoi soldati pupazzi di neve, il vero pericolo si nasconde su una nuova zona, il Picco Polare, che sciogliendosi, rivela i troni del Re e della Regina dei Ghiacci. Il Re genera quindi una tempesta che congela l’intera isola con l’intento di creare un inverno perenne,il suo vero obbiettivo però, era quello di mantenere Il Prigioniero in catene, compito in cui fallisce. Il Prigioniero forma quindi un vulcano e ne fa la sua base.
Arriviamo quindi all’ottava stagione, dove le cose iniziano a farsi complicate: da una parte abbiamo uno scontro a tre tra il pirata Blackheart, appena giunto sull’isola, il Re dei Ghiacci e Il Prigioniero, dall’altra abbiamo dei vichinghi che assaltano luoghi casuali e ultimo, ma il più importante degli eventi, è il governo che inizia a scavare buche in giro per la mappa. Proprio uno di questi scavi infatti, sotto a Loot Lake per precisare, porta alla scoperta di un misterioso bunker. Improvvisamente questo bunker si apre e rivela al suo interno un passaggio per il nexus, dove questa volta i sopravvissuti trovano una gigantesca sfera di energia. Nel frattempo però, sull’isola, il vulcano del Prigioniero inizia ad eruttare e ad attaccare il Picco Polare. Lo scioglimento del ghiaccio però, rivelò un enorme creatura rimasta per anni in ibernazione.
La liberazione del mostro, che distrugge il Picco e fugge in mare, avviene in un periodo di tempo non meglio specificato in cui molti sopravvissuti sono rinchiusi all’interno del bunker. Tutta la stagione nove di Fortnite è incentrata sul mostro gigante che devasta l’isola e su un mecha, che viene costruito di settimana in settimana per combattere la creatura. Il mostro alla fine viene sconfitto dopo che il mecha estrae dal bunker la sfera che prima era nel nexus, caricandosi di energia.
La fine della lore di Fortnite
L’ultima stagione, la decima, inizia con la sfera che esplode e fa ripartire tutto il caos spazio-temporale visto nelle prime stagioni, con luoghi che appaiono e scompaiono. Questo tra l’altro ha permesso alla Epic Games di darci dentro con le collaborazioni, inserendo sulla mappa Gotham City e un pezzo del pianeta Pandora da Borderlands. Alla fine della stagione, un nuovo razzo parte da Dusty Depot verso il cielo, questa volta aprendo immediatamente una frattura. In seguito, altri razzi e un meteorite si schiantano contro la stessa frattura, generando una gigantesca esplosione che distrugge il mondo. Tutto alla fine, viene risucchiato all’interno di un buco nero, che ha segnato la fine del capitolo uno della lore di Fortnite.
Questa è tutta la trama del battle royale più popolare di sempre, e non è nemmeno tutta, vista che abbiamo volutamente saltato le storie secondarie legate alle skin dei personaggi e sopratutto le varie speculazioni, come quella che vede Il Visitatore nei panni del vero nemico ultimo dell’intera lore Fortnite. Adesso, con il mondo che è stato risputato fuori dal buco nero, si è aperto un nuovo capitolo per Fortnite, bisognerà vedere ora se riuscirà a mantenere la sua popolarità e se riusciranno a tirare fuori qualcosa di altrettanto spettacolare come l’evento “The End”.