Forza Motorsport vieta la bandiera confederata sudista nei suoi videogiochi: il suo utilizzo comporterà un ban
Nelle scorse settimane la discussione sul razzismo e sui suoi simboli nella cultura di tutto il mondo si è fatta particolarmente accesa, e non poteva non esserne toccato anche il mondo dell’automobilismo e la sua community, in particolare per quanto riguarda Forza Motorsport, che ha deciso di mettere al bando la bandiera confederata sudista, per tutto ciò che essa rappresenta.
Sembrerà una piccola cosa a chi magari non è mai stato toccato da questi argomenti, ma si tratta di un simbolo riconducibile ad un esercito secessionista ribelle, che tra i suoi valori aveva il mantenimento della schiavitù.
Si tratta inoltre di una decisione analoga a quella presa per alcuni eventi dal vivo: anche la NASCAR, una delle categorie del motorsport più popolare negli Stati Uniti, ha bandito la presenza della stessa bandiera sugli spalti dei circuiti.
La decisione è stata ufficializzata proprio dagli account social ufficiali della serie motoristica videoludica:
“Il nostro obiettivo è quello di creare un’esperienza sicura, inclusiva e divertente per tutti i giocatori. Da ora in avanti l’uso della bandiera confederata sudista su qualunque auto e in qualunque circostanza sarà etichettata come “famigerata iconografia” nelle nostre nuove linee guida, ed il suo utilizzo porterà ad un ban.”
https://t.co/ISmRTzdihe pic.twitter.com/ueljc3F3xT
— Forza Support (@forza_support) June 26, 2020
All’immancabile coro di proteste contro il “politically correct” che ci ucciderà tutti, faremmo notare che se anche per qualcuno possa essere una delusione non poter più fare il cosplay del Generale Lee di Hazzard, siamo sicuri che sarà abbastanza maturo da farsene una ragione se una software house decida di dar voce ad una discussione che ci riguarda tutti, rispetto a un telefilm che ha smesso di andare in onda 35 anni fa.
E se no, è andata così.