George Miller parla del futuro di Mad Max: Fury Road e delle possibilità di vederne un sequel
In una recente intervista con Deadline, George Miller ha avuto occasione di parlare di Mad Max: Fury Road, di alcuni personaggi presenti nel film e, soprattutto, delle possibilità concrete di vederne un sequel.
Il celebre regista australiano, “papà” della saga cinematografica di Mad Max, inizierà a marzo la produzione del nuovo film Three Thousand Years of Longing – che vedrà Idris Elba e Tilda Swinton come protagonisti – e sembra avere grandi progetti in mente, anche per quanto riguarda un possibile sequel di Fury Road.Prima di affrontare l’argomento “sequel” Miller ha avuto modo di approfondire la figura – apparentemente marginale ma rimasta impressa nella mente di molti spettatori – dell’ormai iconico chitarrista armato di chitarra lanciafiamme e del suo assolo visto nel film.
“Mi piace immaginare che, in qualche modo, sia ancora vivo” dichiara Miller. “In effetti, avevamo già sviluppato un’intera storia che lo vedeva protagonista e spiegava com’era finito in quella posizione. Ci penso spesso. L’approccio che abbiamo dato al film era quello di essere in grado di fornire una spiegazione per ogni cosa. Non solo i personaggi, ma anche ogni singolo oggetto, com’era finito in quel mondo e com’era riuscito a sopravvivere.
Nel caso [del chitarrista] era cieco dalla nascita. Quando le cose sono iniziate a degenerare, fu lasciato in una città mineraria insieme alla madre. L’unico modo che avevano per sopravvivere era trovare un posto dove l’essere cieco fosse un vantaggio. E la soluzione fu scendere nelle profondità della miniera, dove furono in grado di sopravvivere. L’unica cosa che portò con sé fu quella che reputava più preziosa, uno strumento musicale, probabilmente la sua chitarra.
Nel corso degli anni qualcuno udì la sua musica echeggiare nella miniera, scese giù e fu così che venne trovato. Penso che il gruppo decise di uccidere la madre perché non gli era di alcuna utilità. Lo presero con loro e divenne l’equivalente del batterista, del suonatore di flauto e di quello di cornamusa visti nell’esercito di Immortan Joe.”Un background piuttosto approfondito, che non può far altro che far sorgere domande sul potenziale futuro della saga.
Futuro che, in base a quanto dichiarato da Miller al termine dell’intervista, non sembra esser così tanto distante o utopico.
“Non ho finito con la storia di Mad Max e ritengo che si debba sempre cercare di essere multitasking, per questo son certo che un altro film della saga spunterà fuori dopo di questo. Stiamo preparando anche quello. Ne parlo spesso con altri registi [dell’idea alla base del multitasking] e ritengo che, personalmente, quando lavoro a qualcosa e vengo totalmente distratto dalla concentrazione che gli dedico, pensare a qualcos’altro è come concedersi una vacanza creativa. Ti aiuta a raggiungere quel livello di oggettività necessario per guardare le cose da una nuova prospettiva.”
Come sempre lasciamo a voi l’ultima parola sull’argomento: vi piacerebbe vedere un sequel di Mad Max: Fury Road?