10 curiosità sulla serie Futurama di cui probabilmente non eravata a conoscenza
In occasione dell’uscita della serie Futurama su Amazon Prime Video, che approderà sulla piattaforma streaming il primo maggio con tutte le sue sette stagioni, abbiamo deciso di celebrare l’occasione condividendo alcuni simpatici aneddoti e curiosità sulla serie firmata da Matt Groening che magari fino a oggi ignoravate.
Buona lettura.
1-“Potevo lavorare alla NASA, ma ho deciso di fare cartoni animati”
Probabilmente siete già al corrente dell’intelligenza assolutamente fuori dal normale degli autori della serie. Sommando gli anni, il cast ha speso infatti complessivamente più di 50 anni studiando ad Harvard, e singolarmente, sette tra gli autori vantano di una Laurea Magistrale (Master’s degree), mentre tre del massimo grado di istruzione universitaria ottenibile, il Dottorato di ricerca (Doctor of Philosophy). Quel che è interessante però, è la diretta conseguenza: lo show risulta letteralmente disseminato di citazioni sofisticate, riferimenti colti ed easter eggs spesso sorprendentemente intelligenti o complessi da cogliere.
Per citare un paio di esempi estremamente banali, il numero dell’appartamento di Bender è 00100100: tradotto in ASCII, viene fuori il simbolo del dollaro (appropriato, no?). Il numero di Leela è invece 1I. Non vi dice nulla? Provate a leggerlo ad alta voce, con una pronuncia inglese: suona esattamente come “one eye”. Quando Leela completa l’operazione per avere due occhi, compra un paio di occhiali in un negozio chiamato “Eye Robot”, che si legge esattamente come “I, Robot” (Io Robot), classico di Asimov nonché noto blockbuster con Will Smith. E via dicendo.
2- Bender è probabilmente il robot più unico e fenomenale di qualunque media
Bender, il secondo personaggio più amato dai fans (stando ai sondaggi il primo è Fry, risultando anche il personaggio più “cosplayato” della serie), dovrebbe teoricamente essere una semplice macchina piegatrice. La verità è ben diversa, perché sotto quella scorza di metallo nasconde molto più di quanto dia a vedere (e no, non sto parlando del cuore umano che porta appresso per qualche ragione). Durante la serie dimostra di essere utile anche in quanto cestino della spazzatura, forno, registratore, automobile, water, batteria vivente, videocamera, passeggino, frullatore, modificatore della voce, popcorn maker, barbecue, bombola di ossigeno, salvagente, radar per i gay, faro, frigorifero, aspirapolvere, penna, giroscopio, ammazza-insetti, torcia, cannone, bollitore, creatore di salsicce, cassaforte, barilotto per la birra, temperino, pistola, roller, dispensatore di pepe, schiaccianoci, proiettore, spray, de-ossatore di galline, defibrillatore, ventosa, telefono, casella di posta, accendino, mischiatore automatico di carte da gioco, flash, sega circolare, tritacarte, bancomat, cd-player, spara-laser, lanciafiamme, tromba da stadio e via dicendo.
Sa “allungare” gli occhi, le braccia e le gambe, e sembra possedere una forza quasi illimitata. È l’unico robot “mortale” (senza un’unità di backup), ma anche l’unico in grado di esprimere una volontà (grazie al chip creato anni prima dal professore).
3- Il tempo è denaro, specie per i creatori della serie
Sapete quanto T. Parker e M. Stone impiegano per creare un episodio di South Park? Circa sei giorni. Li scrivono e realizzano di getto, tant’è che per via di un blackout in un’occasione non riuscirono a concludere il lavoro in tempo, dovendo rimandare la messa in onda. Ciò gli permette di trattare anche di argomenti estremamente attuali; ma Futurama, svolgendosi nel futuro, non ha di queste priorità. Certo però, che la serie di Matt Groening esagera dal lato opposto, in tal senso: un episodio per essere completato impiega infatti un intero anno.
Un anno? A questo punto, se ci sono stati 140 episodi, com’è possibile che la serie non sia durata 140 anni? Semplice: l’intera produzione della stagione da realizzare partiva in blocco. Insomma, ci si metteva al lavoro sulla ventina di episodi da realizzare contemporaneamente, i vari membri del team si spartivano differenti compiti, e portavano avanti i lavori sull’intera stagione in simultanea. Non confondetevi: il doppiaggio durava appena un paio di settimane, e partiva dopo la stesura dello script della stagione.
4- Cervellotici codici
Sicuramente vi siete accorti di come Futurama vanti di un alfabeto tutto suo, composto non da lettere bensì da simboli dal look vagamente alieno. È sparso un po’ ovunque nella serie (tra cartelli, bibite, pubblicità, insegne, internet e tutto il resto). Beh, in realtà, tuttora non esiste una traduzione. Ne esistono TRE, ma una resta un mistero. Confusi? Un po’ di chiarezza: circa a metà della serie, i fans più accaniti unirono le forze riuscendo infine a decifrare l’alfabeto con cui lo show non ha fatto che bombardarci silenziosamente dall’inizio. La cosa però non sembrò andare giù ai creatori della serie: come disseminare la serie di segreti ed easter eggs tramite l’alfabeto alieno, se tutti ne conoscono la traduzione?
La soluzione fu semplice: ne si crea uno nuovo, più difficile da decriptare. Ma parliamo pur sempre di internet; era inevitabile che si riuscisse prima o dopo a tradurlo, ovviamente in inglese. La risposta fu nuovamente immediata, gli autori ne crearono un terzo, incredibilmente complesso da decifrare… oppure no? Non siamo ancora sicuri che il terzo alfabeto possa avere un’effettiva traduzione; per quanto ne sappiamo potrebbe trattarsi solo di simboli buttati a caso. Insomma, se l’obbiettivo dei creatori di Futurama è stato quello di ideare qualcosa di intraducibile, si può dire che non abbiano fallito. Almeno per ora.
5- Bender è probabilmente il robot più unico e fenomenale di qualunque media – Parte 2
A rendere unico Bender non sono solo le sue apparentemente illimitate funzioni. È stato fatto in Messico, da qui il suo cognome “Rodriguez”. Compare in svariati camei nei Simpsons: su diverse copertine di riviste, come bambola, in immagini che lo ritraggono, durante un’allucinazione, come robot, ed infine apparendo canonicamente nel crossover tra le due serie. Tecnicamente, tuttora Bender è nel nostro tempo in almeno due forme diverse: una è la sua testa seppellita nel Nevada, l’altra è nello scantinato dei Simpsons; in entrambi i casi, aspetta semplicemente che passi abbastanza tempo da permettergli di tornare ai “suoi” tempi.
Non contiamo ovviamente le centinaia di Bender che aspettano sottoterra il 3000 per portare ai loro “padroni” le reliquie del passato rubate alla storia. Ha incontrato Jake di Adventure Time (anch’egli doppiato da J. DiMaggio) dicendogli di stare zitto. Ha un’antenna che viene spesso riferita in quanto simbolo della virilità stessa di Bender (con inevitabili paragoni a, ehm, simili controparti umane), ma di fatto durante la serie acquisisce una molteplicità di altre funzioni: notifica quando riceve le mail, se premuto fa da “sciacquone” dei liquidi nel corpo del robot, una volta ha dispensato burro, ha fatto da trigger per un cannone nel petto e via dicendo.
6- Shut up and take my money
Ogni singolo episodio (delle prime quattro stagioni) è costato in media 1.3 milioni di dollari. Uno sproposito giustificato dalla computer grafica, all’epoca estremamente rara nelle serie cartoon, ma usata in maniera massiccia in Futurama. Non ve ne siete resi conto? È perché è stata integrata in maniera davvero eccellente, con un cel shading che per l’epoca rappresentava una novità piuttosto importante nell’ambito dell’animazione americana.
Non che fosse una tecnica scelta giusto per sprecare un po’ di fondi: i creatori hanno infatti confermato che dover disegnare tutto a mano sarebbe costato persino parecchio di più, quindi doversi affidare al digitale è stata più una tecnica di sopravvivenza che un azzardo. A far lievitare a tal punto i costi, però, è anche complice la soundtrack, realizzata da un’orchestra.
7- Quanti anni ha Fry?
Sappiamo tutti che Fry è rimasto congelato per 1000 anni, ritrovandosi nel futuro. Quindi di fatto, quanti anni dovrebbe avere durante la serie? La risposta è un po’ più complicata di quanto si possa pensare. Quando è stato ibernato, Fry aveva 25 anni; ciò significa che entro la fine del primo episodio, di fatto ne aveva 1025. Tuttavia, nella quarta stagione (quindi, quando Fry era essenzialmente un milleventinovenne), è stato riportato ad un’età biologica di 14 anni, dopodiché nuovamente invecchiato, ma in maniera praticamente casuale (uscendo dalla fontana dell’invecchiamento solo una volta acquisito “più o meno” l’aspetto originale). Di fatto, il professore non scannerizza la sua età, quindi c’è la possibilità che sia tornato anche 5 anni più giovane di prima.
Assumendo comunque che sia tornato esattamente all’età biologica iniziale (29 anni), quattro anni più tardi è comunque tornato nel passato, ibernandosi di nuovo per tornare nel presente (o futuro, vedetela come volete). Ciò significa che a quel punto, Fry aveva circa 2040 anni, ma biologicamente appena 33. Entro la fine del quarto film dovrebbe avere 2041 anni, ma subito dopo, con l’episodio “Rinascita” (sesta stagione), è possibile che la sua totale età biologica si sia del tutto azzerata (essendo essenzialmente stato “ricostruito” quasi da zero dal professore, usando il suo DNA). Infine, nell’episodio “Fry il ritardatario”, grazie alla macchina del tempo Fry (insieme a Bender ed il Professore) potrebbe aver acquisito intorno a 3 quadrilioni di anni, che renderebbero abbastanza irrilevante il plausibile reset della sua età nella stagione precedente.
C’è però da notare che la macchina ha la proprietà di non far passare il tempo all’interno di essa, quindi biologicamente, Fry resta un trentaquattrenne, massimo trentacinquenne. Insomma, un individuo di circa 2040 anni, temporalmente vecchio tre quadrilioni di anni, con la mente di un venticinquenne, in un corpo vecchio appena un anno ma fatto per sembrare quello di un trentacinquenne.
8- Quante serie possono vantare di essere state cancellate tre volte?
Futurama è indubbiamente una delle serie dalla produzione più travagliata in assoluto. Debuttata su Fox, è stata cancellata dopo appena quattro stagioni; è stata però la messa in onda su Adult Swim a salvarla, dato che rese la serie estremamente più popolare di quanto fosse stata durante la prima run, generando una fanbase del tutto nuova. Ed una nuova fanbase equivale ad una nuova ondata di vendite del merchandise, che hanno brevemente convinto Fox a buttare ancora un po’ di soldi nel calderone per vedere quello che ne usciva fuori. E ad uscirne fuori sono stati quattro film rilasciati direttamente in DVD (Il colpo grosso di Bender, La bestia con un miliardo di schiene, Il gioco di Bender e Nell’immenso verde profondo).
Qui in Italia li abbiamo visti in TV spezzettati in episodi, come una stagione qualsiasi. Nonostante ciò, il budget fu piuttosto basso, lo staff quasi dimezzato, e la soundtrack non più composta da un’orchestra. Non bastò però a convincere Fox a rinnovare la serie, che di fatto la “cancellò” una seconda volta (senza nemmeno mandarla in onda). Venne però presa sotto l’ala di Comedy Central per un paio di stagioni extra (che contano più episodi di qualunque altra). Venendo poi nuovamente cancellata.
9- Bender è probabilmente il robot più unico e fenomenale di qualunque media, Parte 3
Come se non bastasse, di fatto Bender vanta inoltre di una molteplicità di titoli, nobiliari e non: è stato il Primo Ministro di Trisol, è il Cuoco di Ferro, spia per l’Ordine Democratico dei Pianeti, comandante dell’esercito dei dannati, primo ministro della Norvegia, nonché leader della Lega dei Robot. Ha anche una medaglia con sopra la faccia di Homer Simpson, dal dubbio valore. Sembra che in generale, il robot vanti di un personale attaccamento nei confronti della società fondata da Steve Jobs: il processore del suo “cervello” è un 6502, ovvero lo stesso dell’Apple II.
Quando Bender viene riavviato, lo si è sentito fare il suono dello startup dei Mac, e si è visto come il suo sistema operativo presenti l’interfaccia di una vecchia versione di Os X. Ha anche dichiarato esplicitamente (nell’episodio dove la ciurmaglia si ritrova con i sessi invertiti) la superiorità dei “mac sui pc”. Bender non ha sempre vantato di questo nome: originariamente, sarebbe dovuto chiamarsi “URL” (pronunciato “Earl”), ma il nome venne poi dato al robot poliziotto che spesso appare durante la serie. Il suo primo comandamento in quanto dio è stato “Dio Necessita Birra”. Quando si trasforma in una macchina “mannara”, la sua targa cita “Se riesci a leggere questo, ti ho investito”.
10- Matematica tematica
Ricordate l’episodio “Il prigioniero di Benda”? Relativamente recente (sono passati appena tre anni dalla prima messa in onda italiana), racconta di come la ciurmaglia si ritrovi con una macchina in grado di scambiare le menti di due persone, che di conseguenza si ritrovano nel corpo dell’altro. C’è però un limite: l’invenzione del Professore non può funzionare due volte sulla stessa coppia di soggetti, il che porta i vari componenti della Planet Express a dover prendere parte ad una serie di scambi mentali tentando (anche) di “aggiustare” il primo scambio, con l’obiettivo di tornare alla situazione originale.
Viene dunque chiesto il supporto dei Globetrotter (la squadra di geniali giocatori di basket alieni), che risolvono la cosa usando una serie di formule chiaramente visibili sulla lavagna nello sfondo. A dispetto delle apparenze, però, non si trattava di numeri e simboli a caso: tra gli autori della serie, uno (K. Keeler) vanta infatti un PhD in matematica applicata, quindi come sfruttarlo se non creando un reale e funzionante teorema per l’occasione? L’algoritmo dimostra che scambiando le menti di due persone (con una macchina non in grado di scambiare due volte le menti della stessa coppia), è possibile tornare alla situazione originaria semplicemente aggiungendo un’altra coppia (ammesso che non abbiano scambiato i corpi a loro volta). Ad oggi, è ancora noto come il “Teorema di Futurama”.