Analizziamo in breve Galactic Warlords, uno dei giochi da tavolo che vedremo all’Essen Spiel 2018.
Come sapete Essen, in partenza il 25 ottobre, è la fiera più importante del panorama ludico mondiale, più di Origins, Gen Con, Lucca e PLAY (per gli italici giocatori).
Ecco uno dei titoli più attesi e qualche notizia a riguardo, a cura de La Tana dei goblin.
Il Gioco
Si tratta di un gioco per 2-4 giocatori (con una modalità a squadre) della durata di 60 minuti circa, che utilizza carte per compiere azioni e dadi per risolvere gli scontri.
Ognuno ha una bella dotazione di miniature (truppe, navi da sbarco e carri armati) e delle carte “mercenari” per andare a conquistare la galassia (che viene composta modularmente e qiuindi sarà variabile di partita in partita).
A turno ogni giocatore dovrà eseguire un numero di fasi obbligatorie che comprenderanno varie azioni di movimento, combattimento, preparazione.
I conflitti vengono innescati non appena viene invaso un pianeta contenente unità avversarie, ma il difensore avrà comunque la possibilità di utilizzare carte per potenziarsi.
Il combattimento si risolve tirando in contemporanea un massino di 3 dadi personalizzati, che indicano chi e quante unità andrà a perdere.
Vince chi farà più punti alla fine del gioco, punti che si ottengono sia attraverso il controllo dei pianeti, sia durante la partita, sia con il controllo dei mercenari.
Impressioni
Una bella grafica (se piace il genere), illustrazioni chiare e un’ambientazione che si sente il giusto (eplorazione e combattimenti stanno bene su tutto, anche nelle lotte tra formicai) e richiama il nemico pubblico numero 1: Risiko.
Di per sé non ha cose innovative se non l’utilizzo dei mercenari, su cui è incentrata la maggior parte della meccanica delle azioni, e la scelta sul “quando” “quale” e “dove” giocarli.
L’interazione con i giocatori c’è, tra assassinii e conflitti, ma attenzione che questi ultimi devono essere dosati bene perché fanno svalutare i pianeti dove avvengono.
Articolo a cura de La Tana dei Goblin
