Tirando le somme
Di tutto quello che bolle nella pentola di casa Newell, ne abbiamo ampiamente parlato, prima con una disamina sulla Steam Machine, e poi con quattro chiacchiere sul nuovo dispositivo per la realtà virtuale VIVE VR. Ma la GDC di quest’anno non è stata solo Valve. Vediamo quindi di ricapitolare alcuni dei principali fatti e notizie emerse durante le giornate di questa kermesse.
Cominciamo parlando di Fable Legends, uno dei free-to-play più discussi e per certi versi attesi al varco, visto il famigerato brand a cui appartiene. Sembra che per le nostre scorribande online, i server del gioco si affideranno alla nuova tecnologia cloud di Azure. Quindi niente network P2P ma affidabili server dedicati che quanto meno, dovrebbero garantire stabilità all’impianto ludico. Fable Legends sarà inoltre il primissimo titolo a sfruttare le nuove librerie di Microsoft DIrectX 12, da cui ci aspettiamo se non altro qualche componente tecnica di spicco.
E a proposito di DIrectX 12, pare che dopo tante voci di corridoio e disquisizioni più o meno tecniche sull’argomento, sia ufficiale che permetteranno un incremento delle prestazioni di Xbox One (si parla di circa un 20%) e PC. Microsoft tra l’altro, non si è risparmiata nemmeno qualche indiscrezione sul nuovo sistema Windows 10, che permetterà di collegare in streaming console e computer e di conseguenza darà la possibilità di giocare lo stesso titolo su entrambe le piattaforme. Teoricamente sarà possibile anche il processo inverso, ma per ora possiamo accontentarci di queste “dichiarazioni di intenti”.
Rimanendo in ambito gaming, c’è da dire che a differenza delle passate edizioni, ci sono stati pochi annunci e poco spazio riservato ai titolo AAA. Gli sviluppatori infatti sono intenzionati a sparare i proiettili di calibro pesante durante il prossimo E3. Che ci resta dunque? Beh comunque non poca roba. La casa di Redmond ha annunciato che presto comincerà lo sviluppo di titoli dedicati a HoloLens, uno dei dispositivi di realtà virtuale che insieme a Project Morpheus -presentato con il suo hardware definitivo e previsto nei negozi nel 2016- Oculus Rift e HTC è notevolmente sotto i riflettori dell’industria in questo momento. Allo stato attuale delle cose Microsoft sta solo vagliando le potenzialità di questa tecnologia, quindi non aspettatevi nulla a breve, ma quello che conta è la ferma volontà di affiancare HoloLens a Xbox One e Windows 10, ovvero renderlo ufficialmente il terzo supporto fondamentale su cui basare lo sviluppo dei futuri software della compagnia.
Untold Games ha colto l’occasione per mostrare qualcosa di più concreto sull’avventura “grafica” in prima persona Loading Humans con un nuovo video di gameplay: il titolo è in sviluppo per tutti i visori (Oculus, HTC che per altro è stato utilizzato per la dimostrazione, e a quanto pare anche Project Morpheus) mostrando interessanti progressi sul campo della realtà virtuale come il sistema New Locomotion, che riduce il senso di nausea sfruttando la rotazione dell’headset e aggiustando l’inquadratura di conseguenza. Il titolo utilizza l’Unreal Engine 4 e raggiungerà i 75 fotogrammi al secondo. Non male come premesse anche se chiaramente, a livello ludico il progetto ha ancora tutto da dimostrare, nonostante le indubbie innovazioni nelle modalità interattive con cui dovrete approcciarvi agli elementi su schermo.
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Tim Sweeney di Epic Games ha fatto felici tutti i fan con un aggiornamento sulla situazione Unreal Tournament: il gioco seguirà la filosofia di “apertura sociale” che condivide con il loro nuovo motore grafico Unreal Engine 4, che sarà totalmente gratuito per tutti a patto di versare a Epic il 5% lordo dei guadagni generati dal software sviluppato (dopo i primi 30.000 dollari di profitto). Allo stesso modo Unreal Tournament sarà liberamente scaricabile e modificabile creando mappe e vari contenuti che potranno essere messi in vendita tramite uno store proprietario.
Gli inglesi di Frontier Developments dal canto loro, annunciano quello che sembra un vero giocone, Elite: Dangerous, un simulatore spaziale molto ambizioso disponibile da poco su PC e in arrivo su Xbox One (in esclusiva temporanea) e PlayStation 4. I creatori hanno anche annunciato un update che risolverà molti dei problemi riscontrati finora dagli utenti, aggiungeranno inoltre un monumento interstellare dedicato a Leonart Nimoy.
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Tra i moltissimi titoli indie mostrati (uno dei quali, CupHead, è protagonista di una nostra recente anteprima) spicca sicuramente la versione Xbox One di Wasteland 2, un gioco di ruolo strategico ambientato in un universo post apocalittico che ha visto la luce grazie ad una campagna di crowdfunding e che dopo un esordio in “accesso anticipato” su PC di successo si appresta ad approdare anche su console Microsoft, evidenziando la volontà della compagnia di dare maggiore peso alle produzioni indipendenti similmente a quanto la concorrente Sony si sta già impegnando a fare.
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Assolutamente degno di menzione il nuovo titolo dello storico Team 17, autore di perle d’altri tempi come Alien Breed e Worms. Parliamo di Beyond Eyes che uscirà nel corso dell’anno su Xbox One e su PC. Il progetto si può accostare ai più onirici, suggestivi e originali esperimenti di Thatgamecompany e vede protagonista una giovane ragazzina cieca di nome Rae. La ragazza dovrà trovare il suo gattino esplorando il mondo circostante nella sua condizione di non vedente: lo scenario completamente bianco prenderà forma mediante l’interazione tattile con esso, che farà riaffiorare nella memoria di Rae la forma delle cose, e ci permetterà di interpretare in qualche modo la spiacevole condizione di doversi orientare e dipingere mentalmente un ambiente che non si vede. Sicuramente da tenere d’occhio (ops…).
Sul palco della GDC c’è stata l’occasione anche di dispensare importanti premi, tra cui quello di gioco dell’anno dei Game Developers Choice Awards accaparrato da La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor che evidentemente si è rivelato il più apprezzato connubio di tecnica e innovazione tra quanto pubblicato nel 2014 e il Lifetime Achievement Award, premio alla carriera che quest’anno è stato dato a Hironobu Sakaguchi, autore della saga Final Fantasy.
GDC 2015 è stato tutto questo e anche di più, ma in questa sede abbiamo voluto riassumere la “ciccia”, abbiamo estrapolato tra i moltissimi temi e annunci che si sono susseguiti nei giorni dell’evento quello che per noi, in veste di consumatori, potrebbe rappresentare gli argomenti e i fatti più interessanti. Ma non dimentichiamoci che GDC è soprattutto per gli addetti ai lavori, in cui moltissime figure professionali più o meno conosciute del settore analizzano le metodologie moderne di sviluppo e tirano la somma sui progressi fatti e sulle nuove prospettive. Facile quindi che se tra voi c’è qualche creativo in erba, avrà sicuramente trovato più interessante l’annuncio di un Unreal Engine 4 totalmente open di cui abbiamo parlato poco sopra, o sarà incuriosito e interessato dalle potenzialità del nuovo motore Source 2 di Valve, anche in questo caso gratuito per chiunque ne faccia richiesta, a patto però di sviluppare solo per Steam.
O ancora, siamo sicuri che i piccoli team saranno felici dei nuovi aggiornamenti a Unity, che con la sua quinta incarnazione permetterà grossi miglioramenti grafici e un editor più versatile. Ma questa è un’altra storia, un’altra prospettiva da cui vedere quella che anche quest’anno è stata una conferenza di successo che ha segnato un nuovo record in termini di affluenza con oltre 26000 visitatori. Prossimo appuntamento 14 marzo del 2016, nuovamente nell’affascinante scenario californiano di San Francisco.