Pronti a giocare?
Da diversi anni a questa parte la commedia americana, nonostante qualche prodotto di cattivo gusto, riesce sempre a tirare fuori dal cilindro film apparentemente modesti ma densi di comicità. “Game Night – Indovina chi muore stasera?” (dal 1 maggio al cinema) può indubbiamente ambire a far parte di questa ristretta cerchia, portando sugli schermi un’ora e mezza abbondante di divertimento sano, che non vi farà rimpiangere di aver passato la serata al cinema.
Max (Jason Bateman) e Annie (Rachel McAdams) sono una coppia appassionata di giochi di società: il loro amore per la competizione li ha avvicinati ed organizzano sempre serate gioco con i loro amici Ryan (Billy Magnussen), Kevin (Lamorne Morris) e Michelle (Kylie Bunbury). Un giorno il fratello di Max, Brooks (Kyle Chandler), torna in città e decide di organizzare una serata gioco completamente diversa dal solito, inscenando il suo rapimento, dando il via ad una caccia all’uomo che gli amici dovranno risolvere.
Cosa potrebbe andare storto? Ad esempio la piega che prenderà la vicenda del rapimento e tutto ciò che ne consegue, ad esempio inseguimenti e sparatorie, oltre al dover fronteggiare eventi straordinari che renderanno il gioco molto più pericoloso di quanto preventivato.
Game Night assomiglia a tante cose: a volte sembra un horror, perlopiù un film d’azione. Ma è principalmente una commedia che strizza l’occhio a tanti generi diversi senza inciampare quasi mai. I meriti sono principalmente di una sceneggiatura ben misurata, scritta da Mark Perez, che condensa in 100 minuti tutti gli eventi del film e riesce a raccontare una storia con un equilibrio lodevole e un ritmo che, benché parzialmente prevedibile, non sa mai ad annoiare grazie a situazioni comiche ispirate e battute fulminanti, capaci di tirar fuori fragorose risate. La comicità in generale regge alla perfezione per via di un gran numero di riferimenti pop sempre intelligenti, mai troppo volgari e a tutto campo, oltre ad un tocco di black humour che non guasta mai. Il tutto in un’escalation che è in grado di sorprendere lo spettatore e renderlo curioso di scoprire come si svilupperanno gli eventi. Un risultato dunque positivo nonostante alcuni “sketch” siano meno riusciti di altri, ma non per questo non divertono.
Nulla di particolarmente rivoluzionario sotto il sole dunque, anche perché parliamo di una commedia spiccatamente commerciale che difficilmente passerà alla storia: non per questo, però, dobbiamo sminuire un lavoro che risulta ben fatto sotto tutti i punti di vista, capace di sviare lo spettatore lasciandolo incapace di distinguere la realtà dalla finzione soprattutto nelle battute finali. A dimostrazione di ciò, oltre alla già lodata sceneggiatura, è più che doveroso parlare del buon lavoro svolto a quattro mani dai registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Se nelle parti comiche la regia si rivela tutto sommato basica e molto simile a quella di altre commedie, le fasi più d’azione del film mostrano invece l’abilità del duo che regala scene che risultano credibili e ben girate. Il tutto rende Game Night molto interessante da analizzare, soprattutto quando fanno capolino alcune intuizioni registiche che sembrano mimare delle sequenze di un tabellone, rimarcando il fil rouge dei board game che accende la miccia della trama contestualizzandole nella storia.
Al netto di tutto ciò, il cast non può che essere la punta di diamante della produzione, a partire dalla coppia Bateman-McAdams che funziona alla perfezione in gran parte delle scene. Allo stesso modo, tutti i vari comprimari hanno i loro momenti di gloria, sempre sul pezzo e mai tenuti in disparte nella coralità del film, confermando un’alchimia già prevedibile dai trailer e una varietà di situazioni decisamente interessante. Tra tutti, però, è impossibile non fare una menzione d’onore per Jesse Plemons che interpreta il poliziotto Gary, vicino di casa dei due, capace di una performance attoriale comica eccellente, fatta di situazioni imbarazzanti, sguardi vacui e alcuni degli spezzoni più esilaranti della pellicola, a dimostrare ancora una volta il gran talento dell’interprete texano. A voler trovare il pelo nell’uovo in un cast decisamente ben sfruttato vi è la guest star del film, generalmente brava ma sfruttata davvero poco per poterla rendere interessante come il resto dei personaggi. Non vi diciamo chi è, ma vi diamo un indizio: protagonista di una serie TV con molti alti e bassi e molto sanguinosa.
Verdetto:
Game Night è indubbiamente una commedia valida: fa ridere di gusto ma non rinuncia a spunti di qualità anche sotto il profilo registico. Un film ideale per una visione al cinema rigorosamente in compagnia, e potrebbe essere una scelta azzeccata per una serata con amici, a meno che non abbiate un gioco da tavola pronto all’uso.