Ghostbusters: Afterlife – è un successo al box office. Jason Reitman conferma di avere piani per un sequel
Ghostbusters: Afterlife è appena arrivato al cinema, e già i fan del franchise si pongono una domanda: vedremo mai un sequel? La risposta, a giudicare dai risultati del box office, sembra essere un grande sì. Sono ben 44 i milioni di dollari che il film di Jason Reitman ha incassato nel primo weekend di programmazione, un record per le pellicole Sony del 2021. Qualcosa che conforta i fan sul futuro del franchise e che, stando alle parole del regista, rende un altro Ghostbusters parte del piano. Qualcosa che già il film sembrava tuttavia confermare.
Per poterne parlare nello specifico dovremo tuttavia svelare alcuni dettagli del nuovo film, uscito pochi giorni fa al cinema. Per questo motivo dovremo fare alcuni spoiler. Se non gradite anticipazioni da parte nostra e non volete compromettere la visione del film, vi raccomandiamo di non proseguire oltre l’avviso sottostante. In caso contrario buona lettura!
Un invito al sequel: le scene post credit di Ghostbusters: Afterlife
La prima cosa di cui dobbiamo parlare sono le scene presenti nel film di Jason Reitman. Si tratta di due scene che ci mostrano qualcosa in più degli Acchiappafantasmi originali e delle loro vite dopo la fine delle attività di cacciatori di spettri.
La prima scena è un gustoso omaggio a Sigourney Weaver, interprete di Dana Barrett nei due film originali. La vediamo nella sua vita matrimoniale con Peter Venkman (Bill Murray), intenta a usare le carte ESP, un riferimento alla prima scena di Murray nel film del 1984. La seconda ci mostra invece Winston Zedmore (Ernie Hudson) divenuto ora un rispettabile uomo d’affari, abbastanza agiato da recuperare la caserma dei pompieri dove si trovava la sede originale dei Ghostbusters e far restaurate la mitica ECTO-1. Subito dopo vediamo la spia dell’unità di Ecto-contenimento accendersi, segno di un picco di attività paranormale.
Questo ultimo particolare suggerisce che potrebbe esserci necessità di un nuovo intervento degli Acchiappafantasmi in futuro. Ma non è l’unico indizio di un possibile nuovo film. In effetti ne è presente anche un altro, nascosto in bella vista per gran parte della pellicola. Ed è proprio nella ECTO-1.
L’auto degli Acchiappafantasmi mostra su di sé il logo classico, quello con il fantasma dietro il segnale di divieto. Ma, come sicuramente i fan del franchise ricorderanno, nel secondo film di Ivan Reitman il logo veniva modificato con quello di Ghostbusters II, con lo spettro intento a fare il segno di vittoria alzando due dita. Questo ha posto un’altra questione: la canonicità del film del 1989.
Ghostrbusters II è canonico: le parole di Jason Reitman sulla ECTO-1
Al riguardo lo stesso Jason Reitman era intervenuto qualche giorno fa, confermando che il secondo film del padre, girato nel 1989, è a tutti gli effetti parte del franchise. Nella cucina della fattoria di Egon possiamo vedere per esempio il tostapane che veniva animato con la “melma umorale”. Eppure il logo di Ghostbuster II è scomparso dalla fiancata della ECTO-1, riportandola all’immagine precedente.
Proprio questo gesto, che potrebbe sembrare una semplice dimenticanza, nasconde in realtà una storia ben precisa, che il regista non ha voluto raccontare nel film appena uscito. In effetti, stando alle parole di Reitman, sono molte le storie che non è ancora stato possibile raccontare.
“Mi piacerebbe parlare nel dettaglio di come Egon abbia deciso di rimuovere il logo di Ghostbuster II dalla ECTO-1” ha detto Reitman. “Ebbene, tutto quello che posso dire è che questa parte di trama non è in questo film, e che abbiamo idee per il futuro”
Insomma, ci saono altre storie da raccontare e questo vuol dire solo una cosa: se tutto andrà per il verso giusto Ghostbusters: Afterlife avrà dei sequel. La parola ora spetta solo al box office mentre il pubblico sembra premiare il film, al contrario della critica.
Il box office premia Ghostbusters: Aftertlife. Spaccatura tra critica a pubblico
Mentre vi scriviamo il film è divenuto oggetto di una profonda spaccatura su Rotten Tomatoes. La pellicola ha ottenuto solo un 62% di valutazioni positive dagli addetti ai lavori. Un risultato scarso, ma che pare essere ampiamente compensato dal responso del pubblico, che ha approvato al 96% il film.
Insomma, critica e pubblico sono “l’un contro l’altro armati” nella valutazione di Ghostbusters: Afterlife, cosa che tuttavia non preclude un sequel per questo amatissimo franchise.
(fonti: Indiewire, ScreenRant)