La censura cinese, per quanto concerne anche i prodotti cinematografici, è famosa nel settore per essere piuttosto severa e spesso, anche grandi produzioni, non riescono a rientrare nei rigidi standard imposti, tagliando fuori una gran fetta di mercato.
Tra le vittime della censura imposta, troviamo oggi anche il nuovo film di Paul Feig, Ghostbusters, che non verrà trasmesso in territorio cinese, non per motivi legati al divieto sui film che “promuovono culti o superstizioni” – come accadde nel 2006 con Pirati dei Caraibi: La Maledizione del Forziere Fantasma – ma, semplicemente, perché non risulterebbe interessante per il pubblico.
Fonti interne vicine alla China Film Co., la società che si occupa dell’importazione e della distribuzione di film esteri in territorio cinese, hanno dichiarato che “il film Ghostbusters non arriverà in Cina, perché non ritengono che interesserà al pubblico. La maggior parte di esso non ha avuto modo di vedere il primo ed il secondo film, quindi non pensano che abbia un effettivo potenziale di mercato.”
Sony non ha commentato la situazione, ma alcune fonti interne ad Hollywood, segnalano che il film non è stato ancora sottoposto all’approvazione degli autorità cinesi.
Per comprendere l’importanza economica del mercato cinese, basti pensare che Zootropolis ha fatturato la bellezza di 235 milioni di dollari, Warcraft: l’Inizio 221 milioni di dollari e Captain America: Civil War 190.4 milioni di dollari, solo sul territorio cinese.
(Fonte: The Hollywood Reporter)