Ottobre 2017 ha scritto nei suoi archivi a caratteri cubitali un solo titolo, e questo è Cuphead. Un titolo incredibilmente atteso dall’utenza, dopo svariati ritardi che non hanno fatto altro che far crescere l’acquolina in bocca a tutti quelli che avevano visto del potenziale nel gioco già dai primissimi trailer (quindi letteralmente… tutti), soprattutto per l’incredibile livello artistico che ne caratterizzava la grafica. Siamo sinceri, quante volte aspettative di una certa entità, gonfiate poi ulteriormente dall’attesa, vengono concretamente soddisfatte nel prodotto finito? Poche, ahimé, veramente poche; soprattutto quando ci stanno di mezzo dei rinvii. Immaginate quindi la sorpresa nello scoprire in Cuphead un successo totale, che va oltre ogni aspettativa. Non solo lo stile cartone animato anni 30, con animazioni totalmente fatte a mano, è originale, perfettamente efficace, ottimamente riprodotto, e setta -senza se e senza ma- un nuovo standard per quel che riguarda la grafica 2D. No, questo sarebbe stato poco e quasi scontato ormai. Il trionfo di Cuphead è quello di offrire anche un gameplay estremamente solido, una rivisitazione degli shooter run and gun brillante, che permette di personalizzare il proprio “arsenale”, che propone mappe in cui scegliere liberamente l’ordine dei livelli da affrontare, e focalizza il suo gameplay in fantastiche, lunghe e imprevedibili boss battle. Un gioco impegnativo, molto impegnativo, ma mai frustrante, bellissimo da vedere e divertente da giocare, che riesce nella difficilissima impresa di rubare totalmente le attenzioni ai ricchi blockbuster di questo periodo. Un gioco che vince al grido di “vintage”, sia in termini stilistici che ludici. Cuphead segna quindi traguardi incredibili, tra i quali essere eletto il nostro gioco del mese. Come sempre, il grande Mattia Iacono contribuisce a rendere speciale questa celebrazione mensile con un suo bellissimo disegno (più una “variant extra”).