Kratos sfida la mitologia nordica
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” così recitava Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo e probabilmente Corey Balrog di Santa Monica Studios ha voluto fosse questo il leitmotiv dietro lo sviluppo del nuovo e promettentissimo capitolo di God of War. Come tutti abbiamo avuto modo di vedere Sony ha aperto la sua conferenza proprio con il nuovo GOW e da subito è parso evidente un netto taglio col passato, tutto sembra essere profondamente cambiato nelle dinamiche di gameplay e questa volontà da parte del team di voler raccontare le gesta del fantasma di Sparta da una prospettiva completamente differente viene rappresentata da un Kratos diverso, sia nello spirito che nel fisico, un Kratos se vogliamo più maturo e all’apparenza più umano, libero da quella sete di vendetta che lo ha accompagnato in tutti i precedenti capitoli.
Il rapporto che va a crearsi tra giocatore e protagonista sembra essere più intimo proprio grazie alla telecamera questa volta posta in modo da ritrarre sempre al centro della scena il nostro Spartano, è lui il protagonista della storia con i suoi demoni e i suoi spettri interiori. Questa volta i Santa Monica studios hanno voluto mettere al centro della vicenda Kratos in tutti i sensi, rivoluzionando di conseguenza anche il gameplay, marchio di fabbrica di una serie storica, dimostrando di non dormire sugli allori ma di voler radicalmente rischiare il tutto per tutto al fine di aprire un nuovo ciclo di avventure che non abbiano fondamentalmente legami col passato, una sorta di reboot se vogliamo anche se i fatti saranno comunque successivi alle passate avventure. Non a caso, l’altra grande novità sarà l’introduzione del figlio di Kratos, spostando ancora una volta il tutto su un piano più umano e creando un legame tra padre e figlio che si protrarrà nel corso dell’intera vicenda.
E’ stata confermata infatti la possibilità di poter utilizzare proprio il pargolo in fasi opportune, dove occorreranno specifiche caratteristiche per superare determinati punti, la sua funzione tuttavia non sarà prettamente decorativa, ma tramite la pressione di un tasto potremo controllarlo in qualsiasi momento. L’altro aspetto che ha incuriosito alcuni e fatto storcere il naso ad altri è il radicale cambiamento subito dal gameplay: innanzitutto le lame del Caos tanto care ai fan del fantasma di Sparta sono state sostituite da una più cafona e grossa ascia, anche questo a conferma di voler tagliare i ponti con la prima quadrilogia, interessante è il modo in cui potremo interagire con l’ascia, abbandonati i QTE adesso sarà possibile lanciarla con un tasto e richiamarla con un altro, una sorta di boomerang in grado di scandire il ritmo con il quale prenderemo a mazzate i nostri avversari. Come abbiamo avuto modo di vedere dal trailer le soluzioni a questo tipo di approccio possono essere devastanti, dando vita a una serie di combo che alternano attacchi all’arma bianca e colpi a mani nude, di base le potenzialità per un combat system coi fiocchi ci sono tutte, anche perché la telecamera durante gli scontri pur mantenendo l’inquadratura su Kratos permette colpi d’occhio davvero epici, mantenendo comunque quel senso di grandiosità che da sempre contraddistingue gli scontri nella serie. Il titolo non sarà un open world e un po’ era prevedibile considerato il livello tecnico della produzione letteralmente mostruoso, non sarebbe stato fattibile riproporre tanta roba in location troppo vaste e ampie, sembra ci saranno comunque bivi nelle ambientazioni che varieranno un po’ il level design, presenti anche sottotrame alternative in stile Dark Souls e le immancabili boss fight. A detta di Balrog quello che abbiamo visto nel trailer non è nulla al confronto delle vere boss fight, ma considerato il tempo che ci separa dall’uscita sicuramente avremo modo di vedere cosa sono riusciti a tirar fuori per mandarci in brodo di giuggiole. Purtroppo il titolo è previsto per un generico 2017, probabilmente in arrivo nel periodo Project Scorpio, proprio per contrastare la nuova e potentissima console di Microsoft e rovinare un po’ la festa in quel di Redmond.
Restate sintonizzati per tutte le novità relative al nuovo God of War qui su Stay Nerd, di carne al fuoco ce n’è molta e abbiamo trovato davvero elettrizzante assistere a un cambio di rotta tanto radicale per un IP che camperebbe di rendita se venisse riproposta come al solito. Per questo coraggio dimostrato i Santa Monica Studios meritano tutto il nostro più profondo rispetto.