Addio a Google+: il social chiude dopo aver compromesso i dati di mezzo milione di utenti
Google+, il non molto fortunato social dell’azienda di Mountain View, cesserà di esistere. La decisione è stata presa a causa di una vulnerabilità del sistema che persisteva dal 2015 e che potrebbe aver coinvolto oltre 500.000 profili di utenti in tutto il mondo.
Numerose le informazioni che potrebbero essere state esposte a causa di questo errore: oltre ai nomi degli utenti, anche le caselle di posta elettronica e dati personali come le date di nascita, occupazioni e altri dati sensibili. Difficile tuttavia fornire dati certi per quanto riguarda le vulnerabilità, visto che Google+ non conserva gli API dei log in per più di due settimane.
Google afferma di non essere stata a conoscenza del problema fino a pochi giorni fa. Ha voluto inoltre precisare che i dati non sarebbero stati sfruttati dalla compagnia o da uno degli sviluppatori a fini di lucro.
“Abbiamo eseguito una diagnostica al dettaglio nelle due settimane prima del rilascio della patch del bug. L’analisi dei profili ha potuto riscontrare che potenzialmente sono circa 500.000 gli account di Google+ coinvolti. Sono almeno 438 le applicazioni che potrebbero aver sfruttato questa API”.
La scelta successiva è stata quella di chiudere definitivamente il social, anche per gli scarsi riscontri da parte dell’utenza. Entro dieci mesi, ad Agosto 2019, Google+ chiuderà definitivamente, rimanendo accessibile solo a chi è in possesso di un account Enterprise.