Scena per scena, tutto quello che avete pensato durante la puntata, ma non avete il coraggio di dire.

L’inverno è arrivato, ci hanno detto. Stava arrivando da sei stagioni, e finalmente eccolo qui. Così almeno continuano a dirci, anche se il caldo torrido di questo periodo poco bene si sposa con i pellicciotti di Sansa Stark. Il gelo striscia, semmai, tra i fan, che alla seconda puntata (su sette) di questa stagione si vedono propinare puntate semivuote, condite da sfoltimenti di trama last-minute che puzzano di cattiva gestione del minutaggio.
Ma partiamo dall’inizio, ovvero dall’immancabile sigla che forse si sono dimenticati di aggiornare, visto che su Approdo del Re persiste lo stemma degli ormai-tutti-defunti Baratheon.

Era una notte buia e tempestosa…

tutto got minuto per minuto episodio 2

Daenerys non è ancora riuscita a rendere vivibile Dragonstone, areando le stanze, cambiando le lenzuola e mettendo fiori freschi nei vasi, quindi continua a riunirsi con i suoi nella stessa stanza, quello col tavolino Ikea più grande del mondo. Dopo un momento nostalgia, la Khaleesi inizia a cazziare chiunque, tra teorie complottistiche, recriminazioni e il coming out marxista di Varys. Per fortuna vengono interrotti dal primo grande ritorno di questa puntata, Melisandre la iellatrice. Alla sua vista, chi ne è ancora munito si tocca le palle, così, per precauzione. Alla Sacerdotessa Rossa tocca l’importante ruolo di rappresentante di migliaia di fanboy/girl della serie, che sono arrivati fin qui solo per vedere una buona volta l’incontro tra Dany e Jon Snow. Melisandre è ancora indecisa, non sa più se il condottiero che sta aspettando sia effettivamente penemunito o se la libera traduzione fatta in tutti quegli anni dall’Alto Valyriano, lingua rinomatamente genderless, sia approssimativa. Insomma, dopo aver perso Stannis e aver preso un due di picche da Jon, Mel decide di provare, almeno, a dare un senso al titolo dei romanzi di Martin, facendo incontrare ghiaccio e fuoco.

Voto: al popolo.

C’è un corvo per te.

tutto got minuto per minuto episodio 2

A Winterfell, sempre grazie a quella fluidità temporale che da sette stagioni impedisce agli spettatori di capire quanti giorni/mesi/anni sono passati da quando la storia ha avuto inizio (però oh, l’inverno sta arrivando), Jon riceve un sms aviario da Tyrion con il primo richiamo di questo episodio alla prima stagione: “tutti i nani sono bastardi agli occhi del proprio padre”, scrive la Mano della Regina, come già aveva detto a Jon sulla Barriera. Che sia la versione dei Sette Regni del nostro “ogni scarrafone è bello a mamma sua”?

Voto: dieci e lode a Davos in anatomia dei draghi.

Stiamo lavorando per voi.

Cersei, da vera politicante, cerca di spaventare quei pochi cavalieri che le sono rimasti fedeli (e che non sono stati cucinati da Arya), perché come dice Machiavelli, meglio essere temuti che amati e comunque spaventiamoli al pensiero che i loro figli potrebbero essere arrostiti da un drago, così magari si dimenticano che ho recentemente fatto saltare in aria mezza città. Menzione d’onore per Jaime, che ancora non si arrende al pensiero di avere una sorella completamente matta e continua imperterrito a difenderla e scusarla: “ma dai, era ‘na ragazzata, come quando da bambino bruci le formiche con una lente d’ingrandimento, solo più in grande.”

Voto a Jamie: è intelligente ma non si applica.

Carta, Jorah, forbice.

Sorpresa sorpresona! Quel braccio apparteneva davvero a Jorah!
Il primario dell’ospizio non ha dubbi: quei brutti sfoghi sono un effetto collaterale del vaccino contro i calcoli renali, e gli restano pochi mesi di vita prima di venire rapito dai Marvel Studios per il terzo reboot brutto della famiglia di supereroi più cinematograficamente sfigata dell’universo. Fortunatamente l’eutanasia è legale a Westeros, sempre che tu abbia il coraggio di piantarti una spada nel cuore (come cantava Little Tony). Ma siccome ne uccide più la penna della spada, Jorah decide, prima di fare la fine di Madama Butterfly, di scrivere una lettera alla sua amata Khaleesi. Fortuna che Sam lo interrompe: “ma non ti sembra di aver già perso abbastanza dignità per colpa di quella platinata?”

Voto: (fantastici) 4.

Eppur si muove.

Quale sarà la supermegaarmasegreta di Qyburn? Ah, certo, un balestrone con cui giocare a tiro al piccione con i draghi. Siamo sicuri che funzionerà bene. Benissimo. Le vere informazioni utili di questa scena? La buonanima di Robert Baratheon si scopava le prostitute nei sotterranei, in mezzo ai teschi di drago, perché la camporella è sopravvalutata.

Voto: credici (che il drago stia fermo mentre te prendi la mira e ricarichi).

Scontro di civiltà per un trono ad Approdo del Re.

(Momento karaoke)

Ci sono due eunuchi e un nano sbronzo

tre serpi della sabbia

la regina di spine

Theon, Yara ed Ellaria

non manca più nessuno

solo non si vedono

dei buoni piani di attacco.

Voto: 10/10 per Olenna, l’unica che dovrebbe sedere sul trono.

Grandi aspettative.

Il momento che tutti stavamo aspettando: la fine della guerra? Il ritorno di Gendry? La morte di Baelish?

No, di più.
Il primo nudo di questa stagione.
Con Tyrion fuori dai giochi e Ditocorto recluso nel freddo nord, sentivamo da un po’ la mancanza di quel sottile vedo-non-vedo che ha sempre contraddistinto questa serie. Per fortuna ci pensa Missandei a coronare il suo sogno d’amore e il nostro desiderio di tette. Dopo uno scambio di battute che sono sicura di aver già letto in qualche Harmony Passion, Verme Grigio dimostra che fuori dal letto nessuno è perfetto, ma che lui ha preso lezioni di cunnilingus da Jon Snow.

Voto: 50 sfumature di (Verme) Grigio (questa era facile, dai).

A grande richiesta del pubblico.

 

Dopo una breve sessione di scarnificazione con Jorah e Sam e lo stacco più disgustoso della storia delle serie TV, arriviamo finalmente al clou della puntata: Frittella è vivo e lotta con noi. Tra uno scambio di ricette e un tentativo di flirting più moscio della salsiccia di Theon in mano al fu Ramsay Bolton, Frittella aggiorna Arya su tutto quello che è successo nella sesta stagione (nella Casa del Bianco e del Nero non arrivava il Wi-Fi per scaricare le puntate).

Voto: 10, 100, 1000 frittelle.

Tale padre, tale padre.

Jon si prepara per la trasferta al sud con Davos come allenatore e Lyanna Mormont in porta, ma prima lascia le chiavi di casa a Sansa, ricordandole che il martedì e il giovedì deve scendere l’umido, mentre il camion della plastica passa il venerdì mattina. Come ultima cosa scende nei sotteranei di Winterfell, magari sperando che durante la sua visita Robert Baratheon si sia dimenticato lì una pollastrella. Purtroppo ci trova solo Ditocorto, per gli amici Ditoinculo. Non perdendo mai l’occasione di tacere, inizia a spiegare a Jon cosa intende quando pensa a Sansa e un angolo di 90° ma, proprio quando Petyr inizia a recitare l’adagio “non c’è cosa più divina che…”, Jon perde le pazienza e lo attacca al chiodo, sperando che lui capisca che deve smetterla e attaccarsi alla carovana.

Voto: 4-3-3

Se ve lo state ancora chiedendo, quella era davvero Nymeria.

Il momento Carramba che sorpresa di Arya continua.
Dopo Ed Sheeran e Frittella, gli sceneggiatori avrebbero voluto farle comparire davanti il profilo del padre in una nuvola, ma sembra che la Disney non abbia concesso i diritti. Quindi, con grande dispendio di CGI è il momento di Nymeria, che forse è stata pagata troppo poco per quella scena, visto che si limita ad una comparsata come quelle dei tronisti in discoteca. Un saluto al microfono, due autografi, e poi via con la crew.

Voto: 5 (minuti di puntata volati via)

Parenti serpenti.

Che limonarsi Ellaria portasse male, lo sapevamo già, ma a questo giro la causa/effetto è più veloce del tempo che lo spettatore impiega per dimenticarsi i nomi delle Serpi della Sabbia: giusto il momento di scambiare un po’ di saliva con lei e Yara Greyjoy si ritrova con la flotta distrutta, una catasta di cadaveri intorno e un fratello che ha deciso di girare il remake della scena finale di Titanic piuttosto che aiutarla. Euron, sempre più un incrocio tra Jack Sparrow sotto metanfetamine e il barista di un locale sado-maso, compare in mezzo al mare come se avesse scoperto il portale del Capitano Flint (Questa è una citazione Disney da Il Pianeta del Tesoro, se non l’avete colta disonore su di voi, disonore sulla vostra famiglia e disonore sulla vostra mucca) e si porta via la saffica ammazza partner, una serpe (quale? boh?) e la nipotina.

Voto: 1-0 per Cersei, palla al centro.

Angela Bernardoni
Toscana emigrata a Torino, impara l'uso della locuzione "solo più" e si diploma in storytelling, realizzando il suo antico sogno di diventare una freelancer come il pifferaio di Hamelin. Si trova a suo agio ovunque ci sia qualcosa da leggere o da scrivere, o un cane da accarezzare. Amante dei dinosauri, divoratrice di mondi immaginari, resta in attesa dello sbarco su Marte, anche se ha paura di volare. Al momento vive a Parma, dove si lamenta del prosciutto troppo dolce e del pane troppo salato.