Un trono conteso
Pensando a qualità e quantità dei titoli racing usciti negli ultimi anni su console, è palese che per gli appassionati del genere sia uno dei periodi più floridi nella storia dei videogiochi: da Project Cars alla serie di Forza, passando per quella di Dirt e l’arrivo del sorprendente Assetto Corsa anche su console, le alternative per gli amanti dei motori sono tante e tutte più che valide. In questo contesto l’arrivo di Gran Turismo Sport è una gran bella notizia, perché la saga che per anni è stata dominatrice incontrastata nelle simulazioni di guida (non a caso lo storico sottotitolo della serie è “The Real Driving Simulator”), proprio a causa dell’agguerritissima concorrenza sembrava aver perso un po’ di smalto nelle ultime edizioni, nonostante un continuo supporto online al titolo, perlomeno in termini di gare ed eventi.
La creatura di Kazunori Yamauchi torna in veste rinnovata, per tentare di rispondere ai colpi dei suoi avversari, puntando decisamente forte sul comparto multiplayer online, virando verso il competitivo mondo degli eSports.
Quando abbiamo ricevuto l’agognata conferma dell’accettazione alla closed beta, dunque, eravamo curiosissimi, da fan storici della saga, del genere e del motorsport in generale, di poter testare finalmente il gioco e dopo una prima, preventivabile, giornata di disservizi, nei successivi giorni di prova non ci sono stati particolari problemi nel goderci a fondo le tre ore quotidiane messe a disposizione dagli autori per testare il multiplayer online in fase di stress.
“Gentlemen, start your engines!”
In questa versione di prova, oltre a poter ammirare nel garage i vari bolidi messi a disposizione nella versione di prova (per forza di cose in numero ridotto rispetto all’uscita vera e propria del gioco, ma carina l’idea di inserire un “bonus fedeltà” per ogni giorno, ossia una auto in regalo al raggiungimento quotidiano di 42km di percorrenza in game) era infatti possibile partecipare a 3 gare nel corso della giornata, una ogni ora e disponibili ad intervalli di 20 minuti. Prima di partecipare alla gara era possibile effettuare dei giri di prova, e partire in una determinata posizione a seconda del tempo registrato sul cronometro, come nelle qualificazioni della Formula 1, per intenderci.
Il gioco, pad alla mano, è impressionante, perlomeno a livello grafico. Il primo impatto è da “wow!”. I modelli delle vetture sono realizzati in maniera magistrale, così come gli effetti della luce, vero e proprio cavallo di battaglia della serie, dall’abbagliante luce del sole al tramonto del circuito di Willow Springs, ai vari riflessi sulle carrozzerie delle automobili, siamo di fronte forse al meglio che la saga abbia mai offerto, e questo non soltanto su una PlayStation Pro, ma anche su quella tradizionale.
A livello di framerate si registrano dei granitici 60fps e insomma, il lavoro svolto nel comparto tecnico è veramente notevole. A livello di gameplay si nota invece ancora qualche imperfezione. Il modello di guida è finalmente più improntato alla simulazione che non all’arcade, come da marchio di fabbrica di Gran Turismo, anche se bastano pochi giri per riuscire a prendere confidenza con il sistema di guida, che per la verità offre una serie di aiuti (per fortuna disattivabili) che possono aiutare i giocatori meno esperti a capire come comportarsi sui vari circuiti.
Le note dolenti
Qualche piccolo tentennamento si nota ancora in fase di frenata, con le macchine un po’ troppo tendenti al sottosterzo, ma niente di non risolvibile nel tempo che manca all’uscita, ancora non annunciata. Quello su cui stenta ancora piuttosto significativamente il gioco è nel suono dei motori, un po’ troppo standardizzato, e, nota dolente di questa anteprima, proprio nelle gare online, sofferenti di alcuni problemi non da poco.
In primis il matchmaking, che appare del tutto casuale, con relativo sacrificio del divertimento. Il gioco non tiene conto praticamente di alcun parametro che livelli le abilità dei vari giocatori, e non è raro (anzi, è praticamente la norma) incappare in gare contro avversari ridicolmente più forti. Abbiamo corso gare in cui la differenza nel giro di prova tra il primo classificato e l’ultimo in griglia era superiore ai venti secondi, e soprattutto in circuiti lunghi e tosti come il Nurburgring (un capolavoro a livello visivo), noi stessi non abbiamo neanche mai visto la macchina del vincitore. Si tratta di un problema probabilmente risolvibile, in quanto lo scopo primario di questa beta era per l’appunto testare i server in condizioni di stress. Ma, ahinoi, qui veniamo alla seconda nota dolente: il lag.
In fase di sorpasso e di sportellate con gli avversari, capitava troppo, troppo spesso, l’effetto “scheggia impazzita”, ossia il vedere le auto letteralmente rimbalzare e “teletrasportarsi” fuori dalla carreggiata dopo un banalissimo e leggero contatto ruota a ruota con un avversario. Sia che capitasse a noi, o alle vetture davanti, l’effetto aveva del tragicomico, e si tratta di qualcosa che un gioco che punti all’online come tratto distintivo e piatto forte del titolo deve assolutamente risolvere. Il tutto escludendo poi l’annosa questione dei danni fisici alle auto, ampiamente preventivabile trattandosi di una beta, ma il solito preoccupante silenzio a riguardo non fa certo ben sperare per una loro eventuale presenza nella versione completa del gioco.
Gran Turismo Sport è però un gioco che diverte, con un modello di guida rivisitato ed accattivante, finalmente al pari con i suoi diretti concorrenti, e che dal punto di vista grafico non delude affatto e riflette l’amore di Yamauchi-San per il mondo dei motori e delle automobili. Tanto ci basta per incrociare le dita in attesa dell’uscita del gioco. Scaldate i motori, quindi, il Re sta tornando.