Quattro anni, ci sono voluti quattro lunghi anni e una nuova generazione di hardware per poter mettere le mani sull’ultimo capitolo della ventennale saga regina dei racing game su console, ovviamente parliamo di Gran Turismo e del nuovo Gran Turismo Sport disponibile da circa una settimana su Playstation 4. Gt Sport è la risposta di Kazunori Yamauchi a tutti i competitor che nel corso degli anni hanno fatto propria la filosofia intrinseca di Gran Turismo spingendola su nuove vette contenutistiche e visive, cambiando letteralmente le carte in tavola senza però tradire il fascino che da sempre contraddistingue la serie dei Poliphony Digital, tuttavia Gt Sport non è Gran Turismo 7, è un titolo che proietta il brand verso nuovi orizzonti videoludici nell’ambito del gaming su console avvicinandolo concettualmente a quell’iRacing tanto amato dai giocatori PC.
La nuova generazione di Gran Turismo
Entrando nel mondo di Gt Sport verremo accolti da un menù che ruota attorno a quelle che sono le vere protagoniste di questo nuovo capitolo: le automobili, la cura riposta in tutti gli aspetti presenti nell’interfaccia di gioco ha del maniacale mostrandosi diversa da qualsiasi altra produzione presente sul mercato, ci ritroveremo immersi in un luogo dove sfileranno sotto i nostri occhi i bolidi più potenti in circolazione presentati in maniera sublime e accompagnati da informazioni e curiosità inerenti il mondo automobilistico (e non solo), mettendoci subito a nostro agio nonostante il numero considerevole di opzioni a disposizione. Se a una prima occhiata il tutto potrà sembrarci caotico, nel giro di pochi minuti diventerà funzionale e a portata di mano al punto di farci riflettere sul perché anche gli altri non abbiano adottato una soluzione simile. Potremo passare dal nostro profilo al single player e al multiplayer in un batter d’occhio, muovendoci agilmente in quella home che entrerà presto nel cuore di tutti gli appassionati del genere. La struttura alla base sembra suggerirci quanto sia semplice raggiungere gli altri giocatori sparsi per il globo senza particolari preamboli e senza troppi fronzoli, facendoci sentire parte di un mondo in costante evoluzione offrendoci la possibilità di approfondire qualsiasi contenuto presente in modo naturale e immediato, strizzando l’occhio al mondo social ormai diventato parte integrante della nostra cultura. Per fare un esempio la blasonata modalità Forza vista presente in Forza Motorsport o anche semplicemente la scelta di una nuova autovettura acquistabile dai vari concessionari presenti, ci permetterà di osservarle in tutta la loro bellezza sfilare in contesti urbani a noi molto familiari, con l’aggiunta di una visione d’insieme sia dell’abitacolo sia delle carrozzerie scintillanti come può succedere quando si vede una dream car passarci davanti nella vita reale, una soluzione decisamente efficace e in grado a più riprese di lasciarci a bocca spalancata.
L’aspetto che farà storcere il naso ai nostalgici e agli aficionados di vecchia data è l’assenza della classica modalità carriera, adesso rinominata Campagna e suddivisa in tre categorie distinte: la prima “Accademia di guida” ci permetterà di cimentarci in prove del tutto simili a quelle dei vecchi capitoli inerenti il rilascio delle varie patenti di guida, la seconda “Sfida Missioni”ci vedrà alle prese con gare studiate ad hoc di difficoltà crescente che sublimeranno nelle abusatissime endurance, creando un certo filo conduttore che ci ricollegherà a quella che era la carriera fino al sesto capitolo, l’ultima “Esperienza sul Circuito” ci darà la possibilità di conoscere a menadito tutti i circuiti presenti nel gioco atta a farci sfruttare al meglio i punti di forza di ognuno di essi. In realtà la modalità campagna altro non è che un macro tutorial dove prendere confidenza con le auto e con i circuiti presenti, il tutto orchestrato in modo da farci arrivare al vero fulcro del gioco preparatissimi: la modalità Sport.
GT Sport
Quello che rende la modalità sport per certi versi sorprendente è proprio la volontà del team di sviluppo di educare il giocatore a uno stile di guida che rispetti parametri comportamentali fino a oggi inediti nell’ambito dei racing su console. Prima di accedere alle gare online infatti ci verrà richiesto di guardare due video tutorial nei quali verranno spiegate le regole e gli atteggiamenti da tenere in gara affinché si limitino al massimo condotte aggressive o soluzioni pratiche del tutto discutibili (come tagli curva, sportellate di convenienza su tornanti particolarmente ostici e via discorrendo), l’introduzione di due parametri – sportività e velocità – scandiranno l’essenza stessa del pilota che diventeremo nel mondo di GT Sport e avranno ripercussioni sull’economia di gioco non indifferenti, stabilendo un match making solido che ci permetterà di correre con piloti di pari grado, si partirà dal grado E per raggiungere il grado S attraverso la classificazione pilota (CP) D, C, B e A. Quindi sarà decisivo tenere un comportamento in gara pulito e onesto per vivere corse all’insegna della sportività e dell’amore per l’automobilismo. Il sistema di gioco alla base della modalità Sport è del tutto innovativo immergendoci totalmente in circuiti definiti dal team settimana dopo settimana, non potremo scegliere dove correre ma sarà il gioco stesso a imporci un determinato circuito e orari specifici sul quale gareggiare in maniera ossessivo compulsiva fino al punto di conoscerlo alla perfezione e dare vita a gare dove tutti (o quasi) potranno considerarsi veri piloti, allontanando anche la frustrazione che ne deriva nel caso si tagliasse il traguardo in posizioni fuori podio, si gioca per vincere ovvio, ma principalmente l’esperienza offerta vuole permettere al giocatore di vivere un’ autentica settimana quanto più simile a quella vissuta dai veri piloti, con intervalli tra una gara e l’altra di quindici minuti durante i quali tenteremo di qualificarci sulla griglia di partenza nel migliore dei modi.
Oltre alla possibilità di sentirsi al centro di un contesto vivido e reale ci penseranno i premi giornalieri a darci la giusta motivazione per proseguire senza sosta fino al raggiungimento di alcuni obiettivi, suddivisi in punti esperienza, miglia giornaliere e premi in denaro (virtuale), dove troveremo ad attenderci nuove vetture oppure potremo scambiare le miglia accumulate con nuove livree per le nostre automobili, nuove tute pilota e nuovi caschi. Gli obiettivi non saranno legati alla sola modalità online, ma verranno raggiunti anche portando a termine le varie sfide nella modalità campagna. Oltre a tutto questo, la modalità Sport, forte della sua partnership con la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile), vedrà campionati mondiali organizzati in maniera del tutto simile a quanto avviene in altri e-sport nei quali sarà possibile gareggiare dal vivo con tanto di telecronaca in diretta nel caso in cui si riesca a raggiungere la graduatoria più alta, i primi campionati inizieranno il 4 Novembre ed è inutile dirvi che per partecipare con la speranza di arrivare alle gare live sarà necessario equipaggiarsi di un buon volante e di studiare alla perfezione ogni tracciato presente nel gioco. È la prima volta nella storia di un racing game su console che viene offerta una tale possibilità e senza ombra di dubbio per i più bravi e i più dediti alla competizione online il tutto si trasformerà in una vera esperienza automobilistica, seppur virtuale, un percorso già intrapreso con successo dai Poliphony con la GT Academy ma qui offerto in modo da poter permettere a tutti di fregiarsi del titolo di campione in una determinata categoria, con tutti gli onori che ne conseguiranno. Da segnalare la presenza di 48 ore di Plus gratuito per tutti coloro che non sono abbonati al servizio online di Sony, scelta questa del tutto sensata se si pensa che il titolo offre il suo meglio proprio nella modalità online.
Pad (o volante) alla mano
Uno dei motivi di maggior dibattito sul web da parte delle varie fazioni di giocatori che recriminano a Gran Turismo un gameplay troppo arcade dopo aver visto GT Sport dovranno in qualche modo ricredersi, non perché GT abbia perso la sua vena arcade ma perché i Poliphony sono riusciti attraverso il nuovissimo motore fisico a creare l’ibrido perfetto. Guidare in GT Sport è una vera goduria sia per chi predilige un approccio simulativo sia per chi ama la sua natura arcade, i compromessi raggiunti soddisferanno entrambe le fazioni e per certi versi la sensazione offerta va oltre qualsiasi altro videogioco apparso fino a ora. Si percepisce il peso delle vetture che ci sfrecciano davanti e lo si percepisce ancora di più guidandole, il feedback sulla frenata è assolutamente quanto di più realistico ci sia capitato di provare in un racing game e non è cosa da poco ma nonostante questo il sistema di guida ci lascia quel margine di cazzeggio tanto basta per non cadere in frustrazione non essendo presente un eventuale tasto rewind a fronte di errori più o meno fatali, anche questa caratteristica ormai abusatissima in quasi tutti i titoli motoristici introdotta dai Turn 10 con il primo Forza, spinge il giocatore a un’attenzione alla guida ben più profonda lasciando apprezzare ancora maggiormente il lavoro di cesellatura svolto sulla fisica di questo Gt Sport. Quello che conta è il divertimento e sotto questo aspetto il titolo Poliphony riesce a trasmetterne tanto, tantissimo senza però uccidere la voglia di proseguire nel cuore del videogiocatore che non ama un tasso di sfida troppo martellante.
Gioia visiva
Sotto l’aspetto puramente tecnico Gran Turismo Sport punta tutto sul fotorealismo, lesinando in alcuni aspetti ma elevandosi su altri. I difetti principali risiedono in ombre ballerine, reflection mapping a bassa definizione e texture su alcuni tracciati discutibili. Questi difetti tuttavia non vanno a inficiare la qualità complessiva che si attesta su livelli altissimi e i punti di forza sono tutti riconducibili a vetture realizzate divinamente con modelli poligonali al massimo della categoria, infarciti da carrozzerie che sembrano vere e un uso dell’HDR allo stato dell’arte, forse il gioco che a oggi sfrutta questa feature meglio di chiunque altro, offrendo un’illuminazione notturna impressionante così come le rifrazioni di luce solare sulle auto del tutto simili a quelle visibili nella realtà, entrando all’interno dei vari chockpit poi la cura del dettaglio ha dell’assurdo, andando oltre addirittura a quanto visto in Forza 7. Tutto questo cancella automaticamente i difetti di cui sopra, donando a GT sport un’aspetto meraviglioso, se giocato poi su Playstation 4 Pro l’ottimo utilizzo del checkerboard per raggiungere i 4k lo eleva a un capolavoro visivo sotto alcuni aspetti senza precedenti. I fantastici replay ai quali la saga ci ha sempre abituati tornano più in forma che mai offrendoci la possibilità di vederli a 60 fps su Ps4 Pro attraverso la renderizzazione in 2K. Il gioco che lo si giochi su Playstation 4 liscia o pro mantiene i 60 frame al secondo in game in maniera granitica ma il suo massimo lo raggiunge proprio grazie ai 4k e all’HDR. Una vera Killer app per chi ancora non ha deciso di fare il passo dal Full HD al 4K, impossibile non perdersi nella nuova modalità panoramica dove potremo creare fotografie in locations da sogno sparse per il mondo (ce ne sono altre da scaricare gratuitamente dallo store con un peso di 3gb circa), un angolo di paradiso nel quale il mondo virtuale viene fuso con quello reale come mai prima d’ora era stato fatto in un videogioco. Davvero impressionante.
Tutto oro quello che luccica?
Come sappiamo la perfezione non è di questo mondo e anche Gt Sport porta con se alcuni difetti dei quali si sarebbe potuto fare a meno ma purtroppo considerati anche i limiti hardware e il tempo tiranno per un perfezionista come Yamauchi ci sono e un pochino limitano questo GT Sport al titolo di capolavoro del genere che meriterebbe di diritto. Innazitutto il numero di autovetture presenti è sceso drasticamente rispetto al passato, se si pensa alle 700 auto presenti in Forza Motorsport 7 le 165 offerte da Gt Sport sembrano quasi una barzelletta e anche il numero di circuiti dai 32 presenti nel titolo turn 10 fanno impallidire la poco più della dozzina presente nell’ultima fatica dei Poliphony, probabilmente in futuro ci verrà data la possibilità di aumentare il parco auto e quello dei circuiti attraverso gli odiati DLC. Assenti anche le condizioni meteo variabili, i danni fisici e il ciclo giorno notte, nel 2017 non possiamo perdonare certe mancanze, neanche se il titolo porta il nome di Gran Turismo. Altro difetto di forma è da ricercare nella scelta di mantenere il gioco accessibile solo ed esclusivamente con l’always online, anche la modalità campagna non sarà resa disponibile se non saremo connessi eccezion fatta per la modalità arcade che non basta di certo a chi non collega la propria console a internet e in Italia a causa di una copertura adsl ancora inefficace è altamente probabile imbattersi in giocatori sfortunati in questo senso. Nonostante questi numeri un pochino deludenti il gioco riesce comunque a offrire una delle più belle esperienze dedicate al mondo dell’automobilismo virtuale su qualsiasi piattaforma.
Verdetto
Gt Sport si è fatto attendere anni, ci saremmo aspettati un maggior numero di vetture a disposizione e un ciclo giorno notte con meteo variabile, nel 2017 sono assenze che si fanno sentire e pesano sul giudizio complessivo, tuttavia il titolo rimane uno dei migliori racing game disponibili oggi sul mercato, un titolo coraggioso che proietterà il genere in un futuro all’insegna del gioco online nella sua accezione più pura. Nell’attesa di un Gran Turismo 7 che probabilmente arriverà sulla prossima macchina Sony la direzione intrapresa è quella giusta, sperando in un supporto post lancio consistente confidiamo nelle capacità di Kazunori Yamauchi e del suo team di sviluppo per regalarci in futuro il racing game perfetto. Perfezione che purtroppo non appartiene a GT Sport.