Quando l’Assassino in cappa bianca diventa suino, il suo grugno si fa letale.
Aspettando l’uscita del film di una delle più celebri saghe videoludiche al mondo, Dentiblù propone la sua incredibile parodia: Grassassin’s Pig. Protagonista assoluto, il cinghiale Zannablù!
In tutto il mondo migliaia di appassionati della saga ormai cult di videogiochi dell’Assassino in cappa bianca e lame ai polsi trattengono il fiato aspettando che esca sui maxischermi la versione cinematografica di Assassin’s Creed. L’esordio negli Stati Uniti è previsto per il 22 dicembre del 2016, mentre per la versione italiana bisognerà aspettare il 7 gennaio del lontano 2017. Se non siete più nella pelle e quest’attesa vi sembra infinita,intanto, potete gustarvi la sua versione parodistica a fumetti pubblicata dalla Casa Editrice Dentiblù.
Una serie tutta avventura, adrenalina e suspense i cui episodi si dipanano nel corso delle epoche storiche: i suoi protagonisti, infatti, rivivono le rocambolesche gesta dei propri antenati nel continuo tentativo di sottrarre alle mani dei nemici quegli artefatti potentissimi che permetterebbero loro di dominare il mondo. Ma quando entra in gioco Zannablù, la domanda sorge spontanea: e se tutto questo fosse interpretato da un folle manipolo di maiali e cinghiali? Sicuramente la passione gastronomica del nostro zannuto suino, più che a salvare il mondo, lo porterebbe alla ricerca dei più ancestrali segreti della buona tavola…
“Grassassin’s Pig”, albo a fumetti targato Dentiblù, che propone proprio questo tragicomico scenario. Zannablù è un semplice lavapiatti in una storica trattoria fiorentina, pluristellata e con tempi di attesa biennali per un tavolo, quando si scopre lo strano segreto dei suoi apprezzatissimi piatti. Un segreto che si perde addietro nelle generazioni e su cui anche altri vogliono mettere le mani. Il Malanimus, ipertecnologico congegno che serve a rivivere le gesta dei propri antenati, servirà proprio a impadronirsi dell’ambito segreto sin dalle origini, riportando indietro nel tempo lo zannuto protagonista. Chiamato – o meglio, costretto – a ripercorrere i ricordi del suo predecessore rinascimentale Ozio Auditonto, svolgerà la sua missione vedendo affiorare in sé le micidiali doti che appartengono alla stirpe dei Grassassini. Le sue prodezze saranno ovviamente controbilanciate dall’innata sbadataggine e dal fatto che tutti, nessuno escluso, sono matti da legare.
Ennesimo capolavoro dei Dentiblù, Stefano Bonfanti e Barbara Barbieri, “genitori” dell’amatissimo cinghiale Zannablù, personaggio di punta della casa editrice e protagonista di numerose parodie “suine” di film e telefilm. Un albo divertente e ironico, con il caratteristico taglio alla Zannablù, che ripropone in un veste del tutto diversa e decisamente insolita la celeberrima saga di videgiochi che è ormai un cult tra giovani e meno giovani. Ciliegina sulla torta: l’ambientazione in una Firenze rinascimentale nella quale i due autori toscani, cresciuti a due passi da lì, traspongono tutto il loro amore per la città gigliata. Senza però risparmiarsi qualche malcelata frecciatina alla Firenze dei giorni nostri…