Messa in onda confusa, razzismo e… cannibalismo: questo è il Giorno del Ringraziamento dei Peanuts?
Internet alle volte riesce a dare il peggio di sé: specie se l’oggetto del contendere è un classico come lo special del Giorno del Ringrazimento dei Peanuts. Come ogni anno PBS aveva annunciato la messa in onda di A Charlie Brown Thanksgiving, un classico dell’animazione andato per la prima volta in onda il 20 novembre 1973. Un annuncio che portava con sé l’inizio di una querelle che ha dell’incredibile.
In primo luogo perché ora i diritti di trasmissione dei Peanuts sono in mano a Apple Tv: come mantenere la sana tradizione del ringraziamento? Semplice, con un accordo tra Apple e PBS. Peccato che ciò valesse solo per i possessori di PBS over-the-air. Senza il servizio di live streaming dell’emittente pubblica i fan non hanno potuto vedere l’episodio.
A quanto pare la cosa non era stata chiarita a sufficienza e molti spettatori si sono sintonizzati sul canale della PBS per vedere lo speciale, senza tuttavia averne la possibilità. Cosa che ha scatenato un’ondata di odio nei confronti di Apple da parte degli spettatori. Alcuni degli hashtag utilizzati non sono stati molto democratici verso Apple e vi rimandiamo alla fonte per leggerli.
E questo era solo l’inizio.
Tranquilli, poi peggiora
Si potrebbe pensare che, superato il problema della messa in onda, tutto poi si sia svolto senza problemi almeno per gli abbonati ad Apple Tv e allo streaming della PBS. Ma è stato proprio in questo momento che internet si è scatenato in una delle sue piazze social preferite, Twitter.
La prima polemica è nata attorno alla scena delle due “mascotte” dei Peanuts, Woodstock e Snoopy, che mangiano insieme il tradizionale tacchino del Giorno dei Ringraziamento. Peccato che Woodstock sia un uccello e la scena sia stata tacciata di cannibalismo da alcuni utenti della rete.
Non poteva mancare, ovviamente, anche l’annuale polemica a base di razzismo. Sotto accusa la scena in cui Franklin, unico ragazzino afroamericano dei Peanuts, siede da solo da un lato del ravolo, su una sedia che risulta essere improvvisata, al contrario della altre. Non certo una polemica nuova, ma che ogni anno fa sentire la sua voce.