Come ti cambio l’universo Marvel a suon di cazzotti e guerre segrete

Come ben ormai si sa, dal prossimo maggio negli States partirà un nuovo evento fumettistico targato Marvel, uno di quelli storici che dovrebbero (come al solito…) rivoluzionare l’intero Universo, alterando la continuity per dare ai lettori un nuovo modo di concepire il comics di Stan-Lee-ana memoria. Parole che abbiamo già sentito, da parte di tutte le testate, e che ormai quasi non ci fanno più né caldo né freddo. Forse. Eh già. Perché stavolta la Marvel ha tirato fuori un bel pezzo da novanta, ha riesumato un episodio forse tra i più significativi della sua lunga vita editoriale per farlo rivivere in salsa moderna. Stiamo parlando delle Guerre Segrete.

Chi infatti non è nuovo alla lettura di queste lunghissime pubblicazioni, sa benissimo che 30 anni fa un certo Jim Shooter scodellò una minisaga di DODICI numeri che coinvolgeva tutti i Supereroi Marvel, buoni e cattivi, tutti e trentatre trotterellando. Fu un evento epocale, incredibile, enorme e dalla portata economica inarrivabile, con centinaia di migliaia di copie vendute. E modificò e introdusse un po’ di novità nell’ecosistema Marvel.

Back in 1985

Ai testi per l’occasione si sedette buon vecchio Jim Shooter, all’epoca editor in chief della Casa delle Idee, sotto la direzione di Tom de Falco, mentre alle matite c’era un ottimo Mike Zeck.

secret-wars-1Vediamo la genesi di quest’opera, che ha un che di strano e che in parte ne spiega l’andamento e le scelte narrative fatte da Shooter. Siamo nel pieno degli anni 80 e le ricerche e gli esperimenti commerciali erano all’ordine del giorno. Infatti, dall’altra parte della strada del mondo dei Comics, dalla cosiddetta Distinta Concorrenza, una nota catena di produzione di giocattoli, la Hasbro, aveva acquisito i diritti per la produzione su larga scala di modellini e action figure dalle fattezze dei supereroi DC. Una mossa per attirare i ragazzini e gli adolescenti a spendere soldi per fumetti e pupazzetti contemporaneamente.

Ovviamente, una tale idea non poteva rimanere segreta per molto tempo e così poco dopo anche la Mattel e la Marvel partirono per la stessa avventura. Ovviamente i finanziatori volevano correre il minor numero di rischi possibili e chiesero che la produzione dei pupetti di plastica fosse accompagnata da un evento fumettistico epocale e di larga risonanza. E qui entra in gioco Jim Shooter con la sua immaginazione e il suo estro artistico.

secret-wars-villainsDa editor in chief alla Casa delle Idee aveva introdotto gli eventi crossover dove i protagonisti di diverse testate si incrociavano per combattere nuovi nemici (oppure sempre gli stessi, ma più incazzati) per poi tornare alla loro vita di sempre. Con Guerre Segrete però va oltre ogni possibile immaginazione, slegandosi dalla ambientazione classica e creando una saga unica nel suo genere. In fin dei conti fa quello che farebbe un qualsiasi bambino che si trova per le mani un pool enorme di personaggi: ci gioca! Jim li ha presi, li ha tirati fuori dalle scatole e li ha messi sul pavimento della sua cameretta e li ha fatti muovere come un bambino farebbe con i suoi pupazzi preferiti, tra onomatopee e dialoghi inventati, pugni volanti e guest star di peluche, tanto per non farsi mancare niente. È questa la sensazione che emana dalla storia incredibile inventata da Shooter, l’idea che quel che sta cercando di fare è un omaggio pieno di amore profondo come solo quello di un ragazzino può essere.
Certo, non è solo un divertissement: la storia per quanto incredibile, alla fine va comunque a collocarsi nella continuity Marvel, portando anzi dei cambiamenti con ripercussioni importanti sulle storie a venire. Ma di questo parleremo tra qualche momento.

Un mondo di battaglie

Le Guerre Segrete di Jim Shooter iniziano in sordina, presentando fin da subito il clima della vicenda: un gruppo formato da tutti i supereroi Marvel (Fantastici 4, Hulk, She-Hulk, Capitan America, X-Men e Magneto e via dicendo) è in viaggio su una navicella spaziale, senza conoscerne il motivo né la destinazione. Accanto a loro, su un altro mezzo interstellare, sono riuniti i Cattivissimi, tra cui Dottor Von Doom, l’Uomo assorbente, Ultron, Galactus (!), Molecola. Insomma ce n’è da mettere su una bella festa in maschera!

beyondersw18L’ambientazione è frutto dell’immaginazione sfrenata del genio Marvel: un pianeta, chiamato Battleworld, costruito con pezzi di altri mondi (tra cui un frammento di Denver composto da alcuni isolati, da dove emergono Volcana e Titania, inventate per l’occasione), un villaggio alieno con la sua bella guaritrice, una zona vulcanica e tante altre amenità. Insomma, è più o meno quello che ha inventato la Collins nelle sue arene degli Hunger Games, ma su scala planetaria e molto più insidioso.

Presto un terzo personaggio invisibile si materializza, è l’Arcano (in inglese The Beyonder, Colui che viene dall’aldilà), che ha deciso di prelevare questi formidabili esseri superiori per farli combattere fino a che non ne resterà uno solo. E il vincitore potrà esaudire un desiderio, uno qualsiasi.

No, davvero, detta così sembra davvero la storia che inventa un bambino con i suoi giocattolini in mano. Ma per Jim Shooter questo è solo un pretesto per analizzare i rapporti tra i gruppi di eroi e cattivi, andando a fondo con le azioni e le reazioni dei due gruppi, che si spaccheranno, si riuniranno e combatteranno, cambiando volto di pagina in pagina. L’analisi delle dinamiche di squadra sono memorabili, sia tra i cattivi che tra i buoni. Da una parte e dall’altra nasceranno dubbi tra chi sia il più qualificato a comandare, quale sia il momento migliore e il modo più consono per attaccare, chi sia il vero nemico: l’altra squadra terrestre o l’osservatore silenzioso e ‘padrone di casa’?

La storia si svolge in maniera corale, ampia, ma ci sono alcuni personaggi che in un certo modo emergono rispetto ad altri, preparando la strada alle vicende che si susseguiranno sulle testate singole nei mesi a seguire. In primis, non possiamo che citare il personaggio di Victor Von Doom, in queste pagine assolutamente sfaccettato e multiforme, oltre che redivivo. Infatti il Dittatore di Latveria era morto ampiamente, ma qui lo troviamo più in forma che mai, tanto che assumerà un ruolo di primaria importanza nello svolgersi della storia, cercando prima di coalizzare gli altri cattivi per poi agire da solo con sorprendenti risvolti nella trama. Ovviamente non vogliamo rivelarvi niente, perché questa storia merita di essere letta tutta d’un fiato, senza fermarsi un attimo, tanto è bella e appassionante, a metà strada tra il cinema d’azione degli anni 70 e i romanzi corali di ottocentesca memoria.

Molecule_Man_vs_the_Beyonder_from_Secret_Wars_II_Vol_1_9Altre sorprese che vi accoglieranno tra le pagine delle Guerre Segrete saranno un professor Xavier in piedi e deambulante con un atteggiamento leggermente più aggressivo e leaderistico, in combutta con il suo vecchio amico Magneto, che però è sempre lo stesso prevaricatore sostenitore della superiorità del gene X.

Tra i cattivi, il Prof Molecola capisce quali siano i suoi veri problemi, accantonando o cercando di superare tutti i suoi complessi di inferiorità, grazie anche alla relazione sentimentale intessuta con Volcana. Tra gli altri risvolti da soap-opera, c’è anche l’amore sbocciato tra L’uomo Assorbente e Titania (e qui si potrebbe costruire un intero mondo battute, ma non lo faremo, perché siamo rispettosi dei nostri supervillain Marvel, qualunque sia il loro nome!).

klawulysses3Un altro personaggio che vorrei menzionare in questa carrellata è Klaw, l’uomo fatto di suono coagulato: un capolavoro di follia e stranezza, fin dalle sue movenze sgraziate e gli atteggiamenti assurdi, tanto che sembra l’attore shakespeariano interpretato e parodiato da Raul Cremona (a me ha fatto pensare a questo… davvero!). Il suo ruolo poi sarà cruciale nello svolgimento degli ultimi atti della storia e le azioni di questo personaggio condurrano al tremendo epilogo della saga.

The Legacy

secret-wars-8-003La storia di Jim Shooter non è solo un passatempo narrativo da antologia, ma ha invece il plauso di aver alterato profondamente le dinamiche all’interno della continuity Marvel. Perché alla fine, tutti, buoni e cattivi, tornano a casa, portandosi il loro bagaglio di esperienze e oggetti. Alcuni gruppi di supereroi ne saranno profondamente cambiati: i Fantastici Quattro perderanno la Cosa, acquisendo invece She Hulk tra le loro fila, con tutte le conseguenze terrene che ne deriveranno (la relazione tra la ex fidanzata della Cosa e la Torcia Umana, per esempio); SpiderWoman (morta e resuscitata) inizierà la sua carriera di supereroina con poteri eccezionali. Victor Von Doom redivivo e pronto alle sue prossime malefatte. E infine il vero motivo per cui questa saga viene sempre ricordata: il costume nero di Spider Man. Esatto, avete capito bene! Quello che sarebbe poi diventato Venom, il simbionte che avrebbe dato filo da torcere a Peter Parker, fa la sua comparsa in questo mondo, come alternativa al costume originale dell’Uomo Ragno, ormai lacerato dal combattimento.

The Greater Good – la guerra segreta di Nick Fury

Quelle del 1985 non sono state le uniche guerre segrete che la Marvel ha messo in scena sulle sue pagine. Ne esiste un’altra, singolare, una Guerra Segreta, che ha tutt’altro sapore, tutt’altro tenore e con un significato insito incredibilmente adulto e doloroso. Dobbiamo spostarci di vent’anni avanti dalla saga di Jim Shooter, lasciandoci dietro tutta l’allegria e la spensieratezza degli anni 80 per entrare nella follia spietata e drammatica dell’America post 11 settembre, in una Nazione che sta facendo ancora i conti con gli eventi che l’hanno ferita in profondità lasciandola sanguinante e gemente in un mare di lacrime. In questo frangente storico, Michael Bendis scrive una storia complicata e funesta, che vede Nick Fury prendere la difficile decisione di passare all’azione, di fronte all’inettitudine (anche se non del tutto) dell’apparato politico che lui stesso è chiamato a proteggere. Due vicende parallele a distanza di un anno l’una dalla’altra si intersecano in un magnifico alternarsi di flashback e narrazione attuale, dove alcuni tra i più importanti supereroi vengono reclutati dal comandante dello S.H.I.E.L.D. per una missione segreta in Latveria, per sventare un potenziale pericolo terroristico.

sw4furyPer quanto la missione venga svelata un pezzo alla volta, la vicenda diventa lacerante quando nonostante tutto la guerra, il terrore e la violenza raggiungono lo stesso gli Stati Uniti, di fronte allo sguardo sgomento di Capitan America. Non vi sveliamo altro di questa amara vicenda, una tra le storie più oscure e vicine a noi che mi sia capitato di leggere tra le pagine Marvel, perché davvero come ogni bel racconto va gustato di prima mano.

Uno dei motivi principali per cui la Guerrra Segreta verrà sicuramente ricordata, oltre all’argomento trattato e all’epilogo con tutte le conseguenze del caso, sono le tavole magnifiche di Gabriele Dell’Otto. E quando dico ‘meravigliose’ non lo faccio per caso: sono dei lavori di qualità artistica imprescindibile, paragonabili alle rappresentazioni pittoriche di Kingdome Comes di Alex Ross della DC. Il lavoro fatto dall’artista per mettere su carta le emozioni dei personaggi merita un plauso lungo quanto tutta una pagina. Ci troviamo di fronte a illustrazioni che ricalcano l’azione con ogni tecnica pittorica e di movimento possibile, dai bicromatismi agli effetti speciali, con risultati esaltanti e alcune sequenze davvero mozzafiato. Un paio di esempi sono gli interrogatori finali e una paio di splash page doppie a dir poco epiche.

Perché?

E a questo punto vi starete chiedendo: perché fare tutto questo discorso e riempire queste “pagine” con un lungo excursus storico? In realtà lo dovreste già sapere, ma se così non fosse, vi aggiorniamo subito: Marvel ha annunciato e confermato in queste settimane che un nuovo mega evento totale sta per esplodere e coinvolgerà tutte le sue testate in un crossover che avrà il nome di… GUERRA SEGRETA! Ed eccola che dopo trent’anni si ripropone la formula del maxi combattimento con tanto di Battleworld in allestimento.

Qual è il senso di tutto ciò? Siete curiosi? E allora aspettate qualche giorno. Ve lo diciamo noi e vi aspettiamo al varco per discuterne.

Che la guerra abbia inizio!

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.