Dopo aver ampiamente sviscerato il gioco, e dopo averlo consacrato a nostro must buy del mese di maggio, The Witcher non smette di essere sulle nostre bocche e nei nostri pensieri, grazie soprattutto a voi della community di Stay Nerd, ed alla vostra forsennata voglia di condividere con noi i vostri pensieri e le vostre esperienze di gioco. Non possiamo però dimenticare dei giocatori meno pratici di una certa fetta di videogame. The Witcher 3, infatti, per la sua mole di contenuti, per la sua vastità ma soprattutto a causa del fatto che è il primo capitolo della serie ad essere multipiattaforma impensierisce ancora molti di voi, incerti su come approcciarvi degnamente al capolavoro di CD Project Red. Ecco perché, come già facemmo per Dragon Age, abbiamo deciso di imbastire per voi questa piccola lista di consigli per cominciare ad affrontare al meglio l’ultima, titanica, avventura di Geralt di Rivia. Welcome! Questi sono 14 consigli per giocare a The Witcher 3: Wild Hunt!
1 – Simula i salvataggi
Alla prima partita il gioco vi chiederà se volete o meno simulare i salvataggi di The Witcher 2. Questa richiesta deriva da una necessità pratica, ossia quella di non poter disporre su console dei salvataggi del capitolo precedente. Come detto in fase di recensione, The Witcher 3 gode di un mondo di gioco quasi procedurale, in cui gli eventi dei precedenti capitoli hanno portato a delle conseguenze sia dal punto di vista delle relazioni tra personaggi, sia da quello dello status quo mondiale. Per intenderci è quello che si è visto nella trilogia di Mass Effect, in cui parimenti il mondo di gioco viene costruito dalle azioni del giocatore. Il nostro consiglio? Simulate i salvataggi e dedicate un po’ di tempo ad informarvi sulla trama del secondo capitolo nel caso in cui non lo abbiate giocato. Ciò vi permetterà di giocare una sezione nella prima decina di ore (e anche meno se tirate dritto) in cui Geralt sarà sottoposto ad un piccolo “interrogatorio”, qui le vostre risposte corrisponderanno alle ipotetiche azioni del salvataggio simulato, facendo sì che il gioco si conformi alle vostre scelte. Rende il tutto un pochino più coinvolgente e realistico dal punto di vista delle interazioni ruolistiche e sarà per voi un’occasione per informarvi sugli avvenimenti del capitolo precedente che, in ogni caso, saranno ampiamente citati!
2 – Esplorazione? Si ma con calma
Una delle cose che colpisce del mondo di The Witcher è la sua mancanza di barriere tangibili. Non esistono, in pratica, dei luoghi che non potrete raggiungere da subito. Se la testa vi dice male potrete sin da subito lanciarvi a capofitto nell’esplorazione ma dovrete tenere presenta una cosa: il mondo di gioco non livella la propria sfida in base alla vostra progressione. Ciò significa che i mostri disseminati per il mondo sono “indipendenti” dalla vostra progressione e ciò significherà poterne virtualmente incontrare, sin da subito, alcuni ben al di sopra della vostra portata. Come regolarsi allora? Diciamo che non esiste una regola aurea ma potrebbe essere intelligente basarsi sul livello delle missioni assegnate nelle varie zone per seguire un iter delle sezioni esplorabili. Ciò non vi impedirà di crepare o beccare per puro caso bestie al di sopra della vostra portata, ma abbasserà drasticamente la possibilità che la morte vi venga incontro. In generale possiamo dire che la piena libertà esplorativa vi si paleserà solo attorno al livello 15, momento in cui pure incontrerete nemici cazzuti, ma l’esplorazione non ne risentirà particolarmente.
3 – Occhio al livello delle missioni
E visto che ne abbiamo parlato: tenete sempre d’occhio il livello della missione! Il gioco imposta come attiva la prima missione disponibile della trama principale, a prescindere dal vostro livello! Nel registro missioni offerto dal gioco è invece possibile attivare la missione che si preferisce, leggendone la descrizione, gli eventuali progressi, ed anche il livello consigliato. Seguite quindi le indicazioni del livello per evitare di morire inutilmente o di imbattervi in una missione al di sopra della vostra portata. Non dimenticate, inoltre, che alcune missioni non prevedono semplicemente la vostra morte ma anche il fallimento! Molte missioni, infatti, possono essere chiuse con esito negativo e ciò se magari non le si segue entro un certo timing dalla loro attivazione (che di solito consiste nel dialogare con un certo NPG). Attivare una missione, seguirla e poi abbandonarla, benché possibile, non è insomma una scelta vincente, a maggior ragione di un gioco che offre veramente tantissimo da fare a qualsiasi livello.
4 – Trama principale? Con calma
La mania di completismo forsennato non è un qualcosa che farà bene ad un gioco come The Witcher 3, dotato com’è non solo di un’ampia sezione narrativa, ma anche di un nugolo di missioni secondarie, ecco perché il consiglio è quello di prendersi i tempi giusti e di evitare tutti quei terribili mali che affliggono il mondo come skippare i dialoghi o lasciarsi le missione secondarie alla fine del gioco. Questa pratica, nell’ottica di QUESTO gioco, è quanto meno idiota. Non solo perché le missioni principali hanno, anch’esse, un livello consigliato che sarebbe meglio tenere d’occhio, ma anche perché molte delle missioni secondarie non offrono solo denaro, ma anche un loot di tutto rispetto. Laddove non si ottengono direttamente oggetti, si ritrovano spesso pergamene contenenti ricette per pozioni o schemi per nuove armi e armature, senza contare che le missioni secondarie sono anche l’unico mezzo per ottenere gli equipaggiamenti migliori (quelli da witcher). Il consiglio? Completare parti di missioni principali, metterle poi in pausa, dedicarsi a buona parte delle quest secondarie disponibili in base al livello, e poi proseguire. Questa soluzione non vi priverà di alcun divertimento, sia esso esplorativo, narrativo o puramente ludico e, soprattutto, vi farà godere il gioco appieno.
5 – Salvate a manetta
Sembra un’ovvietà, ma parlandone in giro pare si sia persa la vecchia preoccupazione per il salvataggio manuale. Il motivo è semplice: esiste il salvataggio automatico. Il punto è che il salvataggio automatico non è sempre al passo con le vostre progressioni, o meglio. Si, completata una missione il gioco salverà, ma non succederà quando comprerete o scoprirete qualcosa di nuovo, né quando esplorerete una zona in cui non siete stati prima. E se un mostro inaspettatamente forte vi pialla che si fa? Si manda tutto a quel paese? Il consiglio, dunque, è quello di salvare MANUALMENTE ogni volta che se ne ha l’occasione, salvando anche in quelle situazioni in cui si ha il sentore o l’avvisaglia di uno scontro particolarmente duro (e credeteci, non succederà raramente). Noi vi diciamo di più: salvate su un doppio slot, uno dedicato all’inizio di una missione, ed uno alla fine, e sovrascriveteli poi come vi fa comodo. Questo utile stratagemma vi permetterà di avere sempre due opzioni buone per il caricamento della partita il che può essere utile quando, ad esempio, si fallisce una missione, si arriva ad un punto della stessa che per qualche motivo è insormontabile o se, semplicemente, si vuole procedere in modo diverso.
6 – Il momento di quiete
E visto che si parla di salvataggi. Prima di salvare ricordatevi di meditare! Anzi, se state giocando ai primi due livelli di difficoltà meditate ogni volta che ne avete bisogno. La meditazione, infatti, vi permetterà di recuperare in un colpo solo (al costo di un minimo di un’ora in game) sia i punti vita, che le pozioni usate (previo il possesso di un qualsiasi liquido alcolico) sia le eventuali bombe. La meditazione post e pre scontro può concretamente fare la differenza tra la vita e la morte, senza considerare il fatto che è anche un ottimo modo per risparmiare cibo di cui il gioco pure abbonda, ma che è meglio non consumare a sbafo.
7 – Consulta e aggiorna il bestiario
Il bestiario di The Witcher 3 non è solo un bellissimo esempio di ricchezza ludica, ma anche un ottimo compagno di avventure. È disponibile nel vostro menù, alla voce Glossario, e vi permetterà di leggere del comportamento e delle debolezze di praticamente ogni creatura presente nel gioco. Aggiornarlo non è semplice, e prevede due possibili azioni diverse: la prima, e più ovvia, è quella di uccidere un mostro “nuovo”, cosicché alla sua morte la sua voce si aggiunga automaticamente al bestiario. La seconda è quella di leggere uno dei tanti libri di cui il gioco è disseminato e che spesso vanno ad aggiungere non solo una voce al bestiario, ma anche un’utile ricetta per un apposito unguento per piallare più facilmente la creatura in analisi. Il bestiario vi consiglierà su unguenti, segni, ed eventuali bombe con cui sconfiggere più comodamente i mostri. Vero è che per certe creature (si drowner, parliamo di nuovo di te… sei un pirletto ittico) consultare l’apposita voce è superfluo, ma per altre è più che necessario, a maggior ragione se state giocando alle difficoltà più alte dove per uccidere alcuni mostri (come ad esempio i demoni) è necessario sfruttare le loro debolezze ai segni… e non pretenderete DAVVERO di ricordarvi tutto a memoria?!
8 – Ampliate il vostro inventario
Se sei un gdrista lo sai: il primo nemico del giocatore è l’inventario limitato, che tu sei lì a raccattare da terra praticamente la qualunque e poi… ZACK! Spazio esaurito, devi per forza abbandonare qualcosa. In The Witcher 3 questa situazione non è una rarità, ed ecco perché un’ottima cosa da fare è quella di ampliare il proprio inventario. Per fare ciò non basta, tuttavia, incedere lungo la trama, che è anzi il modo peggiore per aumentare il numero di oggetti stipabili nel vostro inventario. Quel che vi occorre sono le borse da sella per il vostro cavallo, oggetti decisamente rari ed a dir poco fondamentali. Come si ottengono? Le borse più farlocche possono essere acquistate da alcuni mercanti, aumentando di 20 o poco più spazi il vostro risicato inventario ma se volete il top del top (come anche le migliori selle con cui aumentare la resistenza al trotto di Rutilia) allora dovete darvi da fare nelle corse. Le corse sono particolari missioni secondarie sparse per il mondo con cui gareggiare contro altri cavalieri. Si tratta di missioni per nulla complesse e neanche troppo tediose alla fine dal quale si ottiene, progressivamente, un componente migliore per il nostro cavallo tra sella, paraocchi e ovviamente bisacce.
9 – Occhio a ciò che vendi!
Come spesso succede in questi giochi, si passa ore e ore a raccogliere oggetti. Dalle armi perse dai poveri banditi che osano attaccarvi, sino alle chincaglierie rubate impunemente ai poveri e sfigatissimi contadini (molti dei quali, per oscuri motivi medievali, hanno il capello alla Nino D’Angelo primo modello). Ovviamente state raccogliendo tutto questo ciarpame con un unico obiettivo: vendere tutto e arricchirvi. Ci sta, non è sbagliato ma ATTENZIONE, perché nella foga della vendita potreste vendere degli oggetti che invece vi occorrono come componenti alchemici o metallurgici rari (presi dalla foga del guadagno potreste farlo piuttosto spesso) o peggio oggetti di missioni che non avete ancora avviato. Non capita raramente che nella sezione dedicata al ciarpame del vostro menù (quella con l’icona del sacchetto per intenderci) ci siano oggetti segnalati come oggetti di missione. Si tratta in realtà di robetta che si rende utile in certi dialoghi con certi personaggi e che può aprire la strada a interazioni inedite. Inoltre, speriamo lo sappiate ma ve lo diciamo, ricordate che gli equipaggiamenti da Witcher (sono quelli che nell’inventario hanno lo sfondo verde) sono sempre potenziabili, a patto di avere il giusto schema! Quindi, anche se magari avete già trovato una armatura migliore, non vendeteli, perché ne avrete bisogno come “base” per il loro potenziamento. Certo nulla vi vieterà di crearli da zero e poi potenziarli, ma tenete conto che alcuni di essi richiedono risorse rare o esose, per cui perché diamine dovreste vederli se potete comunque conservarli?!
10 – Non siate alessandrini
The Witcher 3 è un titolo ricco di dialoghi e situazioni decisionali in cui vi saranno offerte fondamentalmente 3 tipi di scelte: la soluzione di forza, quella diplomatica e quella “magica”, in cui utilizzando il segno Axii potrete convincere il vostro interlocutore a fare quello che vi pare in stile trucco Jedi. Il punto è che, quale che sia il vostro stile di gioco, è sempre meglio NON preferire la soluzione di forza e cercare di essere diplomatici. La scelta di una soluzione di forza vi costerà spesso alcuni oggetti che invece con la diplomazia sarebbero facilmente ottenibili, nonché la fiducia di alcuni personaggi secondari che potrebbero riapparire dopo tempo per ricompensarvi. Esiste poi la non tanto remota possibilità che una soluzione di forza mandi a puttane una vostra missione (e non necessariamente quella attiva!!!) portandovi al fallimento della stessa. Non buttatela in caciara e cercate di venirne fuori con stile. Anche il potenziamento del segno Axii è, in tal senso, più che consigliabile perché non solo vi permetterà di persuadere il vostro interlocutore obbligandolo al vostro volere, ma vi regalerà anche dei punti esperienza bonus!
11 – Prepara il combattimento
I combattimenti in The Witcher 3 sono all’ordine del giorno, e questo lo sapete già. Quel che magari non sapete (o che sottovalutate) è la preparazione allo scontro. Ora, è pur vero che vi capiterà spesso, nel corso di una missione, di beccare un mostro cazzuto che non avevate affatto previsto il che, una volta avviato il combattimento, significherà non potersi equipaggiare di robetta utile come gli unguenti per la lama d’argento. Tuttavia succederà abbastanza spesso nel vostro peregrinare di vedere o percepire i nemici con largo anticipo. C’è di più, nel corso delle missioni dette “contratti”, in cui vi metterete a caccia di una specifica bestia o mostro, raccoglierete le informazioni progressivamente proprio per prepararvi allo scontro e non affrontare l’obiettivo del contratto a culo scoperto. Fate sempre in modo di essere pronti, questi scontri non vanno sottovalutati! Specialmente i contratti vi pongono spesso contro nemici equiparabili ad un mini-boss, così tosti da potervi mettere alle strette persino alle difficoltà più basse.
12 – Occhio allo status di armi e armature
Come in ogni GDR che si rispetti, anche in The Witcher 3 il vostro equipaggiamento sarà soggetto ad una considerevole usura, il che significherà doverlo tenere d’occhio per bene onde evitare che vi si danneggi irrimediabilmente nel corso di uno scontro importante. Lo status delle vostre armi e armature è verificabile dall’apposito menù equipaggiamenti e corrisponde ad un numero in percentuale affiancato dal simbolo di un martello. Sotto una certa soglia il gioco vi segnalerà comunque che il vostro equipaggiamento è prossimo alla rottura con una comoda (ma allarmante) icona a schermo. Onde evitare che spade e armature si danneggino in modo irreparabile è sempre bene tenere con sé diversi kit di riparazione con cui aggiustarvi da soli sia le lame che le parti del vestiario. Si tratta di una spesa a dir poco obbligatoria, a maggior ragione del fatto che il prezzo dei kit (anche dei migliori) spesso è di molto inferiore a quello che sarebbe il costo di una riparazione da parte di un fabbro.
13 – I mutageni fanno la differenza
Il gioco vi darà tutte le informazioni che vi servono sui mutageni e sul loro uso, ma ribadire la loro utilità non fa certo male. Se impostati nel modo corretto i mutageni fanno una differenza sostanziale nella scheda del vostro personaggio, permettendovi di potenziare cospicuamente le caratteristiche di Geralt. Il metodo è semplice: associare il mutagene del colore giusto ad una terzina di abilità del medesimo colore così da ottenere un bonus. Quel che forse vale la pena ricordare è i mutageni non sono tutti uguali. A differenziarli non c’è solo l’ovvia differenza di colora, ma anche la loro qualità. Di default è molto difficile trovare mutageni migliori, ma lì dove la sorte non vi aiuta ci può pensare l’alchimia. Val sempre la pena, dopo una cospicua uccisione di mostri (o la morte di un boss) verificare che tra la roba raccolta ci siano nuovi mutageni o che essi abbiano raggiunto un numero sufficiente a craftarne uno migliore.
14 – Craft & Alchimia: amici preziosi
Concludiamo questa carrellata di buoni consigli parlando delle possibilità di crafting offerte dal gioco. Su tutto sappiate che acquistare l’equipaggiamento, salvo che all’inizio del gioco, è un qualcosa di sconsigliabile perché se tutto procederà come deve (e dunque, vi sarete prodigati tanto nell’esplorazione che nelle missioni secondarie), otterrete pian piano armi e armature decisamente migliori di quelle che molti dei fabbri del gioco venderanno. I fabbri, tuttavia, vanno comunque visitati perché sono gli unici a potervi costruire o potenziare armature ed armi. Come detto anche in sede di review, inoltre, non tutti i fabbri dispongono della stessa abilità, e vi toccherà rintracciare quelli più bravi se vorrete forgiare gli oggetti migliori. Quel che potete fare da soli sono invece le pozioni alchemiche e le bombe. Sia le pozioni (e gli unguenti) che le bombe, godono di potenziamenti reperibili con le apposite ricette. Il consiglio qui è di craftare a manetta per avere a disposizione quanto prima ogni pozione utile ma, soprattutto, gli unguenti che se applicati alle lame offrono un danno bonus ingente a determinate creature. Qui si apre la strada ad un’ultima serie di consigli: su tutto raccogliete tutto quello che potete, perché casse e cadaveri detengono spessissimo una buona percentuale di materiali utili all’alchimia ma, soprattutto, alla costruzione delle armature e delle armi. Per quel che riguarda invece le pozioni potete sì passare la vostra giornata a raccogliere piante e fiori, ma il consiglio migliore è quello di visitare gli erboristi e di perdere un po’ di tempo tra i menù. Perché? Perché un erborista ha quasi sempre a disposizione un ottimo campionario di oggetti alchemici. La stragrande maggioranza di piante e fiori (che spesso servono in numero ingente per una pozione) costano una cifra ridicola, e può essere più rapido e utile acquistare quello che vi serve (anche in grosse partite per tenerle di scorta in caso di pozioni non ancora scoperte) per sbloccare in un sol colpo buona parte delle ricette che avete sbloccato. Non male no?